Lifestyle
April 06 2013
"Certo che durante la maratona ti capita di pensare: chi me l'ha fatto fare? Accade sempre dopo il 32km. E vado avanti perché la corsa, la gara comincia proprio lì. Quando non è più una questione di gambe o piedi, ma di testa. Ed arrivare all'arrivo vuol dire aver sconfitto i tuoi limiti".
Milano City Marathon. Alberto, runner per passione, è pronto per un altra maratona, anzi, per una nuova sfida con se stesso. Perché quei 42km, quelle 3-4 ore sono un piccolo grande romanzo. Che comincia però tre mesi prima...
"Ci vogliono 12 settimane per preparare una maratona. Ci sono tabelle da seguire ed ore e ore di sacrifici..."
Partiamo da quelli. Quanto ci si deve allenare?
"Almeno 4 volte la settimana; con 50 allenamenti uno può dirsi pronto. Tutto però dipende dagli obiettivi che uno si pone. C'è infatti chi la corre solo per arrivare e chi invece ha come nemico anche l'orologio..."
Qual'è il tuo obiettivo domenica?
"Finire in 3 ore e mezza. Non a caso ho scelto proprio la Maratona di Milano, per il suo percorso ritenuta una delle più veloci al mondo. Ma non è solo questo il motivo. C'è anche il fatto che è vicino a casa, così, se dovesse andar male e dovessi fermarmi, non ho buttato via troppo tempo, soldi, albergo, voli"
Maratona significa anche rinunciare...
"Sicuro. Devi stare attento a quello che mangi e a quello che bevi, il giorno stesso ed i giorni prima. Ma la grossa fatica è legata al tempo. Prepararsi per una maratona significa togliere il tempo a qualcos'altro. Io, che ho moglie e figli, ho deciso di togliere spazio al mio sonno. Vado a correre all'alba, quando tutti dormono..."
E quando tutto finisce?
"Resta l'emozione, il ricordo, l'adrenalina, la soddisfazione di avercela fatta. e quella dura settimane".
In bcca al lupo...