2013, si ricomincia da Aragon: le immagini

Luciano Lombardi

Il quartier generale mobile di Gully Racing


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Il punto di riferimento per tutti i piloti per tutti i momenti al di fuori della pista


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Guglielmo "Gully" Tarizzo (nella foto a destra), titolare dell'omonima organizzazione Racing di eventi in pista nell'ambito del motosport. Prima di avviare passare "dall'altra parte" con la sua attività imprenditoriale, Tarizzo è stato pilota e team manager di successo. Ecco le principali tappe della sua carriera:

- 1994: partecipa di nascosto ad alcune prove selettive del Campionato Italiano con un’Aprilia 125, posizionandosi 5° nella classifica complessiva.
- 1996: trova uno sponsor che gli fornisce una Aprilia RS 250 e riesce a entrare ufficialmente nel mondo delle competizioni. Partecipa e vince il Campionato Regionale 250 e si iscrive al Trofeo Aprilia 250, con un 4° posto finale.
- 1997: vince tutte le gare del Campionato Regionale 250 classificandosi primo assoluto. Viene notato da un importante sponsor che gli fornisce una Suzuki 600 per partecipare alle ultime due prove del Trofeo Motoestate classe 600 e con solo due gare su cinque  ottiene il quarto posto finale. Nello stesso anno partecipa alla 200 Miglia di Monza portando a casa la vittoria finale.
- 1998: vince nuovamente la 200 Miglia di Monza e partecipa ad alcune prove di Campionato Europeo a Rijeka  (Croazia), Braga (Portogallo), Misano, classificandosi sempre nelle prime posizioni.
- 1999: un pessimo anno poiché il team a cui si era affidato per correre il Campionato Italiano 600 incassa i soldi dallo sponsor ma si “dimentica” di fornirgli la moto  per gareggiare… Risultato: non partecipa ad alcuna prova dell’Italiano. Decide di dedicarsi totalmente all’attività di preparatore tecnico e lavora per far crescere il suo Team e i suoi  piloti. I risultati non tardano ad arrivare: vince il Campionato Italiano 250, il Trofeo Esso 250, il Trofeo Motoestate 250, il Trofeo Suzuki 250, il Campionato Italiano in salita 250. Il team si piazza inoltre 2° all’italiano 250, al Campionato Endurance Superbike e al Campionato Italiano in salita 600.
- 2001: Tarizzo decide di tornare in pista da pilota, senza abbandonare - in parallelo - l'attività di Team Manager. Partecipa ad alcune prove di Europeo cogliendo un doppio 4° posto.
- 2002: vince due gare del Trofeo Esso e partecipa ad alcune gare del Campionato Europeo classificandosi 2° in Ungheria e 4° in Croazia. Vince inoltre la prova dell’Alpe-Adria a Rijeka.
- 2003: i crescenti impegni legati all’attività del suo team non gli concedono tempo per correre
- 2004: si è aggiudicato in largo anticipo il Trofeo Mobil Cup classe 600 con la Yamaha R6 da lui preparata.
- 2005: una svolta, ovvero decide di cambiare sia moto che gomme, passando dalla Yamaha alla Honda e dalle Pirelli alle Dunlop… Apre la stagione al Mugello con il Trofeo Mobil. I risultati sono incoraggianti: dopo una lunga lotta con Angelo Conti conquista il  secondo posto. Non è l'unico podio dell'anno: partecipa al Campionato Europeo e conquista il terzo posto a Vallelunga, il secondo posto a Rijeka e poi, finalmente, il tanto ambito primo posto, in Ungheria. Sfortunatamente, per motivi economici non riesce a partecipare alle due  competizioni finali.
- 2006: continua ad utilizzare il CBR 600 RR 2003 e partecipa nuovamente all'Europeo 600 Supersport, ottiene il terzo posto a Vallelunga e il secondo posto in Svezia e in Repubblica Ceca: due gare entusiasmanti caratterizzate da una spettacolare rimonta dalle retrovie. Il campionato termina con un terzo posto a Cartagena e nella classifica finale è secondo, alle spalle dell'amico-rivale Diego Giugovaz. Partecipa anche a due gare del Trofeo Premier, una a Vallelunga e  l'altra al Mugello, vincendole entrambe
- 2007: è un altro anno di cambiamenti e di colpi di scena: dopo i risultati del 2006, Honda gli fornisce del materiale ufficiale e la stagione comincia con una moto molto competitiva. Partecipa anche al Trofeo Premier a Vallelunga e a due gare al Mugello. Alla prima gara dell'Europeo, a Vallelunga, ottiene il sesto posto, il suo peggior risultato. A Rijeka vince dopo una gara spettacolare e le vittorie continuano fino ad arrivare all'ultima gara a Cartagena dove lui e Marrancone, il suo diretto avversario, sono divisi da un solo punto. La gara è emozionante e riesce ad avere la meglio sul diretto avversario, diventando Campione Europeo.
- 2008: dopo la vittoria all’Europeo, avrebbe  potuto partecipare al Mondiale ma, impossibilitato dalla mancanza di un budget sufficiente, decide di appendere il casco al chiodo e di dedicarsi completamente al suo team. Decide così di far correre altri 5 piloti e di farli partecipare al Trofeo Honda, oltre a quelli che seguiva già da tempo.
- 2009: decide di tornare in pista partecipando a gare di livello nazionale, come il Trofeo Premier, sulla Honda CBR 600 RR con cui aveva vinto l’Europeo. Nonostante il pit stop di un anno riesce ad ottenere ottimi risultati garantendosi quasi sempre la pole position e vincendo diverse gare d il campionato.
- 2010: è l'anno della duplice scommessa, con il passaggio al 1.000 con la nuova  BMW S1000 RR. I risultati sono ottimi anche in questa categoria grazie alla vittoria del Trofeo Premier classe 1000


