Giorgia Meloni e Christian Greco
ANSA/ALESSANDRO DI MARCO
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Giorgia Meloni contro il direttore del Museo Egizio di Torino: cos'è successo

La leader di Fratelli d'Italia contesta le promozioni per i visitatori arabi, parlando di islamizzazione. Ecco il botta e risposta

Se sei di lingua araba e ti presenti in coppia al Museo Egizio di Torino, hai diritto a un biglietto gratis. È questa la promozione che fa discutere e ha messo di fronte Giorgia Meloni, che protesta per un presunto razzismo al contrario, che penalizzerebbe, scondo lei, gli italiani, e il direttore del museo Christian Greco, promotore dell'inclusione e della cultura aperta a tutti.

Ecco cosa è successo.

In che consiste la riduzione per gli arabi

Il Museo Egizio di Torino ha lanciato una campagna già testata, che prevede per tre mesi un biglietto gratis agli arabi che si presentano alla biglietteria in coppia.

"Un mezzo per condividere il prezioso patrimonio del museo con le genti del paese d'origine di quel patrimonio", ha detto il direttore del museo Christian Greco.

Perché Giorgia Meloni protesta

Presente a Torino per il tour elettorale di Fratelli d'Italia, il 9 febbraio la leader Giorgia Meloni e i suoi seguaci hanno messo in scena la loro protesta davanti al palazzo museale, srotolando lo striscione "No all'islamizzazione". 

"È una discriminazione nei confronti degli italiani", si lamenta Meloni. "Ci sono italiani che pagano il biglietto intero e islamici che hanno lo sconto. Un certo politicamente corretto sta trasformando gli italiani in ospiti a casa loro".

La risposta del direttore Greco 

Alla fine del comizio si è presentato il direttore dell'Egizio, che ha consegnato a Giorgia Meloni una copia del libro sulla storia e l'esposizione del Museo, il secondo al mondo dopo quello de Il Cairo. 

"State montando un caso politico, noi siamo aperti a tutti e vogliamo favorire l'inclusione e la diffusione della cultura", ha ribattuto Greco. "Quella per le persone in lingua araba è solo una delle tante iniziative, che tra l'altro dura tre mesi. Stiamo per lanciarne una per gli studenti, forse direte che discriminiamo i quarantenni?". 

Botta e risposta Mibact e Fratelli d'Italia

Il Mibact, ovvero gli esperti che affiancano il Consiglio superiore dei beni culturali, ha espresso solidarietà al direttore Greco. In una lettera, firmata da Mariarosaria Barbera, Letizia Gualandi, Eugenio La Rocca (comitato per l'archeologia), Fabio Donato, Paola Dubini, Pierluigi Sacco, Maria Utili (comitato per i musei e l'economia della cultura), i tecnici hanno parlato di "condivisione per le sue scelte culturali aperte e intelligenti". Stigmatizzano le critiche avanzate da Meloni spiegando che a loro avviso "nessuna scelta culturale debba essere oggetto di strumentalizzazioni e attacchi politici: la medesima formula oggi contestata, forse perché in periodo pre-elettorale è stata ideata e applicata dallo stesso Museo e senza alcuna contestazione già un anno fa".

Immediata la reazione di Fratelli d'Italia. Bruno Murgia, deputato della commissione cultura, ha parlato di "spiacevole intromissione del Mibact". Il responsabile nazionale comunicazione di Fratelli d'Italia, Federico Mollicone, ha defnito la lettera dei Comitati Mibact "un appello in stile anni di piombo".


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Simona Santoni

Giornalista marchigiana, da oltre un decennio a Milano, dal 2005 collaboro per Panorama.it, oltre che per altri siti di testate Mondadori. Appassionata di cinema, il mio ordine del giorno sono recensioni, trailer, anteprime e festival cinematografici.

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