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July 04 2018
Ora si fa chiamare Julian e vive a Gran Canaria con suo marito Pablo (al secolo Paolo) sposato lo scorso aprile nell'arcipelago spagnolo. Per arrivare a quel "Sì", però Giuliano Costalunga, anzi Don Giuliano, di strada ne ha fatto parecchia.
"Ora sono felice. Finalmente dopo 10 anni si realizza il mio sogno" ha detto. "Pablo - ha aggiunto - mi ha salvato da tante situazioni , da quello che ero e mi ha fatto diventare un uomo migliore".
"Quello che era" Giuliano lo aveva deciso oltre 20 anni prima quando ha preso i voti sacerdotali. "E dire - ricorda oggi il Vescovo di Verona Monsignor Giuseppe Zenti - che il mio predecessore aveva impedito la sua ordinazione forse perchè aveva capito che non era la scelta giusta ma lui è andato a farsi ordinare sacerdote a Rieti".
Ostinato, testardo e troppo moderno persino per Papa Francesco, Don Giuliano aveva iniziato la sua missione sfidando dogmi ed etichette.
Nel 2007 quando gli è stata affidata la parrocchia di Selva di Progno, un paesotto da 30.000 anime sulle montagne veronesi, non tutti i fedeli lo accolsero a braccia aperte. Troppo moderno, troppo rivoluzionario: "Quello lì è il diavolo vestito da acquasanta" si mormorava in paese. Nel 2009 erano addirittura arrivate in curia delle lettere diffamatorie indirizzate a Don Giuliano.
Del resto quel ragazzotto grassottello e con gli occhiali che aveva sposato Dio per non perdersi tra i uomini nel frattempo era cresciuto e aveva messo a fuoco se stesso. Proprio a Selva il Don aveva conosciuto Paolo che presto era diventato un suo fedele collaboratore prima di essergli amico e amante.
E così affidando la propria coscienza a Dio e la propria volontà alla vita, due anni fa Giuliano ha lasciato la parrocchia e se ne è andato alle Canarie con Paolo, in quell'avanposto europeo terra di migranti che cercano risposte a domande ed esigenze che la terra natia non sa dare.
Il problema è che a quanto pare - almeno così sostiene Monsignor Zenti - Don Costalunga sarebbe ancora prete non avendo chiesto ufficialmente di essere sollevato dall'incarico. Giuliano, raggiunto da Repubblica, sostiene invece di aver rinunciato ufficialmente ai voti a febbraio e quindi di essere a posto da un punto di vista giuridico.
"Di sicuro la sua è una vicenda personale difficilissima e tristissima - ha dichiarato Zenti al quotidiano L'Arena - Ma non ha chiesto di essere sollevato dal ministero ed è quindi ancora un prete: se non lo farà a breve, ci muoveremo d’ufficio".
Intanto, però, ora Giuliano è felice. Adesso porta i capelli lunghi; è abbronzato con piercing e tatuaggi. Il giorno del suo matrimonio con Pablo a Gran Canaria sono arrivati tutti gli amici e i genitori che hanno festeggiato gli sposi con una cerimonia sulla spiaggia tra petali di fiori e conchiglie.
Dopo essere stati dichiarati "marito e marito" gli sposini si sono stretti l'uno con l'altro perdendosi in un lungo girotondo - racconta il video che hanno postato in rete - che ha messo tutti a posto con la coscienza.