Bruxelles-bandiere
ANSA/ GIUSEPPE LAMI
News

Bruxelles: l'appello inascoltato dell'Italia all'unità dell'intelligence

Non cambia la linea dell'Italia sul fronte anti-Isis. Sia ieri, al termine del comitato per l'ordine nazionale convocato subito dopo gli attentati di Bruxelles, che oggi in occasione dell'incontro con i capigruppo dei partiti presenti in Parlamento, il premier Matteo Renzi ha confermato l'atteggiamento prudenziale assunto già dopo le stragi parigine del 13 novembre: “no a reazioni impulsive”, “questo è il momento della calma”, “non è il tempo degli sciacalli ma nemmeno delle colombe”.


Attentati a Bruxelles, misure di sicurezza rinforzate in tutta Italia

Gli attentati a Bruxelles

PHILIPPE HUGUEN/AFP/Getty Images
Bruxelles, 23 marzo 2013: il trasporto delle salme delle vittime dell'attentato alla stazione del metro di Maalbeek

Gli attentati a Bruxelles

KENZO TRIBOUILLARD/AFP/Getty Images
Bruxelles, 23 marzo 2016, una donna porta un mazzo di fiori all'ingresso della metropolitana di Maalbeek

Gli attentati a Bruxelles

THIERRY ROGE/AFP/Getty Images
Bruxelles, 23 marzo 2016, un agente vicino alla fermata della metropolitana di Maalbeek

Gli attentati a Bruxelles

PHILIPPE HUGUEN/AFP/Getty Images
Bruxelles, 23 marzo 2016, i giornali il giorno dopo gli attentati

Gli attentati a Bruxelles

PHILIPPE HUGUEN/AFP/Getty Images
Bruxelles, 23 marzo 2016, i giornali il giorno dopo gli attentati

Gli attentati a Bruxelles

PHILIPPE HUGUEN/AFP/Getty Images
Bruxelles, 23 marzo 2013: il trasporto delle salme delle vittime dell'attentato alla stazione del metro di Maalbeek

Gli attentati a Bruxelles

Christopher Furlong/Getty Images
Bruxelles, 23 marzo 2016, militari armati all'ingresso della stazione centrale)

Gli attentati a Bruxelles

Christopher Furlong/Getty Images
Bruxelles, contiunua in Piazza della Borsa l'omaggio alle vittime degli attentati del 22 marzo

Gli attentati a Bruxelles

SOPHIE KIP/AFP/Getty Images
Bruxelles, 23 marzo 2016, i passeggeri evacuati dall'aeroporto dopo gli attacchi terroristici hanno trascorso la notte in un centro sportivo

Gli attentati a Bruxelles

Christopher Furlong/Getty Images
Bruxelles, 23 marzo: Sonia abbraccia i suoi figli Mateo e Alessia in Piazza della Borsa, dove la folla continua a rendere omaggio alle vittime degli attacchi teroristici

Gli attentati a Bruxelles

Christopher Furlong/Getty Images
Bruxelles, contiunua in Piazza della Borsa l'omaggio alle vittime degli attentati del 22 marzo

Gli attentati a Bruxelles

Carl Court/Getty Images
22 marzo 2015. Candele e fiori in Place de la Bourse/Beursplein a Bruxelles, per esprimere solidarietà alle vittime degli attacchi terroristici.

Gli attentati a Bruxelles

Carl Court/Getty Images
22 marzo 2015. Cittadini raccolti intorno al memoriale improvvisato nato nella Piazza della Borsa a Bruxelles, per esprimere solidarietà alle vittime degli attacchi terroristici.

Gli attentati a Bruxelles

Carl Court/Getty Images
22 marzo 2015. Cittadini raccolti intorno al memoriale improvvisato nato nella Piazza della Borsa a Bruxelles, per esprimere solidarietà alle vittime degli attacchi terroristici.

Gli attentati a Bruxelles

Carl Court/Getty Images
22 marzo 2015. Una bambina accende una candela nella Piazza della Borsa a Bruxelles, per esprimere solidarietà alle vittime degli attacchi terroristici.

Gli attentati a Bruxelles

Carl Court/Getty Images
22 marzo 2015. Candele e messaggi di cordoglio in Place de la Bourse/Beursplein per esprimere solidarietà alle vittime degli attacchi terroristici.

