Pina Maisano Grassi
Francesco Francaviglia
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Addio a Pina Maisano Grassi: una vita contro la mafia - Foto

Francesco Francaviglia
Pina Maisano Grassi, moglie di Libero, l'imprenditore ucciso per essersi ribellato al pizzo, in un ritratto realizzato per la mostra "Le donne del digiuno contro la mafia"
MIKE PALAZZOTTO/ANSA
29 agosto 1996. Pina Maisano Grassi, vedova di Libero Grassi, parla con l'allora procuratore di Palermo Giancarlo Caselli in un'immagine d'archivio.
MIRKO PALAZZOTTO/ANSA
29 agosto 2001. Pina Maisano Grassi con l'allora Procuratore della Repubblica e attuale Presidente del Senato, Piero Grasso, in via Vittorio Alfieri a Palermo, nel 10° anniversario dell'assassinio dell'imprenditore Libero Grassi.
ANSA
Una foto di archivio di Pina Maisano, vedova di Libero Grassi, l'imprenditore siciliano ucciso dalla mafia nel 1991 per essersi rifiutato di pagare il "pizzo".
ANSA/ PAOLO GIANDOTTI - PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA
9 settembre 2011. A Palermo, l'allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano saluta la Signora Pina Maisano, vedova di Libero Grassi, accompagnata dai componenti della sua famiglia.
ANSA/LANNINO-NACCARI
Pina Maisano Grassi, vedova di Libero Grassi, durante la cerimonia per la nascita -16 anni dopo l'assassinio dell'imprenditore - di ''Libero futuro'', la prima associazione antiracket del capoluogo siciliano composta da commercianti e imprenditori impegnati nella lotta contro le estorsioni, al teatro Biondo di Palermo.
MIKE PALAZZOTTO/ANSA
29 agosto 2001. Pina Maisano e Davide Grassi davanti alla "lapide di carta" che ricorda Libero Grassi - loro marito e padre - in via Vittorio Alfieri a Palermo, nel 10° anniversario della scomparsa.
Olycom
29 agosto 2012. Pina Maisano Grassi partecipa alle commemorazioni del marito Libero Grassi, nel luogo in cui fu assassinato dalla mafia, in Via Alfieri a Palermo.
Olycom
Maggio 2006. Pina Grassi con i figli Alice e Davide a Palermo durante il processo per l'omicidio di Libero Grassi, l'imprenditore ucciso per essersi ribellato al racket. Il boss mafioso Bernardo Provenzano ha assistito quale imputato al processo in videoconferenza dal carcere di Terni.
ALESSANDRO BIANCHI / ANSA
23 gennaio 2001. La vedova Pina Grassi e l'attore Leo Gullotta manifestano con alcune associazioni antiracket davanti al Viminale, a Roma, per protestare contro la rimozione di Tano Grasso dalla carica di commissario straordinario antiracket e usura.
ANSA/MIKE PALAZZOTTO
29 agosto 2011. Pina Maisano Grassi posa con alcuni ragazzi di Addirizzo dove 20 anni prima il marito Libero Grassi, imprenditore tessile, venne assassinato da sicari mafiosi per aver denunciato il sistema delle estorsioni.
ANSA/MIKE PALAZZOTTO
29 Agosto 2013. La vedova di Libero Grassi, Pina Maisano, nel luogo in cui 32 anni prima la mafia uccise suo marito, in via Vittorio Alfieri a Palermo, con un gruppo di giovani attivisti contro il pizzo.

È scomparsa ieri a Palermo una delle figure più emblematiche della rivolta contro il racket e contro la mafia: a 87 anni è morta Pina Maisano, vedova dell'imprenditore tessile Libero Grassi, ucciso nel 1991 per il suo dichiarato rifiuto di pagare il pizzo. Colta da malore, è stata accompagnata dai figli Davide e Alice all'ospedale Villa Sofia, dove si è spenta.

Nata a Palermo nel settembre del 1928,laureata in architettura, aveva sposato Libero Grassi nel 1956. Il marito, dopo aver denunciato il tentativo di estorsione subito e aver scritto una pubblica lettera al “geometra Anzalone”, nome di copertura dell'emissario mafioso, per lanciargli una sfida, annunciando che non avrebbe mai pagato. Il caso ebbe una forte risonanza mediatica e provocò anche una divisione nella Confindustria. Il 31 agosto 1991 Libero Grassi venne ucciso. 

La sua rivolta venne proseguita dalla moglie, che nel 1992 venne anche eletta senatrice nelle listedei Verdi. Oltre all’impegno parlamentare, la vedova di Grassi si adoperò per la promozione di associazioni antiracket (era presidente onorario di Libero futuro) e per la diffusione di una rivolta sociale contro la mafia del pizzo. Fino all’anno scorso ha partecipato attivamente a iniziative e incontri, soprattutto nelle scuole. (ANSA)

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