Berlino, al bivio dell'austerità,  non vede l'Italia come preda. A differenza di Parigi
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Berlino, al bivio dell'austerità,  non vede l'Italia come preda. A differenza di Parigi

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La Germania ha un nuovo governo, Olaf Scholz sarà cancelliere e guiderà una maggioranza formata da social-democratici, liberali e Verdi. Con la fine dell'era Merkel, la Germania perde la Cdu come forza di governo e avvia un governo di centrosinistra, a metà del guado tra progressismo etico-sociale, ambientalismo e ordoliberalismo economico. Tuttavia, non bisogna lasciarsi troppo impressionare dalla novità poiché le continuità con il passato sembrano più forti di quanto gli stessi partiti della maggioranza non vogliano dare a vedere. Anche se il contratto apre la strada a qualche riforma delle regole fiscali Ue, la partita è tutta da giocare. E per l'Italia, in caso di rimessa in discussione degli equilibri Ue, gli aspetti positivi non sono secondari. Al contrario della Francia, con cui abbiamo appena firmato un Trattato, i tedeschi non hanno mire di conquista della nostra economia.

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Lorenzo Castellani