Gli attentati a Bruxelles

Carl Court/Getty Images
22 marzo 2015. Un messaggio d'amore per Bruxelles scritto col gesso in Place de la Bourse a Bruxelles.

Gli attentati a Bruxelles

Carl Court/Getty Images
22 marzo 2015. Fiori e candele per le vittime degli attacchi terroristici in Place de la Bourse a Bruxelles.

Gli attentati a Bruxelles

Carl Court/Getty Images
22 marzo 2015. Fiori e candele per le vittime degli attacchi terroristici in Place de la Bourse a Bruxelles.

Gli attentati a Bruxelles

Carl Court/Getty Images
22 marzo 2015. Due bambini tra le centinaia di persone radunatesi spontaneamente in Place de la Bourse/Beursplein a Bruxelles, per esprimere solidarietà alle vittime degli attacchi terroristici.

Gli attentati a Bruxelles

Carl Court/Getty Images
22 marzo 2015. Fiori, candele e scritte col gesso per le vittime degli attacchi terroristici in Place de la Bourse a Bruxelles.

Gli attentati a Bruxelles

Carl Court/Getty Images
22 marzo 2015. Centinaia di persone si sono radunate spontaneamente in Place de la Bourse/Beursplein a Bruxelles, per esprimere solidarietà alle vittime degli attacchi terroristici.

Gli attentati a Bruxelles

Carl Court/Getty Images
22 marzo 2015. Fiori e scritte con il gesso per le vittime degli attacchi terroristici in Place de la Bourse a Bruxelles.

Gli attentati a Bruxelles

Carl Court/Getty Images
22 marzo 2015. "Bruxelles bruxellerà sempre" scritto col gesso sulla pavimentazione della Place de la Bourse a Bruxelles.

Gli attentati a Bruxelles

Carl Court/Getty Images
22 marzo 2015. Fiori e candele per le vittime degli attacchi terroristici in Place de la Bourse a Bruxelles.

Gli attentati a Bruxelles

KENZO TRIBOUILLARD/AFP/Getty Images
22 marzo 2015. Una statuetta che riproduce il Manneken-Pis, simbolo dell'indipendenza di spirito degli abitanti di Bruxelles, tra i fiori e le candele portate in Place de la Bourse in memoria delle vittime degli attacchi terroristici.

Gli attentati a Bruxelles

Carl Court/Getty Images
22 marzo 2015. Fiori e candele per le vittime degli attacchi terroristici in Place de la Bourse a Bruxelles.

Gli attentati a Bruxelles

KENZO TRIBOUILLARD/AFP/Getty Images
22 marzo 2015. Lo sgomento sul volto di un uomo, tra le persone radunatesi spontaneamente in Place de la Bourse/Beursplein a Bruxelles, per esprimere solidarietà alle vittime.

Gli attentati a Bruxelles

KENZO TRIBOUILLARD/AFP/Getty Images
22 marzo 2015. Persone mano nella mano in Place de la Bourse/Beursplein a Bruxelles, per esprimere unità e solidarietà alle vittime degli attentati.

Gli attentati a Bruxelles

KENZO TRIBOUILLARD/AFP/Getty Images
22 marzo 2015. Un uomo suona un violoncello tra le centinaia di persone radunatesi spontaneamente in Place de la Bourse/Beursplein a Bruxelles, per esprimere solidarietà alle vittime degli attacchi terroristici.

Gli attentati a Bruxelles

KENZO TRIBOUILLARD/AFP/Getty Images
22 marzo 2015. Una ragazza tra le centinaia di persone radunatesi spontaneamente in Place de la Bourse/Beursplein a Bruxelles, per esprimere solidarietà alle vittime.

Gli attentati a Bruxelles

ERIC FEFERBERG/AFP/Getty Images
22 marzo 2015. In Parlamento a Parigi, i deputati e i membri del governo francesi osservano un minuto di silenzio in onore delle vittime degli attacchi terroristici che hanno colpito Bruxelles.

