Green pass: al via il nuovo decreto

Alla fine è arrivato. Dopo un lungo Consiglio dei ministri, il governo ha approvato il decreto sul Green pass. Secondo quanto previsto dal provvedimento, è stato innanzitutto introdotto l'obbligo del lasciapassare per i trasporti a lunga percorrenza. In particolare, dal primo settembre sarà richiesto per accedere ai traghetti (eccezion fatta per lo Stretto di Messina) e a varie tipologie di treno (interregionali, intercity e ad alta velocità). Il pass sarà inoltre necessario per gli autobus che si spostano tra regioni differenti.

Per quanto riguarda le attività scolastiche, la bozza del decreto stabilisce che «nell'anno 2021-2022 per assicurare il valore della scuola come comunità e tutelare la sfera sociale e psico-affettiva degli studenti, tutte le lezioni si svolgono in presenza». La didattica a distanza potrà essere adottata soltanto come eccezione per casi particolari, in riferimento a «specifiche aree del territorio o singoli istituti».

L'obbligo di esibire il lasciapassare varrà inoltre per il personale scolastico e universitario. «Il mancato rispetto delle disposizioni è considerata assenza ingiustificata e, a decorrere dal quinto giorno di assenza, il rapporto di lavoro è sospeso e non sono dovuti la retribuzione né altro compenso o emolumento, comunque denominato» si legge inoltre nella bozza. L'obbligo del pass varrà anche per gli studenti universitari.

Non sembra invece prevista la necessità del lasciapassare per accedere a bar e ristoranti interni agli alberghi in cui si alloggia: tra l'altro, secondo indiscrezioni trapelate, quest'ultimo punto avrebbe creato delle divisioni nella maggioranza. La quarantena per le persone vaccinate sarà infine ridotta da dieci a sette giorni, mentre sono previsti i tamponi a prezzi calmierati (otto euro per chi ha tra i 12 e i 18 anni e 15 euro per i maggiorenni). Per i test sui minorenni, le farmacie riceveranno un contributo di sette euro.

Ricordiamo che stamane si era tenuta a Palazzo Chigi la riunione della cabina di regia, che doveva discutere le nuove misure concernenti il green pass. Oltre al premier Mario Draghi, all'incontro di questa mattina avevano preso parte i ministri Stefano Patuanelli, Dario Franceschini, Mariastella Gelmini, Roberto Speranza, Massimo Garavaglia ed Elena Bonetti. Presenti erano anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Roberto Garofoli e - come rappresentanti del Comitato tecnico-scientifico - Franco Locatelli e Silvio Brusaferro.

Nel frattempo, la Corte costituzionale francese ha dato fa la sua benedizione al Green pass, stabilendo che esso «non costituisce, in ogni caso, alcun obbligo di cura o obbligo di vaccinazione». La corte si è tuttavia anche espressa contro la possibilità di licenziamento dei dipendenti non in possesso del lasciapassare.

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