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I piloti della tre giorni spagnola riuniti nella meeting room del circuito per assistere al briefing obbligatorio durante il qualesono state illustrate le regole di comportamento da tenere in pista e la formula prevista per i pareggiamenti


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Giorgia Fiò Bilotto, il punto di riferimento della segreteria di Gully Racing, intenta a sbrigare le prartiche di iscrizione di uno dei piloti


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I nostri compagni di squadra del Twister Racing Giampaolo Fumagalli e Lupo Morganti alle prese con le operazioni di registrazione all'evento sotto lo sguardo vigile di Anna Sperandio, pilota e istruttrice di guida in pista, qui ad Aragon membro dello staff di Gully Racing


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Un passato (recente) di pilota ad alto livello (più volte vittorioso all'European Riders Cup, tra le altre cose) e un presente da specialista nei sistemi di rilevazione dei tempi in pista. A lui è toccata l'intera gestione di tutto l'apparato timing della tre giorni spagnola


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Oltre che a fornire a ogni singolo pilota il resoconto dei tempi registrati in ciascuna sessione in pista, i transponder collegati alla moto permettono all'organizzazione di avere un quadro completo dei valori in pista, potendo così riassemblare periodicamente i gruppi sulla base delle capacità dei piloti. A tutto vantaggio della sicurezza


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Il nostro meccanico Gabrio Perseghini alle prese con l'operazione di fissaggio al forcellone del transponder che per tutto il fine settimana registrerà i nostri tempi sul giro


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Al momento di mettere in moto la nostra CBR600RR per verificare che fosse tutto ok, un imprevisto: la batteria era scarica. Via il codone e dentro i morsetti collegati al caricatore portatile. Qualche ora di carica e tutto è andato per il meglio


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La Honda CBR600RR che abbiamo utilizzato nei test spagnoli e con la quale correremo anche la stagione dell'European Riders Cup che sta per cominciare monta le seguenti componenti racing:

- Cerchi MFR Wheels  AF5S in alluminio forgiato

- Pinze Brembo GP4-RX

- Pompa Brembo 19 Rcs

- Dischi Brembo T-Drive

- Pastiglie Brembo Z04

- Pompa freno posteriore al manubrio Discacciati

- Cartuccia forcella Mupo  R-Evolution

- Monoammortizzatore Mupo AB1 Evo

- Ammortizzatore di sterzo progressivo Hyperpro RSC

- Scarico completo Mivv  Suono Power Evo

- Centralina RapidBike Racing + modulo aggiuntivo My Tuning  Bike

- Cambio elettronico RapidBike

- Frizione antisaltellamento STM

-  Pedane regolabili MetalTech Racing

- Kit trasmissione passo 520 Afam/Chiaravalli

- Gas rapido Accossato

- Leva frizione racing Accossato

-  Semimanubri Robby Moto Engineering

- Crono Starlane Stealth Gps-3

- Contamarce Starlane Engear

- Carena Vtr PlasticBike

- Cupolino double bubble Fabbri

-  Protezioni telaio, forcellone carter motore e frizione Studiofibre Carbonin

- Termocoperte Capit

- Action camera AEE SD20


Prima di indossare il casco, uno sguardo al led integrato sul braccio destro che permette di verificare il corretto funzionamento del sistema elettronico della D-Air, la tuta professionale di Dainese con airbag integrato


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Uno dei difetti della nostra guida di cui ci siamo resi conto riguardando le foto in action e i video onboard è l'ingresso in curva sempre troppo distante dal cordolo interno


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Spaccato di vita quotidiana all'interno dei box durante la tre giorni spagnola. Nella fattispecie, il box del nostro team, il Twister Racing


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In pista, durante le varie sessioni, non era raro imbattersi in Manuela La Licata, campionessa italiana qui in veste di istruttrice


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Giorgia, colonna portante dello staff di Gully Racing, ci consegna il plico che contiene tutto il materiale informativo che ci permetterà di orientarci al meglio tra orari e regole della nostra trasferta di test ad Aragon


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Una delle tante giovani promesse che hanno approfittato dell'evento ad Aragon per effettuare una lunga sessione di allenamento in vista della stagione che sta per cominciare


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Tentativo di sorpasso all'interno durante una sessione di prove libere


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I primi turni di prove libere sono cominciati, l'asfalto comincia a raggiungere le temperature ottimali e i piloti iniziano a darci del gas


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In percorrenza di curva alla chicane, uno dei punti più belli del tracciato spagnolo


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Manuela La Licata attorniata da alcuni suoi allievi in una delle fasi della parte teorica e di feedeback dopo una sessione in pista


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Busto sempre troppo alto e sempre troppo aderente al serbatoio


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Una delle più classiche foto-ricordo dal tracciato di Aragon, lo scollinamento con il mitico muro alle spalle


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Un pilota al bancone della reception dell'organizzazione dialoga con Guglielmo Tarizzo


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Meccanico, telaista, sospensionista e anche gran bella manetta in sella, Jonathan Lathiere ad Aragon era membro dello staff di Gully Racing in veste di gommista ufficiale. Proverbiale la sua cura certosina nell'effettuare la bilanciatura dello pneumatico sul cerchio


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I Tir di uno dei tanti Team di altissimo livello giunti sul tracciato spagnolo per proseguire la preparazione di mezzi e piloti in vista dei campionati alle porte


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In uscita di curva appena dopo aver concluso con successo un sorpasso ai danni del pilota che ci precedeva


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Due piloti dell'omonima categoria all'unisono in fase di percorrenza di curva


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Uno dei piloti più veloci che si siano visti in pista nella tre giorni spagnola


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Dopo la sostituzione delle molle con esemplari più morbidi, la nostra cartuccia forcella Mupo R-Evolution ha reso necessaria una fase di adattamento e alcuni interventi di regolazione tesi a modificarne il setting


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A fine giornata, birra gratis per tutti i piloti


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Uno degli schieramenti dei pareggiamenti della domenica


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Una delle configurazioni-tipo dell'abbigliamento tecnico che abbiamo utilizzato nella tre giorni ad Aragon:

- Tuta professionale Dainese D-Air Racing

- Guanti Dainese Full Metal Pro

- Stivali Alpinestars SM-X Plus

- Paraschiena Dainese Wave

- Casco Bell MX-5


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Uno dei velocissimi membri del Gully Racing Team


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Genny e Anna, chef e aiuto cuoca alle prese con la finale finale della preparazione di quella che sarà la protagonista n°1 del Pasta Party


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Diversi i giovanissimi piloti in pista con le loro 125 e 250 a 2t o con le più recenti Moto3 4t


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Oggetto - e secondo noi non a torto - di diverse critiche, il sistema di controllo di ciò che avviene in pista in cui i commissari e le bandiere sono rimpiazzati da semafori è gestito da una sala regia ultra hi-tech


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Figlio d'arte (suo padre Davide è stato campione europeo e ha corso anche nel mondiale 250), Nicolo Bulega è una delle grandi promesse del motociclismo italiano


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Il pilota e team manager del Twister Racing dopo un turno in sella alla nostra CBR


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Vincitore dell'ultima edizione della Michelin Power Cup, Cristian Serri parteciperà - sempre gommato Michelin - alla Master Cup, uno dei trofei Fim più competitivi dell'intero scenario nostrano


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Il nostro Starlane Stealth Gps-3 ha provveduto per tutti e tre i giorni di test a memorizzare i tempi realizzati in pista. A partire dalla prima gara della stagione che ci apprestiamo a cominciare utilizzeremo anche le sue funzionalità telemetriche mediante il sistema di acquisizione dati integrato


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Il fondatore e Ceo di eRReMMe Photo ha provveduto con la sua organizzazione a erogare per tutti e tre i giorni il servizio fotografico dell'evento


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Così si presentava l'asfalto del tracciato spagnolo tutte le mattine, fino all'arrivo del sole dell'aria calda


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Il team olandese nostro coinquilino di box aveva un rapporto molto intenso con le moto dei propri piloti


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Nei limiti della normlità gli strappi sulla spalla sinistra della nostra Power Cup posteriore, nonostante la temperatura dell'asfalto fosse al di sotto di quella che rende ottimale l'esercizio della gomma. Il grip della copertura è sempre stato eccellente, perfino sovradimensionato per il nostro passo da amatore.

Per l'intero weekend abbiamo utilizzato una mescola di tipo B, la stessa utilizzata nell'omonimo trofeo FIM. Oltre a questa esiste  anche la A (morbida) e la C (drura. Le misure disponibili: 180/55, 190/55 e   200/55 tutte ZR17”.

Il  battistrada è stato realizzato con la già conosciuta tecnologia proprietaria a doppia mescola (2CT), la cui parte più dura copre circa il 30 per cento della parte centrale della gomma.

Il disegno del battistrada è al 5%, il limite minimo legale di intaglio per ottenere l’omologazione.

Il  profilo, in tutte e tre le misure disponibili, è stato disegnato con  forme omotetiche, a tutto vantaggio della maneggevolezza.

Sempre a proposito delle misure, per l’uso in pista Michelin consiglia la 190/55 per le moto 600 cc (noi preferiamo invece la 180/55), e la 200/55 per i mille.

Diversamente  da quanto accade con la gomma anteriore, la struttura del posteriore è  stata ammorbidita, con il risultato di aver prodotto un incremento di  circa l’8% dell’area di contatto con l’asfalto


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L'amico - e  grande manetta - Alberto, aka gt98


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La Michelin Power Cup anteriore è una gomma per la quale facciamo davvero fatica a contenere gli entusiasmi. Abbiamo utilizzato un unico esemplare nella mescola VB, la stessa usata dai piloti del trofeo Fim ufficiale del produttore transalpino, sottoponendolo a diversi cicli di riscaldamento-raffreddamento e facendogli percorrere parecchi chilometri. Nessun segno di calo del rendimento, neppure minimo.

Come da indicazione dei  tecnici Michelin, le abbiamo utilizzate alla pressione di 2.4 bar dopo  40' di termocoperte e un paio di giri tirati. Il comportamento si è  rivelato eccellente, con i soliti picchi di qualità nella rapidità della  discesa in piega e nella stabilità in frenata.

