Google Glass, anche la Cina ne ha un paio

In Cina non hanno le idee chiarissime. Prima cercano di osteggiare qualsiasi tipo di prodotto che viene fuori dall'industria culturale occidentale e poi scopri che sotto sotto fanno di tutto per copiarlo. Succede così che a pochi mesi dall'uscita ufficiale (per i pochi sviluppatori fortunati) dei Google Glass, il motore di ricerca più utilizzato della Cina, Baidu, ha in cantiere un proprio modello denominato “Baidu Eyes”. Il prodotto è, secondo rumors del web poi confermati, un dispositivo indossabile che permetterà agli utenti di registrare video, scattare immagini e accedere ad informazioni sul web senza mani, proprio come i gemelli statunitensi.

Intervistato dal portale The Next Web il responsabile della comunicazione internazionale di Baidu Kaiser Kuo ha spifferato che il motore di ricerca cinese è al lavoro per realizzare un prototipo il prima possibile anche se non si sa ancora se e quando potrà essere immesso sul mercato. “Baidu ha capito che la ricerca testuale non è sempre la migliore e il futuro va oltre – ha detto – bisogna puntare verso un tipo di interazione più umana e diretta”.

Sembra che i Baidu Eyes avranno un piccolo schermo in cristalli liquidi con controllo vocale, riconoscimento delle immagini e una piattaforma di sviluppo aperta. In realtà il progetto degli occhialini era stato preso come Pesce d’Aprile, almeno fino a quando è arrivata la comunicazione ufficiosa di Kaiser Kuo che ha anche specificato come per ora non ci siano accordi con produttori di parti specifiche, negando un coinvolgimento di Qualcomm nella realizzazione hardware. Martedì sul web era anche apparsa un’immagine di un prototipo dei Baidu Eyes , Kuo ha confermato che la foto è reale e veritiera ed è stata scattata negli uffici cinesi di Baidu. Restano i dubbi sulla reale possibilità che un soggetto diverso da Google possa produrre un device del genere. Siamo certi che il gigante di Mountain View non sarà semplice spettatore, facendo valere i diritti sul brevetto depositato nell'agosto del 2011 presso lo U.S. Patent and Trademark Office e aggiornato proprio qualche giorno fa .

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