12 maggio 1985: 30 anni fa lo scudetto del Verona

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La curva dei tifosi dell'Hellas Verona esplode al fischio dell'arbitro alla penultima di campionato. 12 maggio 1985.
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L' Hellas Verona Campione 1984-85.
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Osvaldo Bagnoli portato in trionfo. L'allenatore milanese era alla sua quarta stagione con il Verona.
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Giuseppe Galderisi abbraccia due membri dello staff tecnico dopo il pareggio esterno con l'Atalanta che sancì la vittoria dello scudetto.
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La gioia esplode negli spogliatoi. Il Verona bissava l'impresa del Cagliari della stagione 1969-70.
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Il difensore del Verona Hans Peter Briegel. Era alla sua prima stagione con la maglia gialloblù. Veniva dal Kaiserslautern e aveva già 30 anni.
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Pomeriggio di domenica 12 maggio 1985. Le vie del centro di Verona sono invase da un carosello gialloblù.
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Praeben Elkjaer e Hans Peter Briegel a Verona nel 1984 in abiti civili.
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La presentazione di Diego Armando Maradona davanti ai tifosi del Napoli in delirio per il "colpo" di mercato.
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Il Milan di Liedholm e degli inglesi Hateley e Wilkins. Finirà la stagione al quarto posto.
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Michel Platini, pallone d'Oro 1985.
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Leovegildo Junior in azione con il Torino allenato da Radice.
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11 novembre 1984. A S.Siro l'Inter mortifica la Juventus. (4-0). Nella foto Karl Heinz Rummenigge è atterrato in area. L'Inter sarà seconda dietro al Verona campione d'Italia.
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Hans Peter Briegel ritratto a Verona l'anno dello scudetto.
Praeben Elkjaer in azione. Arrivò al Verona dalla squadra belga del Lokeren.
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La tragedia dell'Heysel segue lo scudetto di Verona, 17 giorni dopo il pareggio degli scaligeri a Bergamo che decise il titolo.
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Due protagonisti del campionato 1984-85 si incontrano in Messico ai Mondiali del 1986. Platini e Galderisi, bomber dello scudetto scaligero.

Domenica 12 maggio 1985: pareggiando per 1-1 a Bergamo con l'Atalanta, l'Hellas Verona conquista lo scudetto 1985 sotto la guida di Osvaldo Bagnoli, classe 1935, indole forgiata nella periferia milanese e operaia della Bovisa.

Oltre a quello dell'allenatore, diversi i nomi che sono rimasti impressi nella memoria di chi assistette a quell'impresa che, decennio dopo decennio, è entrata sempre più nella leggenda: il portierone Claudio Garella, destinato poi a un altro tricolore nel 1987 con il Napoli di Maradona; il difensore tedesco Hans-Peter Briegel, non tanto roccioso quanto proprio scolpito nel granito; l'inesauribile centrocampista Antonio Di Gennaro; il fantasista nostrano Pietro Fanna e l'attaccante altrettanto "doc" Giuseppe Galderisi, detto "Nano" e capocannoniere di quell'incredibile stagione gialloblu con 11 goal in 29 partite. Infine, il fuoriclasse danese Preben Elkjaer, autore in quel di Bergamo della rete che laureò il Verona campione d'Italia, ma anche di un incredibile goal realizzato alla Juventus... calciando senza una scarpa: roba da nulla per uno soprannominato "Cavallo Pazzo" e che in quel magico 1985 fu secondo solo a Michel Platini nella classifica del Pallone d'Oro.

In testa dalla seconda giornata, il Verona venne riagganciato temporaneamente dall'Inter alla 15a, ma di fatto compì una lunga cavalcata solitaria, chiusa poi a quota 43 punti con 15 vittorie, 13 pareggi e due sole sconfitte, una contro l'Avellino e l'altra contro il Torino, che si piazzò secondo con quattro lunghezze di distacco dagli scaligeri. Questi i numeri dell'almanacco. Le facce e le emozioni sono invece quelle della fotogallery qui sopra, vera iconografia di un calcio d'altri tempi.

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