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Governo Letta: dal giuramento a Renzi

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24 aprile 2013. In tarda mattinata viene affidato l'incarico a Enrico Letta


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27 aprile 2013. Enrico Letta sale al Quirinale nel pomeriggio, scioglie la riserva e annuncia la lista dei ministri


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28 aprile 2013. Enrico Letta e i 21 ministri giurano dinanzi al presidente della Repubblica presso il Quirinale. 3 maggio 2013, invece, i 10 viceministri e i 30 sottosegretari prestano giuramento a Palazzo Chigi, davanti al Presidente del Consiglio Enrico Letta e al suo vice Angelino Alfano


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Mentre era in corso il giuramento del Governo Letta, fuori da Palazzo Chigi, Luigi Preiti apre il fuoco contro due carabinieri, ferendo questi ultimi e una passante incinta


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29 aprile 2013. Il Presidente Letta e i membri del Governo si presentano alla Camera per la discussione del programma di governo, ottenendo la fiducia con 453 sì, 153 no e 17 astenuti (su 623 votanti).30 aprile 2013. Il presidente Letta si reca al Senato per la presentazione del programma di governo e per chiedere la fiducia, ottenendola con 233 sì, 59 no e 18 astenuti (su 310 votanti). Nel pomeriggio si reca a Berlino dove incontra la cancelliera tedesca Angela Merkel


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15 maggio 2013. La Camera approva con 505 sì, nessun no e 107 astenuti (Movimento 5 Stelle), il decreto sui pagamenti dei debiti della pubblica amministrazione varato dalGoverno Monti. 13 giugno 2013. Il Senato approva per alzata di mano l'istituzione di un comitato bicamerale di 20 deputati e 20 senatori che hanno come obiettivo quello di modificare la parte seconda della Costituzione, avviando così l'Iter per una riforma costituzionale. Tra le opposizioni si schiera a favore la Lega Nord, mentre forti critiche al governo arrivano dal Movimento 5 Stelle


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24 giugno 2013. Josefa Idem, Ministro per le Pari opportunità, lo sport e le politiche giovanili, si dimette dopo un colloquio con il Presidente del Consiglio Letta. Le rispettive deleghe, vengono ridistribuite ad altri esponenti del governo senza procedere alla nomina di un nuovo ministro


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10 luglio 2013. Camera e Senato approvano la sospensione giornaliera dei lavori chiesta dal PdL a causa della decisione della corte di Cassazione di calendarizzare per il 30 luglio l'udienza del processo Mediaset che vede imputato Silvio Berlusconi. Il PdL ottiene anche la cancellazione del vertice di maggioranza sulle questioni economiche.Il 28 settembre 2013. In seguito alla decisione del presidente Letta di posticipare il decreto che impediva l'aumento dell'IVA al 22%, i ministri del PdL si dimettono su ordine di Silvio Berlusconi, aprendo di fatto una crisi di governo. Il Presidente del Consiglio annuncia che si presenterà a breve davanti alle camere per chiedere il rinnovo della fiducia al suo governo


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29 settembre 2013. Il premier Letta si reca al Colle, dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, per fare il punto della situazione. 30 settembre 2013. A palazzo Chigi pervengono le dimissioni irrevocabili dei ministri PdL. Nel frattempo, la data per il voto di fiducia è fissata al 2 ottobre: in mattinata si voterà al Senato, nel pomeriggio alla Camera


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1º ottobre 2013. Il presidente Enrico Letta respinge le dimissioni dei ministri del Popolo della Libertà. 2 ottobre 2013. Il premier Letta riferisce in mattinata al Senato della Repubblica e chiede la fiducia. Il Popolo della libertà, dopo l'annuncio della nascita di gruppi autonomi di parlamentari PdL (capitanati da Angelino Alfano, Fabrizio Cicchitto e Gaetano Quagliariello) favorevoli alla fiducia, decide, diversamente da quanto stabilito nelle ore precedenti, di votare la fiducia al governo. Presenti 305 senatori su 321, il governo ottiene la fiducia con 235 sì (PD, PdL, SC, UdC, GS, Il Megafono e Per le Autonomie:SVP-UV-PATT-UPT-PSI-MAIE), 70 no (M5S, SEL e Lega), e nessun astenuto. Votano a favore anche gli ex M5S passati al Gruppo Misto: Fabiola Anitori, Adele Gambaro, Paola De Pin e Marino Mastrangeli ed i tre senatori a vita presenti: Mario Monti, Elena Cattaneo e Carlo Rubbia. In serata anche la Camera dei Deputati, presenti 597 deputati su 630, conferma la fiducia al governo con 435 sì (PD, PdL, SC, UdC, CD,PSI-PLI, MAIE-ApI e Minoranze linguistiche) e 162 no (M5S, SEL, Lega e Fratelli d'Italia)


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4 novembre 2013. Il Movimento 5 Stelle presenta una mozione di sfiducia individuale nei confronti del ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri in seguito alla vicenda Ligresti. Il ministro rimarrà in carica


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9 dicembre 2013. All'indomani del successo nelle primarie del Partito Democratico, il segretario in pectore Matteo Renzi annuncia collaborazione col governo e ribadisce la fiducia all'esecutivo in un incontro col premier Enrico Letta a Palazzo Chigi.


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4 gennaio 2014. Il viceministro dell'economia Stefano Fassina annuncia le sue dimissioni irrevocabili in polemica con il segretario del PD Renzi, del quale non condivide la linea politica in materia economica


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17 gennaio 2014. Il ministro Nunzia De Girolamo riferisce alla Camera dei Deputati in merito allo scandalo delle Asl beneventane che la vede coinvolta. Il Movimento 5 Stelle annuncia una mozione di sfiducia nei suoi confronti, mentre Scelta Civica ne chiede le dimissioni.
26 e 27 gennaio 2014. Il ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Nunzia De Girolamo annuncia le sue dimissioni che, il mattino seguente, vengono accettate dal premier, il quale assume l'incarico ad interim


Era il 28 aprile 2013. Al Quirinale giurava il Governo dei Enrico Letta, quello delle "larghe intese". Governo che oggi finisce la sua corsa dopo 292 giorni di vita. Ripercorriamo con le immagini la vita di questo esecutivo nato con molte aspettative e ora al centro delle polemiche

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