Addio a Gato Barbieri, El Gaucho del jazz - I 10 brani cult
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Addio a Gato Barbieri, El Gaucho del jazz - I 10 brani cult

Si è spento a 83 anni il sassofonista argentino famoso in tutto il mondo anche per la colonna sonora di "Ultimo tango a Parigi"

Barbieri era molto amato in Italia per le sue collaborazioni con Pino Daniele e Antonello Venditti

Il mondo del latin jazz piange la scomparsa di uno dei suoi artisti più illustri, il sassofonista argentino Leonardo 'Gato' Barbieri, morto a 83 anni a New York a causa dell’aggravarsi di una polmonite. Lo ha comunicato ai media la moglie Laura, a suo fianco da oltre vent’anni.

Nato a Rosario, Santa Fe, in Argentina, il 28 novembre del 1932, Barbieri aveva ricevuto a novembre un Latin Grammy per l’eccellenza musicale. In occasione del premio, il sassofonista aveva rivelato il segreto delle sue qualità: “Bisogna fare pratica, fare pratica e fare pratica”. Pratica che El Gaucho del jazz ha iniziato a fare fin da giovanissimo tra un locale e l’altro di Buenos Aires, dove ha affinato il suo stile inconfondibile di suonare il sax: una sorta di placido felino che fa le fusa, ma che, all’occorrenza, tira fuori gli artigli più aguzzi.

Gato Barbieri ha imparato a suonare il clarinetto a 12 anni ascoltando Charlie Parker e John Coltrane, per poi passare al sassofono contralto e alle prime esperienze nel 1953 con l’orchestra di Lalo Schifrin.

Appassionato di be bop, Barbieri ha soggiornato lungamente a Roma negli anni Sessanta, dove ha suonato con Enrico Rava e Don Cherry, e poi a New York, dove ha partecipato alla prima edizione della Liberation Music Orchestra di Charlie Haden. Dopo aver assorbito la rivoluzionaria lezione del free jazz, il sassofonista è tornato all’amore per le sonorità della sua terra natia in album con una forte impronta latina come The Third World, Fenix, Under Fire e El Pampero.

Nel 1972 arriva la fama mondiale con la colonna sonora dell'Ultimo tango a Parigi di Bernardo Bertolucci, il film-scandalo interpretato da Marlon Brando e Maria Schneider, che gli fa vincere un Grammy Award. Il punto di più alto della sua carriera, da un punto di vista artistico, è la trilogia latino americana formata dagli album Latin America, Hasta Siempre e Viva Emiliano Zapata, in cui il suo stile, un sapiente mix di jazz e latinità con un pizzico di passione politica, è perfettamente a fuoco.

In Italia Barbieri è molto conosciuto anche al di là del pubblico jazz per le sue collaborazioni con Pino Daniele, Antonello Venditti (Modena)e, prima ancora, per il suo struggente assolo di sax in Sapore di sale di Gino Paoli. Dopo un lungo periodo di inattività, iniziato negli anni Ottanta, causato dalla morte di sua moglie Michelle, il sassofonista di Rosario è torna ad esibirsi dal vivo solo alla fine degli anni Novanta.

Vediamo, ma soprattutto ascoltiamo i 10 brani cult della sua lunga e prolifica carriera, che ha prodotto oltre cinquanta album, tra progetti da leader e collaborazioni prestigiose. [Cliccare su Avanti]

1) Ultimo tango a Parigi

2) Viva Emiliano Zapata

3) Milonga triste

4) Fiesta

5) Europa

6) Straight into the sunrise

7) El Pampero

8) Tiempo buono

9) I want you

10) Modena

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Gabriele Antonucci