Gli attentati a Bruxelles

Sean Gallup/Getty Images
BERLIN, GERMANY - MARCH 22: A heart with the colors of the Belgian flag lies among flowers at the steps of the Belgian Embassy following today's terrorist attacks in Brussels on March 22, 2016 in Berlin, Germany. The Islamic State has claimed responsibility for the attack in which terrorists detonated three explosives devices at Brussels airport and in a metro train and killed at least 30 people. (Photo by

Gli attentati a Bruxelles

KENZO TRIBOUILLARD/AFP/Getty Images
Brxelles, 22 marzo 2016

Gli attentati a Bruxelles

Carl Court/Getty Images
Bruxelles, 22 marzo 2016: vetri rotti per l'esplosione all'ingresso della fermata del metro di Maalbeek

Gli attentati a Bruxelles

KENZO TRIBOUILLARD/AFP/Getty Images)
Bruxelles, 22 marzo 2016: la parola "Pace" scritta col gesso in diverse lingue, sull'asfalto di Place de la Bourse per commemorare le vittime delle stragi

Gli attentati a Bruxelles

KENZO TRIBOUILLARD/AFP/Getty Images
Bruxelles, 22 marzo 2016: scritte col gesso sull'asfalto di Place de la Bourse per commemorare le vittime delle stragi

Gli attentati a Bruxelles

Carl Court/Getty Images
Bruxelles, 22 marzo 2016: vetri rotti per l'esplosione all'ingresso della fermata del metro di Maalbeek

Gli attentati a Bruxelles

KENZO TRIBOUILLARD/AFP/Getty Images
Bruxelles, 22 marzo 2016: scritte col gesso sull'asfalto di Place de la Bourse per commemorare le vittime delle stragi

Gli attentati a Bruxelles

KENZO TRIBOUILLARD/AFP/Getty Images)
Bruxelles, 22 marzo 2016: scritte col gesso sull'asfalto di Place de la Bourse per commemorare le vittime delle stragi

Gli attentati a Bruxelles

Getty Images
Bruxelles, 22 marzo 2016: bandiere dell'Unione Europee a mezz'asta davanti alla sede della Commissione

Gli attentati a Bruxelles

KENZO TRIBOUILLARD/AFP/Getty Images)
Bruxelles, 22 marzo 2016: scritte col gesso sull'asfalto di Place de la Bourse per commemorare le vittime delle stragi

Gli attentati a Bruxelles

Ansa
I presunti attentatori ripresi dalle telecamere di sicurezza dell'aeroporto. Najim Laachraoui è a sinistra Bruxelles, 22 marzo 2016

Gli attentati a Bruxelles

DIRK WAEM/AFP/Getty Images
Bruxelles, 22 marzo 2016, passeggeri evacuati dall aeroporto di Zaventem dopo l'attentato

Gli attentati a Bruxelles

DIRK WAEM/AFP/Getty Images
Bruxelles, 22 marzo 2016, passeggeri evacuati dall aeroporto di Zaventem dopo l'attentato

Gli attentati a Bruxelles

DIRK WAEM/AFP/Getty Images
Bruxelles, 22 marzo 2016, un passeggero sporco di sangue fuori dall'aeroporto di Zaventem dopo l'attentato

Gli attentati a Bruxelles

DIRK WAEM/AFP/Getty Images
Bruxelles, 22 marzo 2016, passeggeri evacuati dall aeroporto di Zaventem dopo l'attentato

Gli attentati a Bruxelles

Sylvain Lefevre/Getty Images
BRUSSELS, BELGIUM - MARCH 22: Airport staff comfort each other as passengers are evacuated from Zaventem Bruxelles International Airport after a terrorist attack on March 22, 2016 in Brussels, Belgium. At least 28 people are though to have been killed after Brussels airport and a Metro station were targeted by explosions. The attacks come just days after a key suspect in the Paris attacks, Salah Abdeslam, was captured in Brussels. (Photo by Sylvain Lefevre/Getty Images)

Gli attentati a Bruxelles

AFP/Getty Images
Bruxelles, 22 marzo 2016, i soccorsi ai feriti della stazione del metro di Maalbeek

Gli attentati a Bruxelles

JOHN THYS/AFP/Getty Images
Bruxelles, 22 marzo 2016, carri funebri per il trasporto delle vittime dell'attentato all'aeroporto di Zaventem

