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L'Isis non è sconfitto, così tornerà alla guerriglia

La liberazione della città di Raqqa è una vittoria fondamentale nella lotta contro lo Stato Islamico. In pochi mesi il territorio controllato dall'Isis in tutto il mondo si è ridotto notevolmente, diversi capi sono in fuga e le principali roccaforti logistiche sono state liberate. La minaccia è dunque finita? Tutt'altro. Lo Stato Islamico sta già preparando una riorganizzazione per continuare a seminare terrore anche senza un territorio controllato.

Il ritorno alla guerriglia

La perdita di Raqqa e la fuga di tanti capi clan cambia i piani dell'Isis ma non li cancella. "Lo Stato islamico non è finito - ha affermato al New York Times Aaron Y. Zelin, studioso dei movimenti jihadisti - Hanno un piano, aspettare i propri nemici a livello locale e guadagnare tempo per ricostruire le proprie reti. Allo stesso tempo vogliono dare ispirazione ai seguaci esterni per continuare a combattere più in là i loro nemici. Per fare attentati non servono basi fisse, basta pianificarli e colpire al momento giusto".

La paura in Europa

Il timore della coalizione che combatte l'Isis è che lo Stato Islamico abbia sguinzagliato le sue cellule dormienti ben prima della liberazione di Raqqa. Uomini con una preparazione militare e ben equipaggiati, addestrati a colpire per dimostrare che la guerra non è ancora finita. In Europa e Usa l'allerta è massima e tra gli obiettivi più a rischio c'è l'Inghilterra:"C'è una forte minaccia di attentati da parte di estremisti islamici"  ha dichiarato nelle scorse ore Andrew Parker, direttore del servizio di intelligence britannico MI5.

La guerra contro l'Isis

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Siria

La guerra contro l'Isis

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La festa delle forze democratiche siriane dopo la presa di Raqqa - 18 ottobre 2017

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La devastazione di Raqqa dopo la liberazione - 18 ottobre 2017

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La festa dei soldati siriani dopo la sconfitta dell'Isis - 18 ottobre 2017

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La bandiera delle forze democratiche siriane viene issata a Raqqa - 18 ottobre 2017

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Un membro delle forze democratiche siriane (SDF), sostenute dalle forze speciali statunitensi, cammina su un edificio vicino allo stadio di Raqqa, mentre vengono eliminate le ultime tasche di resistenza dell'Isis, 16 ottobre 2017.

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Membri delle forze democratiche siriane sparano durante una battaglia contro i jihadisti dell'Isis per recuperare l'ospedale centrale di Raqqa, sul fronte occidentale della città, 28 settembre 2017.

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Truppe irachene prendono posizione su una strada mentre avanzano verso il villaggio di al-Ayadieh, vicino a Qubuq, a nord di Tal Afar, durante l'operazione per liberare la zona dall'Isis, 29 agosto 2017.

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Nubi di fumo mentre le truppe irachene avanzano verso il villaggio di al-Ayadieh, vicino a Qubuq, a nord di Tal Afar, durante l'operazione per liberare la zona dall'Isis, 29 agosto 2017.

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Un soldato iracheno posa con la bandiera nazionale mentre le truppe avanzano verso il villaggio di al-Ayadieh, vicino a Qubuq, a nord di Tal Afar, durante l'operazione per liberare la zona dall'Isis, 28 agosto 2017.

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Soldati iracheni lanciano colpi di mortaio verso il villaggio di al-Ayadieh, vicino a Qubuq, a nord di Tal Afar, mentre avanzano durante l'operazione per liberare la zona dall'Isis, 28 agosto 2017.

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Selfie con un cartellone di propaganda dello Stato Islamico

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Combattenti della milizia shiita Hashed al-Shaabi, che sostiene l'esercito iracheno, avanzano attraverso il quartiere al-Wahda di Tal Afar durante un'operazione per liberare la città dall'Isis, 24 agosto 2017.

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Combattenti della milizia di mobilitazione popolare Hashed Al-Shaabi avanzano verso Tal Afar per liberarla dall'Isis, 22 agosto 2017.

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12 luglio 2017. Un uomo intento a rimuovere delle macerie a Mosul, in Iraq, dopo la "liberazione" della città dai jihadisti dell'Isis.

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12 luglio 2017. Una scena di vita quotidiana a Mosul, in Iraq, dopo che il premier al Abadi ha dichiarato compiuta la liberazione della città dai jihadisti dell'Isis.