Dati tecnici alla mano, per ottenere una tale maneggevolezza dello pneumatico, i tecnici Michelin hanno lavorato sull’irrigidimento della struttura, restando tuttavia entro i limiti  oltre i quali si potrebbero verificare problemi di chattering, un problema del tutto sconosciuto a questa copertura


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Andrea Romagnoli, giornalista, tester ma soprattutto pilota, membro del team Gully Racing. Dietro il sorriso lo sconforto per essere appena stato vittima di una caduta, per fortuna senza gravi conseguenze


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All'interno della Reception, nonché sala da pranzo, nonché area relax allestita all'interno dei box dell'organizzazione


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Giuseppe Denicola, nostro vicino di box e avversario sia nel pareggiamento categoria Amatori di sabato che nell'Open della domenica


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Fianco a fianco, le due coperture anteriori Michelin che abbiamo utilizzato nel corso dei pre-season test ad Aragon. Sulla sinistra la Pilot SuperSport, dalla destinazione d'uso mista strada/pista e che si riconosce per un profilo più tondo della sua "cugina" racing che fa della forma appuntita uno dei suoi principali elementi di forza.

Diversa, tra le due, anche la superficie intagliata, inferiore nel caso della Power Cup


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Diverse destinazioni d'uso (full racing la Power Cup, seppur omologata per l'uso in strada, 50/50 pista strada la Power SuperSport) per le due coperture più spinte presenti nella gamma del produttore francese. Facile distinguerle anche per il profilo, più piatto nel caso della SuperSport e per l'estensione dell'area intagliata che, sempre per quanto riguarda quest'ultima, è più estesa


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Allestito all'interno dei box dell'organizzazione, il tavolo con le coppe per i piloti più veloci delle varie categorie di pareggiamento



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Che il pareggiamento abbia inizio


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Tutto è pronto per dare il via al giro di allineamento


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I piloti si sistemano in griglia


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Piloti in pit lane all'altezza della propria posizione in griglia in attesa di cominciare il proprio pareggiamento


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Piloti in bagarre in uno dei tanti pareggiamenti del weekend


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Il gruppone alla prima staccata del circuito nel pareggiamento Piloti di sabato pomeriggio


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Curva uno, da affrontare in seconda marcia dopo una staccata piuttosto violenta


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Il gruppo dei piloti del paraggiamento categoria Amatori alla prima staccata


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Bottino pieno per il Twister Racing nei pareggiamenti di sabato. Da sinistra a destra, i vincitori nelle rispettive categorie: Lupo Morganti (Amatori), Leonardo Cozzo (Esperti) e Kristian Milic (Veloci)


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Lo staff e i piloti di Gully Racing. Da sinistra a destra: Andrea Romagnoli, Andrea Di Vora, Luca Bertoldo, Jonathan Lathiere, Manuela La Licata, Guglielmo Tarizzo, Christian Rubiola, Genny Piccatti, Matteo Bruno, Giorgia Fiò Bilotto, Anna Sperandio


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Dopo aver utilizzato con grande soddisfazione la RapidBike Evo, per la stagione che si avvia a cominciare abbiamo deciso di effettuare un upgrade passando allo step successivo rappresentato dalla versione Racing.

Evoluzione progettuale e completamento funzionale della Evo, la centralina di piunta di RapidBike introduce diverse novità: il controllo dinamico del tempo di iniezione, la possibilità di gestire il freno motore, il limitatore di giri per la pit-lane e lo switch multi-set.

Anche nella nuova configurazione abbiamo continuato a usare il modulo My Tuning Bike, l'applicazione opzionale che permette di realizzare l'automappatura dell'iniezione, più sofisticata e performante dell'auto-adattività già presente "di serie" nelle centraline Evo e Racing


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Sotto la sapiente guida del responsabile tecnico dei prodotti RapidBike Valentino Damonte, abbiamo assistito alle operazioni di configurazione della centralina elettronica Racing e all'ottimizzazione dell'erogazione del motore della nostra CBR600RR mediante una serie di lanci al banco prova


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Osservando le curve di erogazione, i tecnici RapidBike hanno via via modificato i parametri dell'iniezione al fine di ottimizzare la resa del motore a tutti i regimi.

