Il maschio. Il maschio è la causa di tutti i mali del mondo. Il maschio, uomo, soprattutto se padre di famiglia, è l’incarnazione della rovina della società moderna.
No, ad affermarlo non è una “femminista” tipo qualunque, odiatrice incallita di qualsiasi cosa rappresenti il sesso opposto alla donna. Ad affermarlo è stata un’istituzione internazionale, o meglio, l’istituzione internazionale per eccellenza: l’Onu.
Difficile da credere, ma uno degli ultimi tweet dell’account delle Nazioni Unite è stato proprio un attacco insensato e assurdo degno dei miglior siti di satira o parodia del tipo di “Lercio”. Ma da ridere questa volta non c’è proprio nulla, siccome il tweet è stato postato seriamente e accosta – udite udite – la pandemia di Covid19 con l’avanzare, a detta dell’Onu, della società patriarcale che ha dominato il mondo per millenni.
Occorre davvero stropicciare gli occhi e darsi dei pizzicotti per capire di essere nella realtà social, ma pur sempre nella realtà. Una realtà che va riportata per intero, a scanso di equivoci (in realtà c’è poco da equivocare) e per denunciare e indignarsi per la frase choc dell’Onu che così recita: “La pandemia sta dimostrando ciò che tutti sappiamo: millenni di patriarcato hanno portato a un mondo dominato dagli uomini con una cultura dominata dagli uomini che danneggia tutti: donne, uomini, ragazze e ragazzi”.
È davvero difficile comprendere il nesso logico tra “patriarcato” e Covid-19, ma per il politicamente corretto tutto è possibile, soprattutto se si può sfruttare ogni occasione per scagliarsi contro lo stereotipo dell’uomo bianco, magari occidentale, e padre di famiglia, come appunto ha fatto l’Onu nel tweet che riporta in calce il tag del Segretario Generale António Guterres.
In realtà c’è poco da scherzare, proprio perché tali affermazioni arrivano da un personaggio e un’istituzione così importanti. Parole, dunque, da denunciare senza mezzi termini perché rappresentano delle vere e proprie farneticazioni, le quali legittimato l’ideologia imperante che vorrebbe, anzi vuole, l’uomo come nemico della natura e delle donne. Un’apertura, dunque, ad una visione della società e del mondo sempre più “disumanizzata”, dove importanti non sono le persone – e le loro sane e ricche differenze – bensì le ideologie e gli interessi di parte.
Interessi abbastanza chiari e limpidi, se si pensa all’ipocrisia di media e social nel (non) commentare questo tweet. Da settimane, infatti, vediamo una campagna mediatica incentrata sulla derisione dei cosiddetti complottisti, che vengono presi di mira come il male per il quale diventa difficile combattere la pandemia di coronavirus. Allo stesso modo, però, non si vedono le stesse reazioni, magari ridicolizzanti o indignate, per questo osceno tweet delle Nazioni Unite. Un post folle che riprende un passaggio del discorso che proprio Guterres ha pronunciato lo scorso 31 agosto al Palazzo di Vetro. In quel caso il Segretario generale dell’Onu mise in mezzo l’illogico paragone patriarcato-pandemia. Durante l’intervento, pensato proprio sul tema delle “discriminazioni di genere”, affermò addirittura che anche le mascherine sono fonte di discriminazione, poiché sarebbero pensate “per gli uomini” e non per le donne.
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