La questione israelo palestinese vista dai fumetti

Capire la questione israelo palestinese attraverso i fumetti? Forse l'obiettivo è ambizioso. Ma un contributo alla comprensione di un conflitto così intricato e feroce, i graphic novel possono darlo. In special modo se tra gli autori ci sono "l'immenso talento" di Joe Sacco (la definizione è del New York Times, ndr) e con lui Guy Delisle, Sarah Glidden e Boaz Yakim. Quattro sensibilità diverse che in nome della nona arte riescono a offrirci quattro inediti punti di vista sul medioriente.

Joe Sacco - Palestina (Mondadori, 11,90 euro)
Tra il 1991 e il 1992, Sacco, illustratore con una laurea in giornalismo, ha passato due mesi in un campo di profughi palestinesi, intervistando più di 100 tra palestinesi ed ebrei. Ne è venuto fuori un libro a fumetti di 300 pagine, dove l'autore sospende ogni giudizio sulla più lunga disputa della storia contemporanea, e lascia piuttosto che a parlare siano storie, ritratti e incredibili affreschi, come la (bellissima) ripresa dall’alto una scena di vita quotidiana nella striscia di Gaza. Nel 1995 Palestina ha vinto l'American Book Award.

Boaz Yakim  e Nick Bertozzi - Gerusalemme, un ritratto di famiglia (Panini, 21,16 euro)
Regista e sceneggiatore di film d'azione e dell'horror di culto The Hostel, Boaz Yakim in questo romanzo grafico scritto a 4 mani con l'illustratore Bertozzi, svela il suo amore per i fumetti. E lo fa narrando la nascita di Israele, nel periodo che va dal 1945 al 1948 quando la Palestina britannica viene divisa in due stati indipendenti, uno ebraico e l'altro arabo. Un bel libro che è anche affare di famiglia, visto che l'autore per scriverlo ha preso spunto dalla vicende di tre generazioni della sua famiglia di origini ebraiche.

Guy Delisle - Cronache di Gerusalemme (Rizzoli Lizard, 17 euro)
Dopo averci sorpreso con Pyongyang, Cronache birmane e Shenzen, Delisle riprende in mano i fili della sua autobiografia a fumetti, per raccontarci la quotidianità non sempre felice di una Gerusalemme lontana dai flussi del turismo. Un racconto minimalista (per immagini) che, com'è nello stile dell'autore, riesce a intrecciare la geopolitica con le piccole storie di tutti i giorni. Premiato come miglior opera al Festival dei fumetti di Angouleme nel 2012.

Sarah Glidden - Capire Israele in 60 giorni (e anche meno) (Rizzoli/Lizard, 15 euro)

Giovane fumettista americana di origini ebraiche, Sarah Glidden racconta la sua prima volta in Israele. Progressista e al principio critica verso la politica israeliana nei territori palestinesi, finirà per scoprire che la complessità della questione (e del conflitto) israelo palestinese, è tale che non possono esistere né un'unica verità né un'unica soluzione. Un racconto intimo da leggere tutto d'un fiato.

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