Tecnologia
January 16 2018
A fari spenti possiamo dirlo. Dall’ultima edizione del CES, la più grande rassegna americana dedicata all’elettronica di consumo, non sono arrivate notizie rivoluzionarie. Ma tante piccole conferme sulla direzione che sta prendendo il mercato tecnologico.
Una su tutte: l’hi-tech vuole rendersi sempre più indipendente dall’uomo, o meglio, da certi comandi manuali. Che si tratti di auto, piuttosto che di oggetti casalinghi, il nostro rapporto con la tecnologia è destinato a farsi sempre più leggero e impalpabile. Ieri bastava un tocco, oggi una parola, domani - chissà - i chip saranno in grado di leggerci nel pensiero e anticipare qualsiasi nostro desiderio.
Ma cosa ci resta in concreto dell’ultima edizione del Consumer Electronic Show di Las Vegas? Fra tutti i trend emersi fra i padiglioni della fiera del Nevada, abbiamo cercato di evidenziare i più importanti.
L’intelligenza artificiale sta facendo irruzione nelle nostre case. Dopo i segnali dello scorso anno, la conferma è arrivata anche al CES 2018: Alexa, e ora anche l’assistente di Google, stanno entrando di prepotenza all’interno di tutti gli oggetti presenti fra le mura domestiche: non solo telefonini, quindi, ma anche altoparlanti, televisori, frigoriferi, elettrodomestici in genere.
Il nostro ecosistema casalingo, insomma, si sta attrezzando per ascoltarci e - possibilmente - rispondere in modo più celere alle nostre richieste. Certo, questo significa dare un’ulteriore scossone ai nostri baluardi sulla privacy - tutto quello che sarà detto fra le mura amiche potrà essere usato a favore ma anche contro di noi - ma ormai lo abbiamo capito: utilizzare servizi gratuiti ha un prezzo occulto, i nostri dati.
Si fa un gran parlare di auto che si guidano da sole, ma a che punto siamo? Al CES di Las Vegas si è avuto la chiara sensazione che le tecnologie per la guida senza pilota stiano progredendo a un passo almeno doppio rispetto a tutte le altre. Dalle prove sperimentali in pista siamo passati ai test di strada, e con risultati sempre più sbalorditivi.
L’orizzonte, insomma, sembra sempre più vicino, e lo si è capito anche dalle tante soluzioni collaterali presenti in fiera: fra cruscotti intelligenti, sistemi di infotainment, radar e sensori per le smart city sembrava già di vivere nella città del futuro.
Come si può migliorare una Tv che è già grandissima, definitissima e coloratissima? Semplice, rendendola ancora più grande, definita e colorata. La dimostrazione è andata in onda al CES di quest’anno, con i primi modelli commerciali a 8k:Lg ha presentato un pannello Oled da 88 pollici e 7.680 x 4320 pixel di risoluzione (4 volte il numero di punti di un 4K), Samsung ha risposto con il nuovo Q9S, Qled da 85 pollici di pari risoluzione.
Entrambi dovrebbero vedere la luce entro la fine dell’anno. A un prezzo che si preannuncia in linea con le dimensioni e la risoluzione degli schermi: esagerato.
La realtà virtuale non è morta, e lo si capisce anche dagli ultimi ritrovati in materia apparsi al CES. Come il nuovo HTC Vive Pro, forse il miglior visore mai partorito per gli amanti del genere.
Tuttavia, si ha come come l’impressione che il mercato stia virando sulla realtà aumentata, forse perché più facile da integrare all’interno di dispositivi e applicazioni, o semplicemente meno scomoda.
Gli occhiali AR mostrati da realtà più o meno emergenti - citiamo fra queste Vuzix, Real Max e Rokid - ci danno un'idea del livello di evoluzione di questi oggetti. Sempre più comodi, precisi e di ampie vedute (gli esemplari migliori arrivano fino a 100 gradi di angolo di visione); ma soprattutto in grado di combinarsi con il mondo reale per offrire servizi (forse) meno scenografici, ma spesso più utili rispetto a quelli serviti in salsa virtuale.
Sembrano lontani i tempi in cui il CES era uno dei posti migliori per ammirare in anteprima le ultime novità dal mondo della fotografia.
Se si esclude Panasonic con la sua nuova GH5S, quest'anno i big di settore hanno fatto gara a nascondersi (forse per mancanza di idee o di budget), lasciando campo aperto ai produttori di action cam, droni fotografici, fotocamere sui generis (è il caso della “nuova" Polaroid) gimbal e altre accessori.
Tutta colpa degli smartphone tuttofare o l’appuntamento è solo rimandato a occasione migliore (ad esempio Photokina)?