La principale funzionalità che distingue la versione Racing da quella Evo è il cosiddetto Ignition timing dynamic control, ovvero il sistema di gestione della fase che permette di controllare l'anticipo del ciclo motore e portarlo al massimo del suo rendimento


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Nel corso della mattinata in cui noi e la nostra moto siamo stati ospiti di RapidBike, sono stati effettuati numerosi lanci al banco al fine di ottenere la perfetta mappatura.

Risultato finale: 120 cv alla ruota, 4 in più di quanti - alle medesime condizioni - ne erano stati rilevati l'anno precedente con la centralina Evo


Luciano Lombardi

Prima di ultimare le operazioni di setting della centralina Racing, i tecnici RapidBike ci hanno suggerito di intervenire anche su un altro parametro gestibile attraverso il dispositivo, l'Engine brake control, con il quale è possibile diminuire l'incidenza del freno motore. La riduzione che abbiamo apportato è stata pari al 30 per cento, ben percepibile in tutti i frangenti della staccata e dell'inserimento in curva


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Realizzato in titanio, carbonio e acciaio, lo scarico completo (terminale e collettori) Power Suono Evo di Mivv ha dimostrato di saper lavorare in perfetto accordo con la centralina racing che gestisce la nostra elettronica


Prima di partire per la trasferta spagnola, la nostra CBR ha fatto un pit stop nell'officina Esse Erre Racing di Massimiliano Pisati per il tagliando completo e per alcuni interventi di modifica al setting


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Anche nel corso di questa stagione utilizzeremo il gas rapido Accossato con una regolazione dell'angolo di rotazione della manopola al livello intermedio


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Alla vigilia dei test spagnoli abbiamo voluto provare a invertire la posizione della pompa freno posteriore a manubrio Discacciati, sostituendo la leva per il pollice con quella per l'azionamento a indice


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Per preservare i carter motore e frizione, il telaio e il forcellone, continuiamo ad affidarci alle protezioni in carbonio della Studiofibre


Luciano Lombardi

Uno dei capisaldi nella preparazione del nostro mezzo da corsa è rappresentato dai bellissimi AF5S in alluminio forgiato prodotti da MFR Wheels. Oltre a un risparmio complessivo rispetto agli originali quantificabile in quasi 3 chilogrammi, la centralizzazione delle masse che ha condotto la loro realizzazione offre notevoli benefici in termini di velocità di discesa in piega e di maneggevolezza nei cambi di direzione, entrambe caratteristiche più che evidenti anche per un amatore come il sottoscritto


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Al posto della pompa originale, da diverso tempo ormai utilizziamo la radiale Racing 19 RCS di Brembo


Luciano Lombardi

Tra i tanti ammortizzatori di sterzo disponibili sul mercato, il nostro interesse è ricaduto su un prodotto un po' particolare: l'Hyperpro Rsc si caratterizza, infatti, per un funzionamento progressivo, anziché lineare, ovvero, la sua forza di smorzamento è proporzionale all'entità dello sbacchettamento del manubrio


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Bellissime nella loro livrea cromata, ma soprattutto efficaci le pinze freno anteriori Brembo Gp4-RX. Nel nostro impianto lavorano assieme a una coppia di dischi T-Drive e di pastiglie Z04, sempre del produttore bergamasco


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Caratterizzate da una rigidità che non ha pari sul mercato, le pedane regolabili ricavate dal pieno di Metal Tech Racing sono un anche capolavoro di design


Barbara Roncarolo

Una delle configurazioni-tipo dell'abbigliamento tecnico che abbiamo utilizzato nella tre giorni ad Aragon è stata la seguente:

- Tuta professionale Dainese D-Air Racing

- Guanti Dainese Full Metal Pro

- Stivali Dainese Axial Pro

- Paraschiena Dainese Wave

- Casco Agv Grid


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