AP Photo/Vadim Ghirda
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Europei 2016: Adidas ancora leader tra gli sponsor tecnici

Se nella nostra serie A i numeri delle sponsorship di maglia, sia tecniche che commerciali, non sono ancora soddisfacenti, e in Premier League fungono da cartina di tornasole di un’economia in divenire, le grandi manifestazioni internazionali restano una vetrina eccellente per i brand sportivi, che ormai concentrano tutti gli sforzi di marketing sui grandi eventi e sui loro protagonisti.

I prossimi campionati europei, fra conferme, tramonti scioccanti, resurrezioni, nuovi player e una sempre più marcata tendenza alla concentrazione, non si sottrarranno alla regola nonostante l’allargamento a 24 squadre. A giocarsi la ledadership europea in occasione della rassegna 2016, infatti, saranno ancora una volta tre grandi marchi: gli eterni contendenti Adidas e Nike più la sorprendente Puma. Al tema il sito specializzato Calcio&Finanza ha dedicato un dettagliato articolo e un’infografica, che riproponiamo più in basso.

Euro 2016: tutte le divise, marchio per marchio

La nuova maglia della Spagna, sempre da Adidas.

Euro 2016: tutte le divise, marchio per marchio

Ibra e compagni con la maglia della Svezia, targata Adidas

Euro 2016: tutte le divise, marchio per marchio

La maglia della Germania, rigorosamente Adidas

Euro 2016: tutte le divise, marchio per marchio

Anche l'esordiente Albania è marchiata Adidas.

Euro 2016: tutte le divise, marchio per marchio

Foto di gruppo per la nuova divisa del Belgio griffata Adidas, che ha debuttato lo scorso 13 novembre proprio contro l'Italia.

Euro 2016: tutte le divise, marchio per marchio

La divisa dell'Ungheria (Adidas).

Euro 2016: tutte le divise, marchio per marchio

Anche l'Irlanda del Nord, assente dal 1984 (quando era marchiata Umbro), è partner di Adidas.

Euro 2016: tutte le divise, marchio per marchio

Maglia old school disegnata da Adidas per il Galles.

Euro 2016: tutte le divise, marchio per marchio

Edin Dzeko, punta di diamante della Bosnia che vestirà Adidas.

Euro 2016: tutte le divise, marchio per marchio

La divisa russa, passata da Nike ad Adidas.

Euro 2016: tutte le divise, marchio per marchio

Cristiano Ronaldo e i suoi compagni della nazionale portoghese in posa per Nike.

Euro 2016: tutte le divise, marchio per marchio

Primo secondo kit della nazionale francese, firmati Nike dal 2013.

Euro 2016: tutte le divise, marchio per marchio

Getty Images
Wayne Rooney con la maglia della nazionale inglese griffata Nike.

Euro 2016: tutte le divise, marchio per marchio

La divisa ufficiale della Croazia (sempre Nike).

Euro 2016: tutte le divise, marchio per marchio

Richiamo alla tradizione per la divisa turca (Nike).

Euro 2016: tutte le divise, marchio per marchio

Colori invertiti ma design invariato per la maglia della nazionale polacca disegnata da Nike.

Euro 2016: tutte le divise, marchio per marchio

Ansa
Difensore: Giorgio Chiellini, nato il 14 agosto 1984 (31 anni), Juventus.

Euro 2016: tutte le divise, marchio per marchio

La nuova divisa svizzera, ancora disegnata da Puma.

Euro 2016: tutte le divise, marchio per marchio


Euro 2016: tutte le divise, marchio per marchio

Le nuove maglie della Repubblica Ceca, disegnate da Puma e indossate dai suoi giocatori per uno spot.

Euro 2016: tutte le divise, marchio per marchio

Il kit austriaco griffato Puma.

Euro 2016: tutte le divise, marchio per marchio

La divisa della Romania, unica presenza per il marchio Joma.

Euro 2016: tutte le divise, marchio per marchio


Euro 2016: tutte le divise, marchio per marchio


Come già accaduto nel corso degli ultimi mondiali brasiliani, il brand tedesco si aggiudica la leadership: vestirà infatti 10 squadre su 32, comprese le favorite Spagna, Germania e Belgio, qust’ultimo conquistato lo scorso anno con un’offerta che non è stata resa pubblica ma doveva essere di certo multipla rispetto ai 4 milioni sborsati a suo tempo dalla minuscola Burda, che ha griffato le maglie dei Red devils fino a Rio2014.

A ogni vincitore corrisponde naturalmente uno sconfitto. E, anche se i ritorni commerciali garantiti dall’Europeo saranno comunque cospicui e utili a rimpolpare la sua leadership di mercato planetaria nell’abbigliamento sportivo (attualmente la quota è del 36 per cento contro il 34 di Adidas), tocca a Nikerecitare la parte del marchio deluso. Non solo perchè il “baffo”, dopo gli ultimi spareggi, è rimasto con sole 6 squadre alla fase finale, ma anche perchè alla vigilia, nonostante non circolino cifre complessive, l’impressione di tutti gli addetti ai lavori era che l’azienda statunitense avesse messo in campo investimenti più corposi. Basti pensare al blitz del 2013, quando per sottrarre la sponsorizzazione della Francia ad Adidas, Nike avrebbe sborsato ben 42 milioni. Ai mondiali brasiliani i bleus non hanno brillato per gloria e visibilità e anche gli europei non si presentano sotto i migliori auspici. La partnership con la favorita Germania, per dire, costa ad Adidas poco più della metà. 


Alle spalle dei due marchi big si piazza Puma, che nonostante la rappresentatività apparentemente esigua detiene un record: il brand tedesco, acquisito dal gruppo del lusso francese Kering, è infatti riuscito a portare alla fase finale tutte e cinque le squadre europee che rappresenta: l’esclusiva dell’Italia, pagata 20 milioni, non è certo stata monetizzata con lo scorso disastroso mondiale e al quartier generale felino si augurano che la maglia azzurra migliori l’estate prossima performance e visibilità. La “nobile decaduta” Umbro riesce a piazzare in extremis una propria divisa grazie alla qualificazione irlandese; completano il quadro l’esordiente Joma (che firma le maglie romene) e l’italiana Errea (Islanda).

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