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12 luglio 2017. Le forze militari irachene pattugliano una strada si Mosul, in Iraq, dopo che il premier al Abadi ha dichiarato compiuta la liberazione della città dai jihadisti dell'Isis.

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12 luglio 2017. Edifici danneggiati o distrutti nella zona occidentale di Raqqa, in Siria, durante l'offensiva finale per riconquistare la città ancora nelle mani dell'Isis.

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8 luglio 2017. Un gruppo di donne e bambini costretti a fuggire dalla Città Vecchia di Mosul nel distretto industriale occidentale, aspetta con i suoi familiari di poter fare ritorno a casa, dopo la definitiva sconfitta dell'Isis.

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8 luglio 2017. Una bambina costretto a fuggire dalla Città Vecchia di Mosul nel distretto industriale occidentale, aspetta con i suoi familiari di poter fare ritorno a casa, dopo la definitiva sconfitta dell'Isis.

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8 luglio 2017. Un bambino costretto a fuggire dalla Città Vecchia di Mosul nel distretto industriale occidentale, aspetta con i suoi familiari di poter fare ritorno a casa, dopo la definitiva sconfitta dell'Isis.

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9 luglio 2017. Soldati della polizia federale irachena fanno sventolare la bandiera nazionale festeggiando la definitiva sconfitta dell'Isis a Mosul, in Iraq.

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9 luglio 2017. Una bandiera nazionale irachena appesa a un drone della polizia federale sorvola Mosul, in Iraq, dopo la definitiva sconfitta dell'Isis in città.

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9 luglio 2017. Soldati della polizia federale irachena fanno sventolare la bandiera nazionale festeggiando la definitiva sconfitta dell'Isis a Mosul, in Iraq.

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9 luglio 2017. Le macerie della Città Vecchia di Mosul, in Iraq, dopo la definitiva sconfitta dell'Isis in città.

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9 luglio 2017. Gli ultimi attacchi aerei della coalizione a guida USA sulla Città Vecchia di Mosul, in Iraq, nelle ore della definitiva sconfitta dell'Isis in città.

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9 luglio 2017. Un soldato della polizia federale irachena tiene tra le mani un passamontagna con il simbolo dell'Isis capovolto, durante i festeggiamenti per la definitiva sconfitta dell'Isis a Mosul, in Iraq.

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9 luglio 2017. Bambini e soldati esultano con la bandiera nazionale, festeggiando la definitiva sconfitta dell'Isis a Mosul, in Iraq.

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9 luglio 2017. Soldati della polizia federale irachena ballano e fanno sventolare la bandiera nazionale festeggiando la definitiva sconfitta dell'Isis a Mosul, in Iraq.

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9 luglio 2017. Un veicolo della polizia federale irachena attraversa la Città Vecchia di Mosul, in Iraq, dopo la definitiva sconfitta dell'Isis.

Il territorio che resta all'Isis

Nonostante la liberazione di Raqqa segni un punto di svolta nella guerra all'Isis, lo Stato Islamico mantiene sotto il suo controllo una striscia di territorio di quasi 4.000 miglia quadrate lungo la valle del fiume Eufrate su entrambi i lati del confine tra Iraq e Siria. Proprio in Iraq si teme che siano rifugiati molti capi clan dell'Isis, un allarme lanciato dai generali americani e iracheni già nelle ore seguenti alla caduta di Raqqa. 

Le risorse dello Stato Islamico

Nonostante la progressiva perdita di territorio le stime sullo Stato Islamico contano ancora tra i 6 e i 10 mila combattenti solamente tra Iraq e Siria. Una milizia organizzata che non perde identità anche dopo la caduta delle sue città. L'Isis mantiene infatti una forte rete di comunicazione che tramite il web consente la propaganda, le rivendicazioni degli attacchi terroristici e l'organizzazione di nuovi attentati.

Il sogno di uno Stato Islamico con un territorio e una capitale sembra svanito ma Al Qaida, il movimento che continua a coordinare il fondamentalismo islamico mondiale, è più organizzata che mai e pronta a seminare il terrore grazie anche alla sua nuova guida: Hamza bin Laden, 27 anni, figlio di Osama nato nel 1989 che già lo scorso maggio ha fatto appello a tutti i "lupi solitari" per attaccare gli infedeli israeliani, americani e russi.

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