Il Nepal dopo il terremoto, tra macerie e preghiere

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Kathmandu, Nepal, 4 maggio 2015. Lampade a olio accese per le celebrazioni di Vesak, il compleanno di Buddha, presso lo stupa di Boudhanath.
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Kathmandu, Nepal, 3 maggio 2015. Persone al lavoro per ricostruire la loro casa distrutta dal sisma a Bhotechaur.
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Dolalghat, Kathmandu, Nepal, 5 maggio 2015. Un uomo fa acquisti in un negozio, uno dei pochi edifici ancora in piedi nell'area dopo il terremoto.
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Kathmandu, Nepal, 4 maggio 2015. Monaci buddhisti al lavoro per montare una tenda a Boudhanat, fuori dal loro monastero danneggiato dal terremoto.
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Kathmandu, Nepal, 4 maggio 2015. Un ragazzo beve l'acqua purificatrice distribuita da un monaco buddhista durante le celebrazioni di Vesak, il compleanno di Buddha, presso lo stupa di Boudhanath.
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Kathmandu, Nepal, 5 maggio 2015. A Jalkini un uomo si riposa durante i lavori per rimuovere le macerie dalla sua casa distrutta dal terremoto. Insieme a lui, la figlia e la nipotina.
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Kathmandu, Nepal, 4 maggio 2015. La popolazione cerca di essere bagnata e benedetta dall'acqua purificatrice distribuita da un monaco buddhista durante le celebrazioni di Vesak, il compleanno di Buddha, presso lo stupa di Boudhanath.
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Kathmandu, Nepal, 4 maggio 2015. Una ragazza mette in salvo una confezione di uova recuperata da una casa distrutta.
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Kathmandu, Nepal, 5 maggio 2015. Una donna cammina accanto a una casa danneggiata dal sisma a Dolalghat.
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Kathmandu, Nepal, 4 maggio 2015. Lampade a olio accese per le celebrazioni di Vesak, il compleanno di Buddha, presso lo stupa di Boudhanath.
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Kathmandu, Nepal, 5 maggio 2015. La popolazione in cerca di oggetti recuperabili tra le macerie delle loro case a Chautara.
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Kathmandu, Nepal, 5 maggio 2015. Una donna al lavoro tra le macerie della sua casa a Dolalghat
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Kathmandu, Nepal, 5 maggio 2015. Una donna ferita riceve un pasto in una tenda dell'ospedale da campo allestito dalla Croce rossa norvegese a Chautara.
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Kathmandu, Nepal, 4 maggio 2015. Persone in preghiera durante le celebrazioni di Vesak, il compleanno di Buddha, presso lo stupa di Boudhanath.
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Kathmandu, Nepal, 4 maggio 2015. Un monaco buddista accende le lampade a olio davanti a un monastero danneggiato dal sisma, nel corso delle celebrazioni di Vesak (Buddha Purnima) presso lo stupa di Boudhanath, il più grande al mondo, che ha subito solo danni lievi. Alcuni dei piccoli templi che popolano il sito sono però andati distrutti.
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Kathmandu, Nepal, 5 maggio 2015. Delle donne cercano oggetti recuperabili tra le macerie della loro casa a Jalkini.
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Kathmandu, Nepal, 4 maggio 2015. La popolazione raggiunge l'illeso stupa di Boudhanath per le celebrazioni di Vesak, il compleanno di Buddha.
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Kathmandu, Nepal, 5 maggio 2015. Un uomo brucia documenti e oggetti danneggiati irreparabilmente dal terremoto.
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Kathmandu, Nepal, 4 maggio 2015. Lampade a olio accese per le celebrazioni di Vesak, il compleanno di Buddha, presso lo stupa di Boudhanath.
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Kathmandu, Nepal, 5 maggio 2015. La popolazione attende l'arrivo di un camion che trasporta gli aiuti a Dolalghat.
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Kathmandu, Nepal, 4 maggio 2015. Una ragazza in preghiera presso lo stupa di Boudhanath, durante le celebrazioni di Vesak, il compleanno di Buddha.
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Kathmandu, Nepal, 5 maggio 2015. Il dottore Trond Daae-Johansen visita i pazienti nell'ospedale da campo allestito dalla Croce rossa norvegese a Chautara.
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Kathmandu, Nepal, 5 maggio 2015. Oggetti personali estratti dalla macerie di un'abitazione a Jalkin.

Il fotografo australiano Chris McGrath, reporter in Asia per Getty Images - già premiato, tra l'altro, dal Worl Press Photo - ci racconta in queste immagini, scattate tra il 3 e il 5 maggio, la vita quotidiana della popolazione nepalese a distanza di giorni dal terribile sisma di magnitudo 7,9 che il 25 aprile ha devastato il Nepal. McGrath si è mosso nel distretto di Kathmandu, il secondo più colpito del Paese, con 1.202 morti: con i suoi scatti ci porta tra i quartieri e le località circostanti la capitale: Jalkini, Bhotechaur, Chautara, Dolalghat.

Ci racconta la popolazione al lavoro tra le macerie delle abitazioni, alla ricerca di oggetti recuperabili o già impegnata nella ricostruzione; i feriti curati in un ospedale da campo allestito dalla Croce rossa norvegese; ma anche le celebrazioni di Vesak, il "compleanno del Buddha", intorno allo stupa di Boudhanath, il più grande del mondo, rimasto quasi illeso diversamente da vari templi circostanti, a circa 11 km dal centro.

Man mano che i soccorsi riescono ad arrivare nelle zone più remote, il Ministero dell'Interno nepalese va aggiornando il bilancio delle vittime. A ieri sera il numero delle vittime accertate era di 7.557 persone; 14.536 i feriti. Il distretto più colpito è stato quello di Sindhupalchowk (con 2.911 morti). Per quanto riguarda i danni agli edifici, secondo il ministero sono state completamente distrutte 191.058 case private e 10.718 edifici pubblici. 

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