Gli attentati a Bruxelles

JOHN THYS/AFP/Getty Images
Bruxelles, 22 marzo 2016, carri funebri per il trasporto delle vittime dell'attentato all'aeroporto di Zaventem

Gli attentati a Bruxelles

JOHN THYS/AFP/Getty Images
Bruxelles, 22 marzo 2016, passeggeri evacuati dall'aeroporto dopo gli attentati, ospitati in un centro sportivo di Zaventem

Gli attentati a Bruxelles

JOHN THYS/AFP/Getty Images
Bruxelles, 22 marzo 2016, passeggeri evacuati dall'aeroporto dopo gli attentati, ospitati in un centro sportivo di Zaventem

Gli attentati a Bruxelles

PHILIPPE HUGUEN/AFP/Getty Images
Bruxelles, 22 marzo 2016, poliziotti bloccano l'accesso alla fermata del metro di Maalbeek

Gli attentati a Bruxelles

Carl Court/Getty Images
Bruxelles, 22 marzo 2016. Allerta arancione sul portone di uno degli edifici della Commissione Europea

Gli attentati a Bruxelles

ANDREJ ISAKOVIC/AFP/Getty Images
22 marzo 2016. Un giovane ospite del campo profughi di Idomeni, al confine tra Grecia e Macedonia, mostra un cartello su cui si legge "Sorry for Brussels" (mi dispiace per Bruxelles) dopo gli attentati che hanno colpito la capitale terroristici belga.

Gli attentati a Bruxelles

www.dhnet.be
La schermata del sito belga Derniere Heure con l'immagine di due presunti attentatori ripresi dalle telecamere di sicurezza dell'aeroporto. Bruxelles, 22 marzo 2016

Gli attentati a Bruxelles

Twitter
Il messaggio dell'Anderlecht, prima squadra di Bruxelles.

Gli attentati a Bruxelles

Twitter
Anche la nazionale azzurra si è aggiunta al cordoglio per il dramma di Bruxelles durante la conferenza stampa di oggi.

Gli attentati a Bruxelles


Gli attentati a Bruxelles


Gli attentati a Bruxelles

Sylvain Lefevre/Getty Images
22 marzo 2016. I danni arrecati all'aeroporto internazionale di Zaventem, a Bruxelles, dalle bombe fatte esplodere dagli attentatori.

Gli attentati a Bruxelles

Instagram - lemondefr, disegno di Plantu
Così Le Monde accomuna il dolore per gli attentati di Parigi di novembre 2015 e di Bruxelles, marzo 2016: "L'hommage de Plantu #Bruxelles"

Gli attentati a Bruxelles

Twitter @ShaynaKenza
Bruxelles, 22 marzo 2016, un vagone della metropolitana dopo l'attentato

Come a dire: la condanna nei confronti degli attacchi terroristici è totale e l'Italia continuerà a mettere in campo tutte le misure di sicurezza e intelligence necessarie a contrastare “i nostri nemici”, ma senza scivolare nella bieca propaganda di chi, chiaro il riferimento al leader della Lega Nord Matteo Salvini che ieri ha diffuso fotografie di lui ritratto in vari punti di una capitale belga completamente militarizzata con in mano un cartello “io non ho paura” accompagnate dalla scritta “è ora di reagire. Ripuliamo le nostre città”, specula sulla morte di tante persone innocenti solo a scopo elettorale.

Ma è l'appello all'unità, sia nazionale che soprattutto europea, che Renzi ha voluto rilanciare con forza: “ci vuole un patto europeo per la libertà e la sicurezza: vada fino in fondo stavolta l'Ue: investa in una struttura unitaria di sicurezza e difesa”. Una struttura unitaria che non c'è mai stata e che molti paesi non vogliono per non dover cedere parte della propria sovranità. Nemmeno in cambio di maggiore sicurezza. Un'intelligence europea non esiste, come non esiste un esercito europeo, una polizia federale europea, una procura europea antiterrorismo. “Chi aggredisce le nostre città – ha spiegato il ministro della Giustizia Andrea Orlando – sembra avere un'idea di Europa più forte di quella che riusciamo a esprimere noi”. Mentre l'Isis attacca Parigi o Bruxelles per colpire l'intera Unione, l'Unione, che è tale solo sulla carta, è incapace di opporre una difesa comune.

