Forze curde contro l'ISIS in Iraq
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Kurdistan iracheno, liberata la città simbolo di Sinjar

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Kure, Regione autonoma del Kurdistan iracheno, 12 settembre 2015.
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Telskuf, Iraq, 5 novembre 2015. Un soldato inglese conosciuto come "Polish", membro del gruppo "Volontari internazionali Peshmerga" dà lezioni di primo soccorso a dei guerriglieri curdi. Ex soldato di fanteria dell'esercito britannico, 27 anni, originario di Birmingham, è giunto per la seconda volta nel nord dell'Iraq come istruttore medico volontario.
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Telskuf, Iraq, 5 novembre 2015. Un soldato Peshmerga curdo presso un posto di vedetta in prima linea.
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Telskuf, Iraq, 5 novembre 2015. L'ex Marine USA Justin Garfield (al centro), membro del gruppo Volontari internazionali Peshmerga, lungo il fronte con un gruppo di soldati curdi. Il veterano statunitense, oggi guardia giurata a Los Angeles, si è autofinanziato il viaggio verso l'Iraq per offrire formazione ai Peshmerga.
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Telskuf, Iraq, 5 novembre 2015. Un civile curdo posa per una foto con alcuni soldati delle truppe Peshmerga. È giunto al fronte per portare cibo fatto in casa dalla sua famiglia, distribuito a centinaia di soldati, per dare loro supporto.
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Telskuf, Iraq, 5 novembre 2015. Un sodato Peshmerga curdo si riposa nel dormitorio della sua unità
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Telskuf, Iraq, 5 novembre 2015. Soldati Peshmerga curdi in prima linea.
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Telskuf, Iraq, 5 novembre 2015. Un soldato inglese, membro del gruppo "Volontari internazionali Peshmerga", dà lezioni di primo soccorso a dei guerriglieri curdi.
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Telskuf, Iraq, 5 novembre 2015. Un soldato Peshmerga curdo impugna un fucile lungo il fronte di prima linea.
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Telskuf, Iraq, 5 novembre 2015. Soldati Peshmerga curdi in prima linea.
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Telskuf, Iraq, 5 novembre 2015. L'ex Marine USA Justin Garfield al fronte con un gruppo di soldati Peshmerga.
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Telskuf, Iraq, 5 novembre 2015. L'ex Marine USA Justin Garfield (a sinistra) e l'ex soldato britannico "Polish" danno istruzioni sul primo soccorso ai guerriglieri Peshmerga.
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Telskuf, Iraq, 5 novembre 2015. Un gruppo di civili curdi, giunti al fronte per portare cibo e supporto, cantano con alcuni soldati curdi e con dei membri del gruppo Volontari internazionali Peshmerga.
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Telskuf, Iraq, 5 novembre 2015. Un soldato inglese conosciuto come "Polish", membro del gruppo "Volontari internazionali Peshmerga" dà lezioni di primo soccorso a dei guerriglieri curdi. Ex soldato di fanteria dell'esercito britannico, 27 anni, originario di Birmingham, è giunto per la seconda volta nel nord dell'Iraq come istruttore medico volontario.
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Telskuf, Iraq, 5 novembre 2015. Peshmerga curdi osservano un aereo militare USA in volo.
Iraqi Kurdish refugees fight to get apples from a truck 12 April 1991 near Piranshar on Iran-Iraq border. Kurdish families are fleeing from their homes to the "safety" of the mountains along the Turkish-Iraqi and Iranian borders, with little protect them from the cold as fighting grows between Saddam Hussein' soldiers and the Kurdish peshmerga guerrillas. Later, several thousand British, American and French troops moved 22 April into northern Iraq to prepare camps as part of operation "Provide Comfort" for the 500,000 Kurdish refugees. (Photo credit should read JOEL ROBINE/AFP/Getty Images)
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Kure, Regione autonoma del Kurdistan iracheno, 12 settembre 2015.
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Kure, Regione autonoma del Kurdistan iracheno, 12 settembre 2015.
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Kure, Regione autonoma del Kurdistan iracheno, 12 settembre 2015.

Sinjar, la città irachena yazida da un anno nelle mani dello Stato islamico, è stata liberata. Lo annuncia il presidente del Kurdistan iracheno, Massoud Barzani, mentre i curdi peshmerga avanzano nella città yazida, da un anno nelle mani dello Stato islamico. "La liberazione, ha aggiunto Barzani, "avrà un grande impatto sulla liberazione di Mosul", bastione dell'Isis.

Un simbolo di lotta

Sinjar è un luogo simbolo: abitata dalla minoranza yazida e conquistata dall'Isis il 3 agosto del 2014, la città, che si trova nella zona curda irachena, sorge lungo una strategica via di collegamento tra Mosul, roccaforte dell'Isis in Iraq, e Raqqa, la capitale del Califfato in Siria; e dunque strappare ai jihadisti la città è un brutto colpo per l'Isis che vede ora tagliata la sua linea di rifornimento (di armi e miliziani) tra i due Paesi. L'offensiva è stata preceduta da intensi bombardamenti della coalizione internazionale a guida Usa: martellati per 24 ore oltre 70 obiettivi.

Miliziani e volontari

Le forze curde hanno riconquistato anche altri villaggi. L'operazione "Liberare Sinjar", hanno fatto sapere i curdi, punta a isolare la città, prendere il controllo delle vie di approvvigionamento dell'Isis e stabilire una zona cuscinetto per proteggere la città dall'artiglieria. Nell'operazione sono stati impegnati oltre 7.500 peshmerga curdi e 5mila volontari che sono avanzati da tre fronti diversi. (AGI)

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