L'Area 51 esiste, ma dove sono gli Ufo?

La storia è andata così: Richard Bissell, aveva avuto l'incarico per conto della Cia di trovare un zona nascosta all'interno degli Stati Uniti per fare sperimenti sui prototipi dell'U2. Doveva essere in un' area deserta, quasi inaccessibile ai curiosi, ma soprattutto alle spie sovietiche. Un luogo che nessuno conosceva o aveva mai visto. Un non luogo. 

Quel 12 aprile del 1955, stava volando sul deserto del Nevada, insieme a un colonnello dell'Air Force e a due dirigenti della Lockheed, quando avvistò vicino al Lago Groome, una distesa di sale, una vecchia base militare utilizzata nella Seconda Guerra Mondiale e poi abbandonata al suo destino di solitudine. Bissell la vide, situata a quasi 100 chilometri a nord di Las Vegas, in mezzo al nulla, alle rocce ai fantasmi, e capì che quello era il posto ideale. 

L'Area 51 è il segreto militare meno custodito al mondo nonostante sia tra le basi più segrete al mondo. Fino a ieri non esisteva ufficialmente. Il governo americano non aveva mai ammesso che tra quelle montagne di pietra ci fosse la struttura delle forze armate americane più conosciuta e famosa a livello globale, su cui sono stati scritti libri e articoli, girati documentari, raccolto testimonianze. Da ieri, le cose sono cambiate.

Ma solo nelle forma, non nella sostanza. Perché se è vero che la Cia ha riconosciuto la sua esistenza e ha declassificato alcuni documenti che la riguardano, è altrettanto vero che questa sua operazione di trasparenza non riuscirà a far uscire l'Area 51 dalla leggenda in cui è immersa da decine di anni: quella di un luogo in cui a farla da padrone è il mistero e non l'industria bellica statunitense. 

Pietra miliare della cultura mitologica a stelle e strisce, l'Area 51 è al centro dell'universo degli ufologi, è il palcoscenico dove si rappresentano decine di balletti i cui protagonisti sono gli alieni, gli agenti segreti del governo americano, gli scienziati e i militari, i politici, tutti danzatori che fluttuano attorno ai Fatti che devono rimanere nascosti; la base è la sala parto di decine di teorie della cospirazione che neppure il burocratico atto di declassificazione di documenti riservati riuscirà a seppellire nella tomba del rivelato.

I grandi giornali americani hanno mandato i loro inviati a Rachel, nel deserto del Nevada, a parlare con i turisti del mistero, con i ricercatori della prova del complotto che arrivano da ogni parte degli Usa; li hanno mandati a raccogliere le impressioni dei gestori dei bar, dei ristoranti o dei negozi di souvenir dedicati a E.T. e ad altri alieni. A tutti hanno fatto la stessa domanda: "E, adesso che il mistero non c'è più?". E tutti hanno ricevuto la stessa risposta: "Per me, esiste ancora, gli Ufo sono qui, ne sono certo."

I progetti segreti della Cia

Sulle cartine della Commissione dell'Agenzia Atomica statunitense, quella era l'Area 51. In realtà, chi lavorava al progetto U2 la chiamava in altro modo. Paradise Ranch, i più spiritosi. Watertown, più tardi. Divenne attiva alla fine dell'estate del 1955. I prototipi degli aerei spia iniziarono a volare allora. In alto, laddove nessun altro velivolo era mai andato. E'proprio perché erano così in alto che la gente si confuse. In quel momento iniziò l'ondata di avvistamenti di Ufo. La Cia dice che più della metà di quelle segnalazioni (a cavallo tra gli anni'50 e '60) erano, in realtà, riguardanti voli degli U2. La metà, e tutte le altre?

L'Area 51 venne evacuata nel 1957 perché nella zona dovevano essere compiuti degli esperimenti atomici. la Cia tornò due anni dopo per portare avanti un altro progetto, quello sull'aereo A-12. Poi, nel corso dei decenni successivi, tanti altri prototipi vennero sperimentati nella misteriosa e super segreta base militare. Gli aerei erano ben diversi da quelli conosciuti, le loro sagome così strane e futuristiche, la loro potenza e velocità così anomala, Chi li intravvedeva nel cielo del Nevada pensava a un Oggetto Volante non Identificato e non a un velivolo militare.