Le marce unitarie con i capi di stato sotto braccio, il cordoglio universale espresso all'unisono, servono veramente a poco se poi quell'immagine non si traduce anche in azioni comuni concrete. Se ogni Paese continua a conservare gelosamente il segreto sulle proprie indagini, a mantenere ciascuno le proprie regole e le proprie informazioni per sé. Dopo Parigi, l'Italia fu tra i pochi Paesi che tentarono di far passare l'idea che fosse necessaria una maggiore integrazione tra i servizi di intelligence. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella lo ha ribadito anche ieri: “occorre affrontare questa sfida decisiva con una comune strategia”. Ma in questo senso le resistenze sono fortissime, soprattutto da parte delle magistrature nazionali. Tanto che, quando l'Ungheria, tra gli Stati maggiormente schierati sulla linea della durezza, fermò l'attentatore di Parigi Salah, arrestato poi in Belgio pochi giorni fa, lo lasciò andare perché non lo riconobbe.

“Ognuno pensa di fare meglio da solo”, dice ancora Orlando, una strategia evidentemente fallimentare. Succede infatti che mentre le reti terroristiche agiscono a livello sovranazionale, le nazioni europee lo fanno ognun per sé. E a volte senza essere unite nemmeno al proprio interno, come nel caso del Belgio, un paese spaccato in micro comuni, che parla tre lingue diverse e che ha sistemi giuridici diversi a seconda della zona. L'Italia, invece, ha sconfitto il terrorismo proprio creando leggi ad hoc e ha cominciato a infliggere colpi durissimi alla mafia quando Giovanni Falcone si pose il problema di come far comunicare meglio le diverse procure. Intuizione da cui nacque la direzione nazionale antimafia.


Perché Bruxelles è la culla del jihadismo europeo

Da questo punto di vista non c'è dubbio che anche nella lotta contro il terrorismo islamico, almeno per quanto riguarda la prevenzione, l'Italia può vantare una certa esperienza. A rischio di essere tragicamente smentiti dai fatti, bisogna riconoscere che se finora il nostro Paese è stato risparmiato è anche perché il nostro sistema di intelligence evidentemente sta funzionando. Certo, contano probabilmente anche altri fattori: nessuno politico, a parte Salvini, ha mai chiesto di mettere fuori legge le associazioni islamiche e di chiudere le moschee. E mai, fino ad oggi, il governo ha ventilato l'ipotesi di ricorrere alle armi. Anche ieri Matteo Renzi è stato molto attento a non usare mai la parola “guerra”. Nonostante un attacco alle roccaforti dell'Isis in Libia da parte di Francia e Inghilterra sembri essere diventato sempre più imminente.

Non tutti, per la verità, condividono la prudenza di Renzi, convinto che un atteggiamento del genere, non aggressivo, abbia contribuito a tenere i terroristi lontani dalle nostre città. Con una lettera a Il Foglio, per esempio, Silvio Berlusconi ha espresso un'idea diversa. Che però non prescinde, anche in questo caso, da un forte appello all'unità a livello europeo. Per l'ex premier un eventuale intervento militare contro i terroristi islamici non può scaturire da iniziative dei singoli Stati. Piuttosto dovrebbe essere condizionato alla formazione di una coalizione che “sotto l'egida dell'Onu, riunisca Europa, Stati Uniti, Russia, Cina e paesi musulmani moderati e intervenga militarmente per eliminare la fabbrica della morte in Iraq e bloccare i conflitti in Sira e in Libia. Non esistono soluzioni alternative – spiega Berlusconi - quando si è chiamati in guerra bisogna combattere e vincere”.

Tuttavia, almeno fino a questo momento l'idea del premier sembra essere un'altra. Anche alla luce del fatto che “non risulta ad ora una minaccia specifica in Italia”, per lui è necessario continuare a investire in cultura e non in armi: “bisogna mettere denari veri sulle aree urbane – ha detto - Serve un gigantesco investimento in cultura, sulle periferie urbane, un investimento sociale. Continuo a pensare che l'aspetto educativo per sconfiggere le minacce nate e cresciute in europa sia fondamentale”.

YOU MAY ALSO LIKE