Achille Lauro: il vero significato di "Rolls Royce"
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Achille Lauro: il vero significato di "Rolls Royce"

La canzone non è un inno all'ecstasy, come molti gli contestano, ma al sogno di un riscatto sociale

Non c'è dubbio che il personaggio più discusso e chiacchierato dell'edizione numero 69 del Festival di Sanremo sia il rapper romano Achille Lauro.

La sua Rolls Royce, uno dei brani più ascoltati in radio e in streaming questi giorni, oltre che tra i più votati dalle giurie, è una canzone che non ammette mezze misure: o la si ama, o la si odia.

Personalmente, pur avendo un gusto che si è formato con il rap old school anni degli Ottanta-Novanta, abbiamo apprezzato, nelle pagelle della seconda serata di Sanremo, l'originalità e il coraggio di presentare una canzone così irriverente e fuori dagli schemi sul palco dell'Ariston, una ventata d'aria fresca portata da questo singolare araldo della "samba trap".

Né rap, né pop, né rock, ma tutti e tre i generi insieme, Rolls Royce, che mescola sapientemente il Vasco Rossi di Vita spericolata, il Jovanotti di VascoLa mia moto e (soprattutto) gli Smashing Pumpkins di 1979 e il King Krule di Easy Easy, è un brano energico e scanzonato, con un testo che è quasi un elenco dadaista di personaggi famosi, reso ancora più surreale dagli ululati del Nostro.

Stasera c'è molta curiosità nel vederla eseguita, nella serata dei duetti, insieme a Morgan, un altro "irregolare" della nostra canzone

Quasi come un attore futurista, Achille Lauro ha ottenuto l'obiettivo di far indignare al tempo stesso alcuni commentatori, alcuni politici e i mastini catodici di Striscia la notizia, che gli hanno contestato, a partire dal titolo Rolls Royce, l'apologia della droga (che, va detto, costituisce buona parte della prima produzione discografica di Achille Lauro).

Le accuse di incitazione all'ecstasy

La trasmissione di Ricci prende spunto dall'iconica statuetta di donna sul radiatore delle Rolls Royce, il cui nome è Spirit of Ecstasy: da qui, pare, nasca l'abitudine a chiamare "Rolls Royce" una tipologia di pasticche sintetiche.

Don Mazzi, prelato che non si nega mai a una dichiarazione a favore di telecamera, ha dichiarato a Striscia : "Il servizio pubblico che sceglie di mettere in gara una canzone che, non solo inneggia alla droga, ma che contiene una frase che mi sconvolge perché va al di là della droga, ma parla anche della fine ('Voglio una vita così, voglio una fine così'). Non siamo stupidi. Ma la cosa che mi meraviglia di più è che un uomo di grande cultura, che un conduttore come lui (Claudio Baglioni ndr), si sia lasciato scappare una cosa del genere. Baglioni ha fatto una puttanata".

Ancora più surreale è stata la dichiarazione dell'onorevole Roberto Novelli, deputato di Forza Italia, che ha chiesto addirittura l'intervento di Claudio Baglioni e della Vigilanza Rai. «Il direttore artistico di Sanremo sciolga immediatamente i dubbi emersi sul significato della canzone del cantante Achille Lauro. Confido che la commissione di vigilanza Rai prenda posizione: la droga è una piaga sociale e di tutto abbiamo bisogno tranne che di cattivi esempi sul palcoscenico più importante".

Achille Lauro, evidentemente divertito per tutto questo bailamme mediatico, ha dichiarato: «Ogni giorno esce una cosa nuova, prima il plagio che non è un plagio. Ora questo. Non sapevo che era il nome di una pasticca di ecstasy. Rolls Royce per me è la macchina, è lo status. Il pezzo è una fotografia di tutte le icone mondiali dagli anni Cinquanta a oggi: dal mondo di Hollywood alla musica, allo stile».

Il vero significato di "Rolls Royce"

Il rapper romano, il cui vero nome è Lauro De Marinis, è nato a Roma l'11 luglio 1990, crescendo prevalentemente tra i quartieri periferici di Serpentara e Vigne Nuove del Municipio III.

Rolls Royce è la classica canzone che fuori dal Grande Raccordo Anulare di Roma non viene colta nel suo contesto.

L'ambientazione è realisticamente all'esterno di un dei tanti anonimi bar di periferia, dove un gruppo di "pischelli" senza arte né parte, parla di cosa vorrebbe da una vita che non ha e che (probabilmente) non avrà mai.

Lo fa attraverso i cliché di quella subcultura di massa che i sociologi ben hanno descritto: i soldi per una bella macchina, la più costosa di tutte, la Rolls Royce, gli status symbol dei vestiti, della vita maledetta da rockstar, con morti precoci ed eccessi.

Folgoranti, per ironia, le liriche "No non è un drink è Paul Gascoigne/No non è amore è un sexy shop".

Il cazzeggio da bar termina in una giornata altrimenti interminabile con un interrogativo, questo, dannatamente reale: "Di noi che sarà?" e con una sorta di preghiera laica, degna di un Pasolini 4.0, che ha il suo acme nella supplica : "Dio ti prego salvaci da questi giorni, tieni da parte un posto e segnati 'sti nomi".

Rolls Royce appare più una invocazione disperata da generazione "no future" abbandonata al reddito di cittadinanza come alternativa al nulla urbano ed esistenziale, che un inno alla droga.

Sorprende che, in un repertorio abbondantemente orientato sulle sostanze psicotrope, l'unica canzone di Lauro che non parla, con tutta evidenza, di droga debba essere spacciata per tale.

Ma forse, dietro, c'è un marketing sapiente, che prima parla di plagio e poi di inno all'ecstasy, pur di far parlare della canzone.

E magari, a qualcuno dà fastidio che il borgataro "sballato" sia più scaltro di tanti navigati giornalisti, politici e autori televisivi.

Il testo integrale di "Rolls Royce"

Sdraiato a terra come i Doors
Vestito bene via del Corso
Perdo la testa come Kevin
A ventisette come Amy
Rolls Royce
Si come Marilyn Monroe
Chitarra in perla Billie Joe
Suono per terra come Hendrix
Viva Las Vegas come Elvis

Oh Rolls Royce
No non è vita è Rock’n Roll
No non è musica è un Mirò
È Axl Rose

Rolling Stones

No non è un drink è Paul Gascoigne
No non è amore è un sexy shop
Un sexy shop si si è un Van Gogh

Rolls Royce
Voglio una vita così
C’est la vie
Non è follia ma è solo vivere
Non sono stato me stesso mai
No non c’è niente da capire
Ferrari bianco si Miami Vice

Di noi che sarà

Rolls Royce Rolls Royce
Di noi che sarà

Rolls Royce
Voglio una vita così
C’est la vie
Amore mio sei il diavolo
Che torni ma
Solo per dare fuoco al mio cuore di carta
Dio ti prego salvaci da questi giorni
Tieni da parte un posto e segnati sti nomi
Rolls Royce

Achille LAuro
ANSA/RICCARDO ANTIMIANI
Achille Lauro è uno dei protagonisti di Sanremo 2019 con la controversa "Rolls Royce"

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Gabriele Antonucci