E3, sette videogiochi da tenere d'occhio

Hohokum

Nato dalla collaborazione tra l’artista Richard Hogg e un piccolo studio londinese specializzato soprattutto in titoli sviluppati per il web, ecco un gioco che è un trionfo di lentezza, di pace, di rilassanti silenzi. Al di là del gameplay in sé, splendidamente basico, l’occhio viene catturato dalla ricchezza cromatica degli ambienti e dalla genialità semplice, immediata, che li riempie.


Plants vs. Zombies Garden Warfare

All’ingresso della fiera c’era un simpaticissimo pupazzo di uno zombie ad accogliere i visitatori. Electronic Arts sembra credere molto nella trasformazione di un blockbuster per smartphone e tablet in uno sparatutto in prima persona. E a vedere la demo mostrata durante la conferenza stampa, si capisce il perché: il risultato è esilarante, gradevolissimo, spensierato. Piacerà tantissimo, c’è da scommetterci. E non solo per il nome che sfotte, in senso buono, un vecchio Call of Duty.


Quantum Break

Scelta scontata, va ammesso, visto che di questo gioco ne stanno parlando un po’ tutti. Non per la storia o i contenuti, di cui si sa veramente poco, ma per l’idea che lo regge: mettere insieme un videogame con una serie televisiva con attori veri. E fare in modo che le scelte del giocatore possano influenzare la trama, l’andamento della storia. Insomma, un incontro tra due mondi che prima erano in lotta tra loro e che, pian piano, stanno capendo che per entrambi è opportuno collaborare. Se non proprio, a tratti, fondersi. 


Octodad

Mostrato durante la conferenza di Sony nello spazio riservato agli sviluppatori indipendenti – la definizione era: «agli studi che, magari, sono nati in un salotto di casa» - è un platform in 3D, importato da una vecchia generazione, che ha per protagonista un esilarante polipo snodato in giacca e cravatta che si muove, con i suoi lunghi tentacoli, in una città. E, ogni tanto, rimpiange il mondo sommerso, sbirciando un acquario con gli occhi colmi di malinconia. Irresistibile. 


The Division

Nuovo capitolo della prolifica serie di Tom Clancy, racconta di una malattia che si trasmette tramite una banconota (ricercatissima, allo stand Ubisoft). Nulla di clamoroso, se non fosse che alla classica modalità di gameplay con il pad si aggiunge l’integrazione con un tablet: alla conferenza è stata mostrata la possibilità data a un altro giocatore di guidare un drone di sorveglianza direttamente dalla tavoletta. Insomma, niente mappe da visualizzare o un riepilogo delle armi a disposizione, come visto spesso altrove, ma una matura (e sensata) integrazione dell’esperienza tra console e dispositivo mobile.


Dead Rising 3

L’altra faccia degli zombie, non quelli spiritosi e comici di «Plants» ma quelli cattivi, minacciosi, affamati. Inutile negarlo, la nostra cultura non riesce a liberarsi dal fascino magnetico dei non morti e anche questo titolo ne conferma l’appeal. Accompagnato, all’E3, da un’intuizione niente male: una gabbia, su un fianco dello stand Capcom, piena di attori il cui unico hobby, per giorni, è stato quello di spaventare, afferrare e dileggiare i visitatori agitando pezzi di gambe umane di plastica. Applausi.


Dark Souls II

Perché Dark Souls è diventato famoso? «Perché era difficilissimo, si moriva sempre» rispondono con candore e ragione allo stand della Namco Bandai. Il seguito, atteso per il marzo del 2014, mantiene questa vocazione – diciamo così - «impegnativa», arricchendo in modo notevole la qualità delle immagini, l’aspetto dei personaggi e degli scenari. L’impatto visivo è notevole, naturalmente avrà successo perché tutti vorranno dimostrare di essere più forti di un titolo nato per far abbassare le penne anche ai gamer più scafati. 


A bocce ferme, con l’edizione 2013 dell’E3 ormai alle spalle, è giusto dare spazio ad alcuni giochi che non sono finiti immediatamente sotto i riflettori ma che, per un motivo o per un altro – per l’alto potenziale narrativo, perché parto di uno studio indipendente, per la capacità di combinare più dispositivi o mescolare vari generi – meritano una menzione.
Rimandandovi al nostro ricco speciale dedicato alla fiera per un riepilogo generale – lo trovate cliccando qui - e, in particolare, alla galleria dei 10 titoli imperdibili , ecco invece altri sette giochi che è giusto tenere d’occhio e di cui, probabilmente, sentiremo ancora parlare molto presto.

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