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February 13 2018
Una delle tappe fondamentali di una gita a Torino? Una visita alMuseo Egizio. Perla italiana, museo egiziopiù antico di quello del Cairo, unico a cui è secondo per importanza, l'istituzione torinese è ora oggetto di strali politici: contro il direttoreChristian Grecosi muovonole proteste di Fratelli d'Italia, che addirittura hanno minacciato di sostituirlo se il centrodestra vincerà le elezioni. Motivo delle ire di Meloni & Co? La promozioneche regala un biglietto d'ingresso, per tre mesi, alle coppie di lingua araba, una delle tante iniziative per avvicinare il Museo al pubblico.
Conosciamo meglio Christian Greco e il suo contributoal mondo della cultura italiana.
Egittologo quarantaduenne originario della provincia di Vicenza, nel 1999Christian Greco si è laureato in Lettere classiche all'Università di Pavia con una tesi in Archeologia del Vicino Oriente Antico. Come tante brillanti menti italiane, è andando all'estero che si è formato, per tornare poi come "figliol prodigo" ed esserenominato direttore del Museo Egizio di Torino nel 2014, a "soli" 39 anni (verdeetà per i canoni italiani), sbaragliando la concorrenza di candidati titolatissimi.
La passione per l'Egitto? È nata in lui a 12 anni, quando con la mamma ha fatto il canonico viaggio nell'Egitto classico. Di fronte al tempio di Ramsete, è stato folgorato.
Greco deve molto all'Università di Leida, nei Paesi Bassi, dove ha fatto l'Erasmus nel 1997 e da dove è partita la sua prima stagione di scavi, vicino ad Aleppo. È anche lì che Greco ha imparato la dignità del lavoro: durante gli studi ha fatto le pulizie nei bagni pubblici della stazione e il guardiano di notte in hotel.
Dopo la laurea, è a Leida che è tornato per un Master in egittologia. E sempre in terra olandese ha ottenuto la prima carica importante: a 34 anni è stato nominato direttore del Museo Nazionale di Leida.
Dal 28 aprile 2014 Christian Greco è direttore del Museo Egizio di Torino. Dopo 17 anni vissuti nei Paesi Bassi, era pressoché sconosciuto in Italia ma il suo curriculum è balzato agli occhi della presidente del Fondazione Museo Egizio di Torino Evelina Christillin.
È subito diventato il "giovane faraone di Torino" - come lo definisce la Treccani -: il 17 giugno il ministro Franceschini l'ha nominato nel Comitato tecnico-scientifico per i beni archeologici.
Il suo primo proposito da direttore è stato coinvolgere la gente con proposte di visita diversificate, spiegando perché i Savoia vollero la collezione egizia a Torino e la sua importanza per la città. Da aprile 2015 il Museo è stato riaperto, completamente ristrutturato. Un traguardo che è stato il punto di partenza.
Nel 2016 l'Egizio è stato il 7° museo più visitato in Italia, con 852.095 visitatori. Nel 2017 si è confermato su quei livelli con 845.237 visitatori.
In occasione delle critiche di Fratelli d'Italia, il Cda del Museo, per bocca della presidente Evelina Christillin, ha rinnovato il pieno e unanime consenso all'azione di Greco. "Sostengo totalmente ogni iniziativa deldirettore Christian Greco, con cui da quattro anni condivido quotidianamente idee, progetti e attività", ha dettoChristillin, che è anche membro del consiglio della Fifa. "La stima e l'affetto che mi legano a lui sono assoluti, ed è un onore eun piacere condividere lo sviluppo che il Museo Egizio conosce dal giorno del suo arrivo. Il concorso internazionale con cui è stato scelto, con professionalità e trasparenza, testimonia come in Italia il merito possa ancora venire premiato, e i risultati finora ottenuti lo dimostrano con chiarezza".
E ancora: "La Direzione ha dimostrato di aver saputo trasformare il Museo Egizio in un grande ente di ricerca grazie all'implementazione della squadra e a molteplici attività che vanno dallo scavo alla pubblicazione di una rivista scientifica in collaborazione con musei, università e enti di ricerca di fama mondiale", si legge in una nota. "Al contempo, vi sono sempre stateattente scelte economiche e gestionalie una particolare sensibilità verso la fruizione da parte del pubblico, che hanno portato il Museo a un più alto livello di professionalizzazione e a scalare le classifiche nazionali e internazionali di gradimento".