Guerra in Siria: parkour tra le macerie di Aleppo - Foto

GEORGE OURFALIAN/AFP/Getty Images
Giovani siriani praticano il parkour ad Aleppo, nel nord della Siria, 7 aprile 2018.
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Giovani siriani praticano il parkour ad Aleppo, nel nord della Siria, 7 aprile 2018.
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Giovani siriani praticano il parkour ad Aleppo, nel nord della Siria, 7 aprile 2018.
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Giovani siriani praticano il parkour ad Aleppo, nel nord della Siria, 7 aprile 2018.

RaqqaHoms, Aleppo... E l'elenco di città siriane strappate ai ribelli dalle truppe governative di Bashar al-Assad ma distrutte da intensi bombardamenti aerei (anche russi) potrebbe continuare a lungo. Dopo sette anni di raid e artiglieria, laguerra civile in Siria sembra non finire e accumula macerie e morti, morti e macerie. 

Ad Aleppo, la "capitale del Nord" a metà strada tra il mare e l'Eufrate, ora si comincia a parlare di ricostruzione, per mano di un'iniziativa internazionale che vuole rimettere in piedi il cuore antico della città, a cominciare dal suk, che era il più grande del mondo. 

Intanto i giovani di Aleppo riportano vita per le strade della città, martoriato patrimonio dell'Unesco, con il parkour: attraverso il paesaggio urbano devastato si lanciano in salti, capriole, corse, arrampicate. Mancando strutture e attrezzature appositite per lo sport, come le protezioni per attutire le cadute, gli atleti rischiano anche lesioni gravi. Una sfida ulteriore: contro gli ostacoli urbani e contro i resti della guerra.


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