Mediaset non rinnova il contratto a Barbara D'Urso? È la fine di un'epoca

Chi pensava che la notizia del giorno fosse il ritorno di Fedez a X Factor, non aveva fatto i conti con l'indiscrezione lanciata in tarda mattinata da Dagospia: Mediaset sarebbe intenzionata a non rinnovare il contratto a Barbara D'Urso, in scadenza a dicembre. Fanta tv, gossip da finale di stagione televisiva o verità? Da qualunque prospettiva la si guardi, è comunque la fine di un'epoca. «Ai piani alti, nei corridoi di Cologno Monzese, tra gli addetti ai lavori tutti sembrano conoscere il finale della lunga storia tra la conduttrice e il Biscione», scrive Dago, annunciando così la fine di un "amore" catodico cominciato oltre vent'anni fa e destinato a non durare ancora molto. O almeno così pare.

Né la diretta interessata né l'azienda commentano, almeno per ora, ma che il vento stesse cominciando a cambiare era chiaro a tutti da almeno un anno. Il primo segnale evidente era stata la chiusura di Live-Non è la D'Urso, il programma serale della D'Urso, che dopo un inizio tutto sommato buono sul fronte degli ascolti (complice anche il caso Mark Caltagirone), durante il lockdown aveva progressivamente perso seguito scivolando verso share ritenuti insoddisfacenti da Mediaset (intorno al 12%) e polemiche varie (anche politiche). Il sipario calò in maniera rumorosa e poche settimane dopo i vertici chiusero dopo nove anni anche l'altra costola dursiana, Domenica Live, sancendo così definitivamente il ridimensionamento della conduttrice.

«Barbara D’Urso ha fatto un grandissimo lavoro ho apprezzato il suo lavoro durante il lockdown. È una bravissima professionista e rimane nella nostra squadra», commentò Pier Silvio Berlusconi durante la presentazione dei nuovi palinsesti aziendali, nel luglio del 2021. Ma pochi giorni prima, sulla testa della conduttrice, era caduta un'altra tegola: il "taglio" di Pomeriggio5, il talk pomeridiano che conduce dal 2008, ridotto nella messa in onda a meno di un'ora. Un altro segnale di un cambiamento in atto, che l'ad di Mediaset precisò così: «Pomeriggio 5 che sarà orientato all’attualità. Abbiamo deciso di cambiare qualcosa, infotainment a 360° che passa da politica a cronaca poi gossip, nel post Covid, non ha più senso. Abbiamo deciso di cambiare squadra». Peccato che gli ascolti non abbiano premiato questa scelta e nello scontro diretto con Vita in diretta il programma abbia perso quasi sempre, costringendo poi a tornare anche su temi più leggeri e a reintrodurre gli spazi dedicati ai reality.

Tra cui anche La pupa e il secchione, il reality che Mediaset le ha assegnato "in extremis" a inizio anno e che da molti è stato letto come un "contentino" in prima serata, visto il trasloco su Italia1. Non era sfuggito ai più attenti la frecciatina al vetriolo di Alfonso Signorini, durante l'ultima puntata del Grande Fratello Vip, quando "lanciò" la partenza del programma (con la D'Urso in collegamento, mentre poco prima Ilary Blasi era stata accolta in studio per lanciare L'Isola dei famosi): «Grande applauso a Barbara per il coraggio e la professionalità che dimostra. Non è roba da tutti i giorni per una prima donna come lei aver accettato con entusiasmo il suo volto e la sua figura su Italia 1. E lei lo fai con grande semplicità e con grande entusiasmo Brava!», disse il direttore di Chi. «Lo farò con grandissimo amore perché Italia 1 è una rete giovane e io sono felice di prestare la mia faccia a Italia 1», replicò lei dissimulando al meglio l'imbarazzo.

Perché una cosa va detta: lo stile D'Urso può piacere o meno, ma in questi anni ha comunque dimostrato professionalità, stacanovismo e si è sempre messa a disposizione dell'azienda anche con progetti oggettivamente complicati. Ma ora pare davvero essere tramontata un'epoca. Fino a quando la D'Urso ha comunque garantito ascolti (e lo ha fatto sia nel day time che in prima serata) è sembrata intoccabile, tanto da arrivare a condurre quattro programmi in una stagione (Pomeriggio5, Domenica Live, Live-Non è la D'Urso e il Grande Fratello, con tutto un carrozzone di personaggi trash) e persino a riportare in onda la fiction La dottoressa Giò. L'eccesso di presenzialismo catodico l'ha danneggiata, i toni spesso urlati dei suoi salotti pure, l'essere un personaggio ultra divisivo anche. A questo si aggiunge che da tempo gli ascolti non sono più esaltati (anche la dursizzazione de La pupa e il secchione non ha funzionato) ed è cambiata anche la strategia di Mediaset, che da una parte punta su un infotainment meno urlato e dall'altra su volti interni che negli esperimenti dell'ultimo anno hanno garantito buoni ascolti (Francesco Vecchi a Mattino5 e Simona Brachetti nel pomeriggio). Cos'accadrà ora? Secondo Dagospia a giugno la D'Urso chiuderà dopo 14 anni la sua esperienza anche nel pomeriggio e, al momento, non sarebbero previsti altri impegni. Ma non è detto che in extremis l'azienda non le proponga altri progetti, magari in un'altra fascia oraria: c'è chi dice che le sorprese sarebbero già nel cassetto.

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