Sajida-Al-Rishawi
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Giordania: chi è la terrorista giustiziata

Stamattina alle ore 3 italiane, il gioverno della Giordania ha eseguito le condanne a morte di due terroristi islamici: Sajida al-Rishawi e Ziad al-Karbouly, un responsabile di al Qaida. Lo ha confermato Il portavoce del governo giordano Mohammed al-Momani.
La donna, condannata a morte per il suo ruolo negli attentati del 2005 ad Amman in cui morirono 60 persone, era stata oggetto di una trattativa tra il governo giordano e i miliziani dello Stato Islamico, volta alla liberazione del pilota Muath al-Kaseasbehe dell'altro ostaggio giapponese, il giornalista Kenji Goto. I negoziati si erano però interrotti dopo che la Giordania aveva chiesto, prima di liberare l'ostaggio, di ricevere delle prove che il pilota fosse ancora in vita. Purtroppo, sappiamo ora, come il pilota fosse già stato barbaramente ucciso il 3 gennaio.
Sorte toccata anche al giornalista giapponese, decapitato invece il 1 febbraio.

La donna, kamikaze irachena, era stata arrestata in Giordania dopo gli attentati del 2005: suo marito si fece esplodere nel mezzo di una cerimonia nuziale. Lei, invece, non riuscì a innescare la sua cintura esplosiva e venne arrestata. In seguito, avrebbe dichiarato "c'erano donne e bambini”, quasi a significare un rimorso tardivo.

Una volta catturata dalle autorità giordane, fece un’apparizione in tv per una sorta di confessione-rivendicazione. Ecco il video della BBC:

Era stata condannata a morte da un tribunale militare giordano nel 2006, ma nello stesso anno il governo di Amman aveva aderito alla moratoria sulla pena di morte.
Le esecuzioni sono riprese il mese scorso e Sajida stava già aspettando nel braccio della morte. La sua esecuzione è solo stata anticipata, in risposta all'orrore per la morte del pilota giordano.


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