dubai vaccino
(Ansa)
Salute

Viaggio a Dubai, a caccia del vaccino del Covid

Lo chiamano già il «turismo del vaccino». Sono decine gli italiani infatti che da settimane si stanno recando o provano a farlo a Dubai o Abu Dhabi. E non solo per cercare un po' di caldo o la sicurezza di un paese di fatto Covid-free ma soprattutto per comprare la preziosa fialetta di vaccino contro il coronavirus che negli emirati gira ormai da settimane.

Negli emirati infatti circola in vaccino cinese, quello della azienda farmaceutica Sinopharma. Primi a poterlo utilizzare i membri della famiglia reale, gli uomini del governo, l'esercito ma non solo. Non è un mistero infatti che personalità di spicco del mondo finanziario, sportivo e sociale infatti possa in qualche maniera mettere mano alla dose. Uno di questi è un italiano, si tratta di Guido Cappellini, campione di Motonautica (sport molto popolare nel Golfo Persico) che ha già il braccialetto che testimonia l'avvenuta vaccinazione della prima dose, due settimane fa.

Da quel momento in poi è cominciata la ricerca di notizie e poi, per molti, del biglietto aereo per il viaggio. Al momento Dubai è aperta al turisti (è stato uno dei primi paesi del mondo a farlo) e richiede un tampone negativo di almeno 96 ore prima della partenza. Poi, una volta nel paese può cominciare la caccia al vaccino.

Al momento la vendita ufficiale non è ancora partita ma già tra chi lo sta cercando (diversi uomini del mondo del calcio, abituali frequentatori degli Emirati per le vacanze di Natale) raccontano sul posto di un vaccino acquistabile per una cifra vicina ai 150 euro.

Una caccia alla fialetta che però necessita di alcune precisazioni: la prima è che si tratta di un prodotto che in Europa non ha alcuna validità scientifica e sanitaria. Anche a Dubai chi viene vaccinato, deve per un paio di settimane restare monitorato. In secondo luogo non consente, una volta tornati in Italia, di essere esentati da quarantene e limitazioni varie.

Ma tant'è. Poco conta. Stando al piano vaccini infatti presentato ieri dal Ministro della Salute Speranza, i cittadini italiani sotto i 60 anni rischiano di dover attendere maggio prima di poter sperare nella dose. Riuscire ad averlo 6 mesi prima per molti vale il rischio. Ed un viaggio della speranza

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