Io ci sono: Cristiana Capotondi interpreta Lucia Annibali

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Cristiana Capotondi e Alessandro Averone
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Cristiana Capotondi
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Alessandro Averone interpreta Luca Varani
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ANSA/ANGELO CARCONI
Lucia Annibali con l'attrice Cristiana Capotondi
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Il regista Luciano Manuzzi con Alessandro Averone
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Cristiana Capotondi
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Un segna del film tv di Rai 1

La sera del 16 aprile 2013 Lucia Annibali apre la porta del suo appartamento per rientrare a casa. Un uomo incappucciato la sta aspettando appena oltre la soglia, le lancia del liquido e scappa via. Lucia sente la pelle che brucia e si deforma, pochi attimi e smette anche di vedere: le hanno tirato addosso dell’acido. Racconta la vicenda dell'avvocato pesarese Io ci sono, il film tv in onda questa sera su Rai 1, uno degli eventi più attesi di questa stagione televisiva: da tragico episodio di cronaca, la vicenda è diventata il simbolo di riscatto, vista la forza e la determinazione con cui la Annibali ha reagito e si è esposta pubblicamente denunciando la violenza di genere

Io ci sono, il film tv su Lucia Annibali
La storia di Lucia Annibali arriva dunque in tivù con Io ci sono. Ad interpretare l'avvocato è Cristiana Capotondi, mentre Alessandro Averone è Luca Varani, il giovane avvocato con il quale la donna aveva avuto una relazione tormentata e che si scoprirà poi essere il mandante dell'agguato. Il tv movie, diretto dal regista Luciano Manuzzi, è tratto dall'omonimo libro scritto da Giusi Fasano e dalla Annibali, ed è una coproduzione Rai Fiction e Angelo Barbagallo per Bibi Film.

Stanca delle troppe bugie, Lucia Annibali lasciò Varani, che non gli perdonò mai quella scelta. Dopo l'agguato, per l'avvocatessa iniziò tre anni fa un calvario di dolore e di operazioni ma al tempo stesso accade qualcosa di totalmente inaspettato. Quel gesto, che nell’idea dell’aggressore doveva annientarla, cancellarla dal mondo, diventa per lei l’occasione di una rinascita: tutte le cicatrici diventando un punto di forza e lei non si sottrae all'attenzione mediatica, partecipando al processo e guardando negli occhi il suo "carnefice". E così la sua determinazione, il suo coraggio e la sua grandissima dignità diventano il simbolo della lotta contro la violenza sulle donne. 

Un fiction per riflettere sul presente 
"Sono onorata di essere stata chiamata ad interpretare il ruolo di Lucia. Lei è un simbolo di coraggio, è un esempio per tutti", ha commentato ieri Cristiana Capotondi, durante la presentazione ufficiale di Io ci sono, alla presenza della stessa Annibali (che oggi vive a Roma ed è un consigliere giuridico del Ministero delle Pari Opportunità, con una speciale attenzione alla violenza di genere). Secondo Eleonora Andreatta, direttore di Rai Fiction, il film tv in onda questa sera alle 21.30 è uno dei prodotti più importanti realizzati dalla tivù pubblica negli ultimi anni, "per la rilevanza scottante del tema che tratta e per il messaggio positivo ed esemplare che ne emerge".

Io ci sono diventa così un film per capire e riflettere sul presente, sul messaggio universale che racchiude una storia personale. "La caratteristica che la rende particolare, ed esemplare, è il coraggio con cui la vittima si è mostrata, col suo volto deturpato, facendo di se stessa il testimonial più eloquente del silenzio che va spezzato: per denunciare come l’idea del possesso del corpo della donna sia per molti maschi italiani una realtà anche nel nuovo millennio", ha commentato il regista Luciano Manuzzi.



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