Donne uccise dal partner: emergenza "femminicidio”

Donne uccise, violentate, malmenate. Un omicidio ogni sette nel Mondo è commesso fra le mura di casa e per mano del partner. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità il 38,6 % dei femminicidi è imputabile al compagno e all’ex convivente.

Lo studio è stato condotto il 66 Paesi analizzando 492.340 casi di omicidio.

I Paesi con il più alto tasso di femminicidi sono quelli nel Sud-est asiatico con il 58,8% seguiti da quelli che hanno un alto reddito con il 41,2%. Sempre al vertice della black list ci sono le Americhe con il 40,5% e l' Africa con 40,1%. Ma i casi di femminicidio, sempre secondo il  rapporto Oms, calerebbero proporzionalmente con il reddito. Ad esempio nei Paesi del Pacifico occidentale la percentuale scende  al 19,1%, nella  regione europea a basso e medio reddito al 20% e nella regione mediterranea orientale al 14,4%.

L’Italia rientra nei Paesi considerati ad elevato reddito ovvero dove la percentuale di omicidi e violenze sulle donne supera il 41 per cento.

In soli 4 giorni, nel nostro Paese, i casi di cronaca che riportano di donne assassinate o ridotte in fin di vita sono 7.

Frosinone: Samanta Fava è stata uccisa in casa dal suo ex compagno e il suo corpo murato in un’intercapedine dell’abitazione. Mercoledì scorso gli inquirenti ne hanno ritrovato i resti.  Per mesi il cadavere della donna di  37 anni, era stato cercato nel Liri dopo che il suo ex aveva confessato di averlo gettato nel fiume.

Perugia: martedì il cadavere di una donna è stato trovato in uno scatolone tra Spello e Foligno, in provincia di Perugia, lungo la via Pasciana, che costeggia i binari della ferrovia, non distante dalla stazione. Le donna è morta dopo essere stata picchiata violentemente. Colpita soprattutto al viso e alla testa dove aveva una vistosa ferita forse provocata da un bastone o una spranga.

Caserta: il cadavere di una donna è stato ritrovato nelle campagne del casertano. Una donna di colore ritrovata nuda e senza documenti. Non è ancora chiaro in che modo sia morta.

Niscemi: ieri un’altra separazione finita in tragedia. Un panettiere che si era da poco separato dalla moglie, Giuseppe Incarbone di 52 anni, e' entrato nel bar ristorante dove lavorava la donna e, dopo un breve alterco, ha cominciato a sparare all'impazzata. La sparatoria è stata ripresa ''in diretta'' da una telecamere del sistema di video sorveglianza.

Livorno: Poche ore prima di ferire a coltellate la sua ex, avrebbe ucciso il nuovo compagno della donna, lasciando poi il cadavere in un deposito dismesso vicino alla stazione centrale. Un tunisino di 36 anni è stato arrestato per tentato omicidio e omicidio volontario. L'uomo era già finito agli arresti per aver accoltellato la ex fidanzata di 30 anni, livornese e madre di una bambina.

Udine: Irma Hadai, 33 anni, albanese è stata uccisa dal marito, Lulzmin Hadai, di 36, a San Giovanni al Natisone (Udine). E’ stata colpita da 37 coltellate. Le più profonde sono state inferte al cuore, alla giugulare, ai polmoni.

Napoli: una donna di 47 anni  e' stata avvicinata da quattro persone a bordo di due scooter che l'hanno fatta scendere dall’auto e l’hanno colpita con alcuni coltellini. Soccorsa da alcuni passanti e' stata trasportata alla clinica Villa Betania dove le sono state riscontrate ferite multiple agli arti superiori e inferiori. Alla polizia la donna ha riferito che l'aggressione sarebbe avvenuta senza alcun motivo e che i quattro non hanno detto alcunché mentre la colpivano.

Ma secondo L’Organizzazione mondiale della sanità la vera dimensione del problema, non solo in Italia ma anche nel resto del Mondo, è sottostimataa causa della mancanza di dati.
In molti omicidi, infatti, non viene individuato l'assassino come il partner della vittima e questo secondo gli studiosi, rappresenta almeno un quinto di tutti i casi elaborati.

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