Televisione
April 10 2018
Prima venne il telefilm (nel 1965), poi il remake cinematografico (nel 1998). E ora, finalmente, Lost in space torna al suo primo amore, la tv, nell’attesissima versione 3.0 prodotta da Netflix e disponibile in streaming a partire dal 13 aprile 2018. A rendere ancora avvincente un classico della fantascienza, stavolta è un’imprevista sfumatura di dramma.
La famiglia Robinson fa parte di un gruppo di persone selezionate per creare una nuova vita su un altro pianeta. Ma quando i Robinson perdono improvvisamente la rotta, si trovano a dover creare nuove alleanze e lavorare insieme per sopravvivere in un pericoloso ambiente alieno e ostile, lontano anni luce dalla loro destinazione originaria.
Toby Stephens (Black Sails, La morte può attendere) interpreta John Robinson e Molly Parker (House of Cards, Deadwood) è Maureen Robinson. Taylor Russell (Falling Skies) recita nel ruolo della figlia Judy, determinata e sicura di sé, Mina Sundwall (Il piano di Maggie, Freeheld) è la vivace Penny, mentre Max Jenkins (Sense8, Tradimenti) è il curioso Will Robinson. Alla deriva insieme ai Robinson ci sono due estranei, uniti dalle circostanze e da una comune tendenza all'inganno: l'inquietante e carismatica Dottoressa Smith, interpretata da Parker Posey (Café Society, Mascots, A Mighty Wind) e l'affascinante Don West, impersonato da Ignacio Serricchio (Bones, The Wedding Ringer).
La serie è prodotta da Legendary Television e scritta da Matt Sazama e Burk Sharpless (Dracula Untold, Last Witch Hunter). Zack Estrin (Prison Break) è lo showrunner.
«Il cast è solido, gli effetti speciali sono il top e il dramma legato alla sopravvivenza arriva a un ritmo costante, con alcuni episodi (incluso il pilot) che offrono molto in termini di eccitazione». (Matt Webb Mitovich, TVLine).
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