La Base diventava sempre più grande. I lavori di ampliamento, i grandi mezzi di costruzione, le tonnellate di cemento, gli immensi hangar, i lavori notturni alla luce di gigantesche fotocellule, rendevano ancora più misteriosa l'attività del governo degli Stati Uniti in quel sito. Se qualcuno pensava con timore a una situazione simile a Incontri Ravvicinati del Terzo Tipo avrebbe potuto consolarsi nel sapere che nell'Area 51 era decollato e atterrato per la prima volta l'F 117 Nighthawk, il caccia bombardiere invisibile? Per mantenere quella segretezza, è stato alimentato il mistero, gli esperimenti militari sono stati nascosti dietro la cortina fumogena della teoria della cospirazione di turno. 

Ma, questa è la storia ufficiale. Quella popolare ci dice ben altre cose. Che i misteri dell'Area 51 esistono e che il gioco delle carte serve al governo degli Usa per nascondere sotto la terza carta, la verità. Quella che nessun inquilino della Casa Bianca ha il coraggio o l'interesse a rivelare: le scoperte sugli alieni 

Le Teorie della Cospirazione 

Il soprannome dell'Area 51 è Dreamland. Nasce da un verso di Edgard Allan Poe. Il viaggiatore passa attraverso un luogo, ma è come se non lo vedesse: "I suoi misteri non sono mai rivelati al debole occhio umano socchiuso." Chi, invece, da parte sua, pensa di averli ben aperti, gli occhi, vede (pensa) che la base sia (stato) il luogo dove vengono custodite le verità sui viaggi extraterrestri. Un lungo elenco di verità:

1) Nella base sono stati analizzati ed esaminati gli alieni sopravvissuti e i cadaveri dei loro compagni di viaggio, i resti dell'astronave caduta a Roswell, il 7 luglio 1947 nel deserto del New Mexico

2) Nell'Area 51 si sono svolti incontri tra delegazioni di alieni e le autorità politiche degli Stati Uniti. 

3) Nel sito sono state costruite armi laser e altri armi a energia da parte della Strategic Defense Initiative.

4) Sono state sviluppate tecnologie militari per controllare i cambiamenti climatici, per poter compiere viaggi nel tempo e per il teletrasporto.

5) Dreamland ha ospitato riunioni del Governo Occulto Mondiale che, insieme agli alieni che hanno invaso il pianeta da tempo, controllano la vita di sei miliardi di ignari individui.

6) L'Area 51 è stato il set cinematografico dove il governo degli Usa ha messo in scena lo sbarco sulla Luna dei primi astronauti, in realtà, mai avvenuto.

Queste teorie hanno avuto anche i loro profeti. Persone arrivate all'attenzione dei mass media per aver rivelato di aver lavorato nell'Area 51 e per aver descritto con dovizia di particolari le attività che, secondo loro, si svolgono nella base segreta. Il capofila è stato un uomo di Las Vegas, Bob Lazar che nel 1989 ha raccontato di essere stato assunto dal governo degli Usa per studiare le astronavi aliene che era custodite nella base.

Nel 1996 esce un altro documentario in cui un uomo, un ingegnere, afferma di aver lavorato negli anni'50 su di un simulatore di volo spaziale che era stato costruito sul modello di un disco volante extraterrestre. Serve per l'addestramento dei piloti militari americani, dice il 70enne, il quale descrive anche un sistema di traduzione telepatico scoperto alla base.

Nel 2004, infine, Dan Burish, in un'altra intervista, afferma di aver clonato virus alieni quando era impiegato come ricercatore nell'Area 51. Nessuno ha mai confermato i loro racconti. Nessuno li ha smentiti.

La Leggenda rimane

La Cia svela i suoi segreti quando questi non lo sono più, o perché tutti li hanno intuiti, o perché sono passati molti anni dai fatti e una verità storica è già stata accertata. La declassificazione dei documenti non metterà fine alle teorie della cospirazione o all'interesse attorno a Dreamland. L'Area 51 continuerà ad attrarre l'interesse delle persone, con il suo fascino, con i suoi misteri. Continuerà a far discutere tutti coloro che oltre alla sottile linea dell'orizzonte del Deserto del Nevada intravvedono qualche cosa. Sogno o incubo, terrestre o extraterrestre che sia. 

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