chirurgia estetica
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Salute

L'idea di bellezza post Covid cambia anche la chirurgia plastica

Tempo e bellezza. La pandemia da Covid ci ha cambiato, soprattutto ha modificato alcune nostre percezioni più intime. Abbiamo dato un valore diverso alla vita, abbiamo capito molto più di noi stessi, abbiamo imparato a considerare il tempo in una maniera diversa. Cambiamenti e consapevolezze che hanno influenzato ogni ramo della nostra vita: familiare e personale, arrivando a toccare persino il nostro aspetto, la nostra voglia di bellezza.

«Abbiamo capito – spiega Fiorella Donati, chirurgo plastico – che la vita può avere un termine, che il tempo non è certo e sicuro. Soprattutto le persone over 50 sono diventate consapevoli che la vita va presa al volo, «adesso»...

Sarebbe questa consapevolezza la motivazione con cui si spiega il «boom» di ricorsi alla chirurgia plastica da ogni parte d'Italia, in ogni fascia d'età.



«Chi ha più di 50 anni – prosegue la dott.ssa Donati – non ha più voglia di rinviare il ritocchino o la modifica che aveva in mente da mesi, se non da anni. La vita è oggi e va presa subito. Così ecco le richieste di rinoplastica, blefaroplastica, lifting, che avevano nel cassetto, come un sogno, chiuso da tempo. Chi pensa che un intervento di chirurgia plastica sia solo estetica si sbaglia di grosso. È molto più qualcosa che scatta da «dentro» e poi diventa esteriore. È voglia di bellezza, di vivere la vita al suo massimo, in piena consapevolezza e fiducia di se mandando via tutte le paure che la pandemia ha provato ad instillare dentro ognuno di noi».

Una crescita di richieste uguale sia per donne che per uomini. Anche questi ultimi sono infatti sempre più attenti all'estetica, in particolare per questi al collo, quella «pappagorgia» sulla camicia che magari non vogliono più avere e vedere.

Qual è invece l'approccio dei più giovani?

«Anche per ragazzi e ragazze c'è da registrare un vero e proprio boom – prosegue la dott.ssa Donati – ma con un approccio mentale leggermente diverso. I ragazzi infatti vedono questa fase della vita come un'attesa, una vigilia di ripartenza in vista del ritorno alla normalità. E quando quel momento arriverà vogliono farsi trovare belli e belle come non mai».

Ma non è forse esagerato, soprattutto per i giovani, questa corsa al ritocchino?

«Generalizzare è assolutamente sbagliato. Ogni persona, ogni richiesta ha una sua storia. Di sicuro sono la prima a consigliare ad una ragazza o ad una persona che non necessità di questo o quell'intervento di non farlo. A volte quello che manca non è la bellezza ma la consapevolezza di quello che si è».

Strano però vedere in questa fase anche di grossa crisi economica come molta gente si decida a spendere soldi per un intervento di chirurgia plastica. Come se lo spiega?

«Ricerche in tal senso dicono come gli italiani siano un popolo di grandi risparmiatori per cui qualcuno ha deciso di usare una parte dei propri risparmi. Oppure si tratta di persone che malgrado la pandemia ed il lockdown hanno mantenuto il loro reddito, riuscendo (dato che non hanno speso per altre cose come turismo e viaggi) a mettere da parte i soldi per altri scopi».

Come saremo una volta superata la pandemia?

«Più belli, ma sicuramente più felici pronti per una nuova fase della vita di ciascuno di noi. Una nuova rinascita»

Info: clinicadonati.com

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