Collezione privata, Venezia
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La guerra che verrà non è la prima: 
1914 - 2014

Muovendo dalla celebre poesia di Bertolt Brecht, “La guerra che verrà non è la prima. Prima ci sono state altre guerre. Alla fine dell’ultima c’erano vincitori e vinti. Fra i vinti la povera gente faceva la fame. Fra i vincitori faceva la fame la povera gente egualmente”, il MART costruisce una narrazione dalla quale scaturisce un intenso viaggio che affonda le sue radici nelle guerre di un secolo, ritrovandosi nella più tragica storia recente.

Paolo Ventura /Foto Mart, Jacopo Salvi
Paolo Ventura, Un reggimento che va sottoterra, 2014, particolare
© Lobster Films
Abel Gance, J'Accuse, 1919, produzione: Pathè Freres, video riversato da copia in pellicola 35mm muto. durata: 14 '(originale: 2h 46')
Unicredit Art Collection
Giacomo Balla, La guerra, 1916
Collezione della Fondazione Domus per l'arte moderna e contemporanea,
Ettore Beraldini, La canzone del Piave, 1929
Mart, fondo Carrà
Carlo Carrà, Soldato, fotografia b/n, 13,5 x 8,5 cm
Mart, Jacopo Salvi
Una sala della mostra al MART
Museo Storico Italiano della Guerra, Rovereto
Pietro Morando, Umili eroi, 1915
Mart, Jacopo Salvi
Visitatori al MART
Mateo Matè
Mateo Matè, Paisaje Uniformado 13, 2007
Courtesy Galleria Giorgio Persano
Lida Abdul, In transit, 2008 (still da video)
Collezione privata, Venezia
Italico Brass, Soldati in trincea a Podgora, s.d.
Fabio Mauri
Fabio Mauri, Il sergente, 1998
Mart, fondo Sottsass
Ettore Sottsass, Soldati nella baracca
Museo dellíAeronautica Gianni Caproni, Trento
Aldo Savio, Bombardiere Caproni in azione, 1918
Galleria Nazionale díArte Moderna, Roma
Fortunato Depero, Guerrafesta,1925
Solomon R. Guggenheim Museum, New York Solomon R. Guggenheim Founding Collection
Marc Chagall, Il soldato beve, 1911-1912
Collezione privata, Courtesy Galleria Antologia, Monza
Anselmo Bucci, I motociclisti, 1915
Collezione privata, Courtesy Galleria Antologia, Monza
Anselmo Bucci, Autoritratto, 1915
Museo dell' Aeronautica Gianni Caproni, Trento
Luigi Bonazza, Aereo Caproni in volo, 1916
The Pinnel Collection
Eric Baudelaire, The dreadful details, 2006

La mostra sviluppa il tema della guerra adottando molteplici punti di vista e toccandone anche gli aspetti più sensibili, delicati e talvolta controversi. Il percorso espositivo lascia emergere l’evento come risultato di una composizione in cui l’arte si confronta con la storia, la politica e l’antropologia.

Ricorrendo a una sorta di complesso montaggio tematico e temporale, l’esposizione evita di seguire un preciso filo cronologico, dimostrando – tramite inediti accostamenti e cortocircuiti semantici – come tutte le guerre siano uguali e, allo stesso tempo, come ogni guerra sia diversa.

L’intento non è quello di inventariare i conflitti di ieri e di oggi, né quello di misconoscere le irriducibili differenze storiche, ma la volontà di mantenere aperta la ricerca e la riflessione in un luogo in cui ricordare non significhi ridurre un evento a qualcosa di pietrificato, archiviato e definitivamente sigillato in se stesso ma, all’opposto, riveli interpretazioni e riletture capaci di esprimerne tutta la complessità. In mostra documenti, cimeli, diari e capolavori di numerosi artisti, fra cui Balla, Bucci, Depero, Chagall e Severini.

La mostra è un progetto diretto daCristiana Collu, a cura di Nicoletta Boschiero,Saretto Cincinelli,Gustavo Corni,Gabi Scardi,Camillo Zadra, in collaborazione con esperti di storia e arte contemporanea

"La guerra che verrà non è la prima: 
1914 - 2014"

MART Rovereto
04 ottobre 2014 / 20 settembre 2015




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