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Dead News: le notizie che non vi abbiamo dato (12-16 novembre)

(AP Photo/Ashwini Bhatia)

Tibet libero. Una giovane donna si è data fuoco nella Cina occidentale portando a 74 il numero di immolazioni dal 2009. Tenzin Dolma, 23 anni, si è immolata nei pressi di un tempio, urlando slogan per il Tibet libero e per il ritorno del Dalai Lama. La donna è morta sul colpo nell'area che ha visto più immolazioni tra le 12 avvenute dal 4 novembre, in concomitanza con il diciottesimo congresso del partito comunista cinese.


(AP Photo)

Strage a un matrimonio. Una bomba è esplosa nell'Afghanistan occidentale uccidendo 17 civili che stavano viaggiando a bordo di un minibus per recarsi a un matrimonio. Lo rende noto il portavoce della provincia di Farah, Abdul Rahman Zhewandai, secondo quanto scrive Al Jazeera online. L'esplosione è avvenuta al passaggio del veicolo su una strada che collega due villaggi della provincia. La maggior parte delle vittime sono donne e bambini.


(AP Photo/Darko Bandic)

Generali assolti. L'assoluzione in appello all'Aja degli ex generali croati Ante Gotovina e Mladen Markac, che erano stati condannati rispettivamente a 24 e 18 anni di carcere per crimini di guerra e contro l'umanità nel conflitto armato contro i serbi, è stata accolta a Zagabria da un'esplosione di giubilo da parte di migliaia di persone che hanno seguito in diretta l'annuncio della sentenza su un maxischermo nel centro della capitale. Festeggiamenti in corso in altre città della Croazia.


(AP Photo/Tomohiro Ohsumi)

Sol Levante denuclearizzato. Il premier Yoshihiko Noda promette di adottare tutte le misure per rilanciare l'economia e per eliminare le centrali nucleari ''entro il 2040'', nell'ambito del programma del partito Democratico (DpJ). Noda, che ha sciolto la Camera Bassa in vista delle elezioni anticipate del 16 dicembre, ha anche assicurato che il partito accelererà sui negoziati di libero scambio, tra cui quello a guida Usa e quello con Cina e Corea del Sud, ''proteggendo ciò che deve essere difeso''.


(AP Photo/Nader Daoud)

Giordania in fiamme. Migliaia di manifestanti si sono riuniti ad Amman per manifestare contro il carovita e i tagli ai sussidi di base decisi dal governo. Il raduno più numeroso  nei pressi della moschea al Husseini, nel centro di Amman. Gli organizzatori affermano di volersi dirigere fino alla sede degli uffici reali per chiedere al re Abdullah di lasciare il potere. La maggior parte dei manifestanti invoca ''la riforma del regime'', ma le forze dell'ordine hanno promesso il "pugo di ferro" contro i rivoltosi.


Dalla 74esima immolazione tibetana in Cina, in occasione del 18esimo Congresso del Partito Comunista, al premier nipponico Noda che promette un Giappone denuclearizzato entro il 2040. E poi, la festa a Zagabria per l'assoluzione di due Generali, sotto processo all'Aja per crimini di guerra, la strage a un matrimonio in Afghanistan. E, infine, le rivolte in Giordania per il carovita e il prezzo alle stelle di gas e benzina.

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