Cuciniamo insieme: pandomisù ai frutti rossi
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Cuciniamo insieme: pandomisù ai frutti rossi

Natale è passato da un giorno e noi siamo già proiettati all’anno nuovo. Ma la voglia di dolcezza di questo periodo dell’anno va assecondata. Di certo tra i cesti regalo troverete un pandoro magari avanzato o dimenticato. Per fare una ricetta di riciclo ci siamo inventati una contaminazione tutta veneta: tra il tiramisù e il pandoro. È nato il nostro pandomisù. Proviamolo.


Il Pandoro è un dolce meraviglioso: soffice, vanigliato con quel suo profumo di burro. Ciò che molti non sanno è che il Pandoro ha un papà e una data di nascita. Fu il 14 ottobre del 1884 quando il pasticcere veronese Domenico Melegatti presentò all’ufficio brevetti di Verona la ricetta del suo dolce. In realtà il Pandoro pare abbia un antenato nel pan d’ oro che si faceva dal 1500 a Venezia, o addirittura che sia un’evoluzione del pan Nadalin. La sua forma a stella si deve invece a un altro pasticcere che chiese al pittore Angelo dell’Oca Bianca di creare una forma che fosse un richiamo al Natale. Da quel momento il Pandoro è sinonimo di festività e contende al Panettone meneghino il primato del Natale. Come sempre gli italiani si sono divisi in due fazioni: i panettoniani e i pandoristi. In realtà sono ottimi entrambi. E noi per fare una ricetta di riciclo ci siamo inventati una contaminazione tutta veneta: tra il Tiramisù e il Pandoro. È nato il nostro Pandomisù. Proviamolo.

Ingredienti – La metà di un pandoro dalla base in su, 450 gr di mascarpone, 3 uova (due albumi e tre tuorli) 5 cucchiai di zucchero, 2 cucchiai di zucchero a velo, un bicchierino di vino passito, 150 gr di frutti rossi misti (lampone, more, mirtilli, ribes).

Procedimento – Scavate il Pandoro rispettando la forma a stella in modo da creare un incavo abbastanza capiente da poter contenere la crema di mascarpone. Bagnate il Pandoro con il vino passito. Separate gli albumi dai tuorli e montate gli albumi a neve ferma. Montate invece in una zuppiera capiente i tuorli con lo zucchero “a bianco”. Incorporate con delicatezza il mascarpone ai tuorli e create una crema liscia alla quale incorporerete poi girando dal basso verso l’alto gli albumi. Riempite con questa crema il Pandoro. Passatelo in frigo per una mezzora; decorate in superficie con i frutti rossi e spolverizzate con zucchero a velo. E che la festa continui.

Come far divertire i bambini – Fate decorare a loro il Pandoro e fate spolverizzare a loro lo zucchero a velo: inventeranno la favola della neve.

Abbinamento – Noi abbiamo abbinato a questo dolce lo stesso vino che abbiamo usato per la bagna: un Verdicchio Doc dei Castelli di Jesi passito. Ma voi potete accompagnarci qualsiasi altro vino passito, anche un ottimo Marsala.

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Carlo Cambi

Toscano di nascita e di formazione (economico-giuridica) diventa giornalista professionista a 23 anni. Percorre tutto il cursus honorum a Repubblica fino a dirigere le pagine di economia. Nel 1997 fonda I Viaggi di Repubblica - primo e unico settimanale di turismo - che dirige fino al 2005 quando sceglie di vivere a Macerata insegnando marketing del territorio e incontra Maurizio Belpietro col quale stabilisce un sodalizio umano e professionale. Autore radiofonico e televisivo continua a occuparsi di economia ed enogastronomia. Ha scritto una trentina di libri. Il suo best seller? Il Mangiarozzo.

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Petra Carsetti