Armi, negli Usa, una strage ogni 64 giorni

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Omar Seddique Mateen, il killer del Pulse Club di Orlando, 12 giugno 2016
Gerardo Mora/Getty Images
Poliziotti davanti al Pulse nightclub di Orlando (Florida), dopo la strage, 12 giugno 2016
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Poliziotti davanti al Pulse nightclub di Orlando (Florida), dopo la strage, 12 giugno 2016
Gerardo Mora/Getty Images
Poliziotti e agenti dell'Fbi davanti al Pulse nightclub di Orlando (Florida), dopo la strage, 12 giugno 2016
Twitter @Rita_Katz

ANSA/ SITE/ RITA KATZ
Omar Seddique Mateen in una foto postata sul suo profilo Twitter da Rita Katz, direttrice del Site, il sito di monitoraggio delle attività jihadiste in rete. I jihadisti, riferisce il Site, lodano il killer, tuttavia, riferisce la stessa Katz, non ci sono al momento rivendicazioni della strage. 12 giugno 2016.
ANSA/ SITE/ RITA KATZ
Omar Seddique Mateen in una foto postata sul suo profilo Twitter da Rita Katz, direttrice del Site, il sito di monitoraggio delle attività jihadiste in rete. I jihadisti, riferisce il Site, lodano il killer, tuttavia, riferisce la stessa Katz, non ci sono al momento rivendicazioni della strage. 12 giugno 2016.
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Poliziotti e vigili del fuoco davanti al Pulse nightclub di Orlando (Florida), dopo la strage, 12 giugno 2016
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Poliziotti davanti al Pulse nightclub di Orlando (Florida), dopo la strage, 12 giugno 2016
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Poliziotti e mezzi di soccorso davanti al Pulse nightclub di Orlando (Florida), dopo la strage, 12 giugno 2016
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Poliziotti davanti al Pulse nightclub di Orlando (Florida), dopo la strage, 12 giugno 2016
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Poliziotti davanti al Pulse nightclub di Orlando (Florida), dopo la strage, 12 giugno 2016
ANSA/ SITE/ RITA KATZ
Omar Seddique Mateen in una foto postata sul suo profilo Twitter da Rita Katz, direttrice del Site, il sito di monitoraggio delle attività jihadiste in rete. I jihadisti, riferisce il Site, lodano il killer, tuttavia, riferisce la stessa Katz, non ci sono al momento rivendicazioni della strage. 12 giugno 2016.
Ansa
Agenti dell'Fbi e della polizia locale circondano quella che ritengono essere la casa del killer di Orlando, Omar Mateen, a Fort Pierce, nella Contea di St. Lucie, a sud di Orlando in un fermo immagine tratto da un video postato sul Twitter da Nic Rodriguez, il 12 giugno 2016.
Ansa
Agenti dell'Fbi e della polizia locale circondano quella che ritengono essere la casa del killer di Orlando, Omar Mateen, a Fort Pierce, nella Contea di St. Lucie, a sud di Orlando in un fermo immagine tratto da un video postato sul Twitter da Nic Rodriguez, il 12 giugno 2016.

Le stragi di massa sono una vera e propria piaga dell'America, profondamente legata all'enorme diffusione di armi da fuoco: una ogni tre famiglie. Non a caso gli americani - in un Paese dove il diritto ad avere un'arma è sancito dalla Costituzione - rappresentano quasi la metà dei possessori di armi nel mondo.

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I numeri sono impressionanti. Le armi in circolazione sono dai 270 ai 310 milioni (il doppio rispetto al 1968), detenute legalmente o illegalmente. E fanno un mare di vittime. Nel 2013, secondo le ultime statistiche, ammontano a oltre 33 mila. Ma negli ultimi anni il trend è stato in aumento.

La frequenza

Per quel che riguarda la casistica degli omicidi di massa (più di due vittime), gli ultimi dati ufficiali dicono che dal 1982 al maggio del 2014 negli Usa se ne sono verificati almeno 61 in ben 30 Stati diversi. Secondo un calcolo più recente condotto dalla School of Public Health dell'università di Harvard e dalla Northeastern University si verifica in media una strage ogni 64 giorni, mentre fino ai primi anni 2000 la media era di una strage ogni 200 giorni.

Le vittime

Oltre ad accadere con maggiore frequenza, le stragi di massa fanno sempre più vittime: fra il 2003 e il 2013 - secondo i dati ufficiali - hanno perso la vita in stragi di massa 285 persone. Un numero che rende ancora più impressionante il bilancio di almeno 50 morti del locale gay di Orlando. E secondo Mass Shooting Tracker, fra il primo gennaio 2014 e il 26 maggio 2015 si sono verificate altre 43 sparatorie in cui sono morte 195 persone. Si tratta di numeri tragici, che impallidiscono tuttavia rispetto alla somma delle persone uccise in attacchi che hanno causato solo una o due vittime e che sono in gran parte sfuggiti all'opinione pubblica. Secondo il Centers for Disease Control and Prevention, sono circa 11mila le persone uccise in omicidi con colpi di armi da fuoco negli Stati Uniti nel solo 2013. I killer delle stragi di massa sono per il 97-98% uomini, di cui solo il 22% ha problemi mentali seri.(ANSA).

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