Denim mania

«Ho detto spesso che avrei voluto inventare io i blue jeans: il capo più spettacolare, più pratico, più rilassante e informale. I jeans hanno espressività, sex appeal, semplicità. Tutto ciò che io auspico nei miei vestiti» dichiarava Yves Saint Laurent.

Con un fatturato che si prevede raggiunga i 26 miliardi di dollari entro il 2026, il denim è tornato a essere protagonista in passerella e nel nostro guardaroba. Complice la nuova ossessione per gli anni Duemila, ma anche la voglia di abbandonare (almeno in parte) la “divisa” che ha caratterizzato gli anni del Covid: felpa e pantaloni della tuta. I jeans rappresentano oggi il 48% di tutti gli ultimi arrivi presso i rivenditori orientati verso i giovani. E se le sfumature di blu, bianco e nero rimangono fondamentali, diversi brand high street hanno investito su tonalità vivaci e stampe di tendenza per il pubblico femminile. Per gli uomini, il denim - sempre rilassato, elasticizzato e a tratti oversize - si colora invece con dettagli sfrangiati o schizzi di vernice.

L’attenzione resta però sulla sostenibilità. Il denim consapevole sta diventando un trend sempre più sentito dalle diverse generazioni (prima tra tutte la Gen Z). Il numero di modelli realizzati con materiali e componenti riciclati è aumentato del 440% dal 2019, indicando la tendenza del settore a massimizzarne l’uso. Il numero di denim realizzati in collaborazione con la Better Cotton Initiative (BCI), che promuove la riduzione delle risorse e l'agricoltura responsabile, è inoltre aumentato del 182% su base annua e del 345% dal 2019.

A partire dalla collezione primavera/estate 2023, Gianni Lupo ha annunciato una collaborazione con Repreve, azienda leader nella produzione di fibre sostenibili ricavate dalle bottiglie di plastica, realizzando una speciale capsule collezione in denim in cotone misto elastan (quindi eco-nylon) ricalato e riciclabile. La realizzazione di questa fibra brevettata, sottrae al flusso di rifiuti circa 250.000 bottiglie all’ora. Sempre seguendo i dettami della sostenibilità, Pangaia, azienda specializzata in scienza e ricerca dei materiali, con la missione di salvare il nostro ambiente, ha ideato - in collaborazione con Evrnu - il primo prodotto in denim realizzato interamente da scarti tessili di cotone. La giacca «Renu» è infatti il primo prodotto denim al mondo realizzato in NuCycl®.

Roy Rogers


Candiani


American Vintage


Alessia Santi


Manila Grace


Liu Jo


Stradivarius


Pangaia


Handpicked


ba&sh


AMI Paris


Relish


Luisa Spagnoli


Calzedonia


Pence 1979


Gianni Lupo


Motivi


Uniqlo


PT Torino


Tela Genova


Shaft Jeans: il denim preferito dai Maneskin

Come poteva la band più rock and roll d’Italia non innamorarsi del jeans ribelle per natura firmato Shaft? Il brand, nato nel 1964 dalla creatività di Monsieur Shafir (che rielaborava modelli di jeans nel suo piccolo laboratorio di Montpellier), ha fatto il suo debutto in Italia nel 1968, espandendosi poi negli anni Settanta con silhouette come le zampe di elefante, le vite altissime e il jeans stile discoteca.

Nel 2016, Shaft Jeans è stato rilevato da Francesca Bacci e oggi viene gestito dai suoi figli, i gemelli Letizia e Lorenzo Palchetti Tosi che, forti dell’archivio portato dalla Francia e del know how appreso negli anni passati a lavorare nel settore, danno il via a un riposizionamento del marchio, a oggi venduto solo nelle migliori boutique multibrand d’Italia, Europa, Asia e America. La produzione resta però completamente made in Italy e sempre più attenta a una produzione sostenibile.

Come è nata allora la storia d’amore tra Shaft Jeans e i Maneskin? Si potrebbe parlare di destino. Giovani con la stessa indole libera, anticonformista e creativa che si incontrano. Dopotutto, tra i tanti pezzi cult che compongono l’armadio delle rock star non possono certo mancare i jeans a zampa, sia questo stampato, di vinile, spalmato, elasticizzato, colorato, nero glossy, zebrato. Allunga a silhouette, è scenografico, danza sul palco assieme a chi lo indossa, fa risaltare i fianchi, permette di indossare platform.

Ed ecco che Damiano e Ethan sono spesso fotografati coi modelli “Lola” in vinile spalmato riflettente, Vic ama il white denim con disegni di borchie e gamba a zampa super wide, e, infine, Thomas sceglie lo zebrato, sempre con elastane e zampa maxi. Dal tour (i jeans Shaft sono presenti anche sulla locandina ufficiale per il tour americano, indossati da Thomas) all’Eurovision, i Maneskin sembrano non riuscire a fare a meno di un paio di jeans. E non sono i soli, l’attrice di WednesdayJenna Ortega, ha scelto Shaft Jeans per la sua prima apparizione al Saturday Night Live. Si può essere più cool?

Shaft Jeans


Shaft Jeans


Shaft Jeans


Shaft Jeans


Shaft Jeans


Shaft Jeans


debby


Il ritorno dell’ombretto blu ha un nome: Washed Denim Make Up. Tra gli effetti del ritorno agli anni Duemila (o 2YK) c’è anche una nuova tendenza beauty ch si ispira ai tessuti denim con sfumature che abbracciano le nuance del grigio, raggiungendo l’indaco, il carta d’azzurro e l’azzurro polvere.

Washed Denim Make Up. E il denim si prende anche l'universo beauty

Sephora


Il ritorno dell’ombretto blu ha un nome: Washed Denim Make Up. Tra gli effetti del ritorno agli anni Duemila (o 2YK) c’è anche una nuova tendenza beauty ch si ispira ai tessuti denim con sfumature che abbracciano le nuance del grigio, raggiungendo l’indaco, il carta d’azzurro e l’azzurro polvere.

Rem Beauty


Il ritorno dell’ombretto blu ha un nome: Washed Denim Make Up. Tra gli effetti del ritorno agli anni Duemila (o 2YK) c’è anche una nuova tendenza beauty ch si ispira ai tessuti denim con sfumature che abbracciano le nuance del grigio, raggiungendo l’indaco, il carta d’azzurro e l’azzurro polvere.

Pixi


Il ritorno dell’ombretto blu ha un nome: Washed Denim Make Up. Tra gli effetti del ritorno agli anni Duemila (o 2YK) c’è anche una nuova tendenza beauty ch si ispira ai tessuti denim con sfumature che abbracciano le nuance del grigio, raggiungendo l’indaco, il carta d’azzurro e l’azzurro polvere.

YOU MAY ALSO LIKE