Com'è bella Trieste al femminile (e non solo)
(Max Morelli)
Italia

Com'è bella Trieste al femminile (e non solo)

Scoprire quello che offre la città di Trieste è un’esperienza che tutti dovrebbero fare almeno una volta nella vita. Una città che man mano che la si percorre cambia sempre volto, mostrando con eleganza la sua storia.Un volto soprattutto femminile perché Trieste è una delle poche regioni italiane in cui le donne godevano di una forte emancipazione già nel 1800. Donne che uscivano sole per i caffè del centro, una presenza forte la loro, che ancora oggi si riesce a percepire nelle opere, nella società e nella cultura triestina. Una città delle donne ma anche di intellettuali e scrittori di fama internazionale come James Joyce e Umberto Saba ma anche come Freud, Svevo e la Hack la cui presenza ha dato vita ad un vero proprio crocevia culturale. Trieste è stata nel 2020 capitale europea della scienza per la sua rete di centri accademici e di ricerca all’avanguardia.

(Simona Barbetti)


Cosa vedere a Trieste

Per arrivare nel cuore di Trieste si deve percorrere un lungomare, chiamato le Rive che costeggia l’area portuale e la stazione marittima dove attraccano le navi da crocierama basta girare un attimo lo sguardo per vedere la piazza Unità d’Italiala più grande d’Europa. Nei 6000 metri della piazza il tempo sembra essersi fermato e ai suoi lati hanno sede il Municipio, la Prefettura e la Giunta Regionale del Friuli Venezia Giulia, la Fontana dei Quattro Continenti e uno dei caffè più importanti: il Caffè degli Specchi.Poco distante si trova il Canal Grande, nel Borgo Teresiano dove ci sono delle piccoli imbarcazioni da pesca. Qui si trova posizionata la statua di James Joyce.

La Basilica di San Giusto

La basilica di San Giusto di trova più in alto rispetto alla città e per arrivarci si deve percorrere una salita da dove si può ammirare tutta Trieste. Sulla facciata della basilica c’è un rosone gotico mentre al suo interno ci sono Mosaici raffiguranti due icone dell’arte sacra bizantina: la Madonna, genitrice di Dio (Teotokos) e il Cristo benedicente (Pantocrator). Diversi i libri ed i cimeli custoditi al suo interno. Scendendo da Colle San Giusto si arriva al Teatro Romano che poteva ospitare 6000 spettatori sulle gradinate.

Il Castello di Miramare

A circa 10 chilometri dal centro cittadino c’è il Castello di Miramare sul promontorio di Grignano, costruito tra il 1856 e il 1860 come residenza principesca del Duca Massimiliano d’Asburgo e la consorte Carlotta del Belgio. Il Castello, oggi adibito a Museo storico è circondato da un parco e negli anni ’90 il mare attorno all’area è stato trasformato in Riserva marina protetta in cui è possibile praticare diverse attività subacquee dal diving allo snorkeling.

Il Caffè San Marco

Uno dei Caffè più suggestivi di Trieste è sicuramente il Caffè San Marco dove non è difficile immaginare scrittori come Italo Svevo, Umberto Saba, Claudio Magris e Paolo Rumiz e James Joyce fossero lì assorti nelle loro riflessioni sorseggiando del caffè. Le maschere ed i leoni impressi sulle pareti e nell’arredo ricordano Venezia. Il Caffè ha il suo interno ha una libreria ed il suo titolare Alexandros Delithanassis ha una casa editrice e mette di frequente a disposizione la sala adiacente alla libreria per la presentazione di libri. Il Caffè San Marco nasce nel 1914 ed oltre ad avere un vasto assortimento di vini produce del Caffè artigianale usando tre miscelazioni differenti.

La città vecchia

Addentrandosi nella zona della Città Vecchia ci sono molti negozi di antiquariato e libri, numerosi bar e locali, con tavoli all’aperto, negozi di oggetti vintage e le botteghe artigiane. Da qui si prosegue per le tante stradine che portano verso la Cavana, che un tempo era uno dei quartieri più malfamati di Trieste mentre negli ultimi 20 anni ha cambiato volto, diventando una delle zone più caratteristiche e frequentate della città.

Trieste da esplorare

Trieste offre anche dei siti naturalistici di estrema bellezza come la passeggiata sulla strada Napoleonica che porta da Opicina a Prosecco. Un percorso che può essere fatto in bicicletta e particolarmente consigliato alle famiglie con i bambini. All’inizio del sentiero sulla parete rocciosa ci sono ganci e corde usati da chi pratica climbers per arrampicarsi.Un altro sport che ha preso piede negli ultimi anni è il ciclismo con i Bike tour in bici elettrica. Alcuni itinerari prevedono la partenza da Villa Opicina per Monrupino con salita fino alla Rocca e proseguimento per Sagrado, Borgo Grotta Gigante, Sgonico, Sales dove si percorre immersi nel silenzio diversi chilometri tra boschi e sentieri che nascondono in alcuni tratti la triste storia di Trieste. Infatti proprio sul quel percorso si trova la foiba 142 dove morirono centinaia di persone.

Trieste e la cultura

MonetAl Museo Revoltella fondato nel 1872 da Pasquale Revoltella una delle figure più importanti della società triestina dell’Ottocento è aperta la mostra di Monet Renoir, Delacroix e Courbet “Monet e gli impressionisti in Normandia” dal 4 febbraio al 5 giugno 2022. L’esposizione riguarda la Collezione Peindre en Normandie che è tra le più rappresentative del periodo impressionista provenienti da Musée Marmottan Monet di Parigi, dal Belvedere di Vienna, dal Musée Eugène-Boudin di Honfleur e da collezioni private. Sono esposte 70 opere come Falesie a Dieppe (1834) di Delacroix, La spiaggia a Trouville (1865) di Courbet, Camille sulla spiaggia (1870) di Monet, Tramonto, veduta di Guernesey (1893) di Renoir. Il palazzo Revoltella nei suoi 6 piani ospita anche molte opere tra quadri e sculture di immenso valore.

Frida Khalo

La mostra sensoriale di Frida Khalo “Il Caos Dentro” allestita al Salone degli Incanti di Trieste dal 12 marzo al 23 luglio 2022 è un percorso espositivo che racconta la vita della pittrice messicana attraverso la riproduzione delle sue opere. Tra i dipinti e litografie che figurano i celebri autoritratti di Frida ci sono anche i lavori di Diego Rivera, provenienti da collezioni private messicane. A sostenere la ricerca del reale attraverso la rappresentazione, sono le fotografie di Leo Matiz: 150 scatti del fotografo colombiano, sia in bianco e nero sia a colori, come omaggio al grande fotografo che oltre a fotografare personaggi illustri di ogni genere, ha saputo più di molti altri ritrarre l’essenza di Frida Kahlo. Le fotografie presenti in mostra risalgono tutte alla fine degli anni ’40, periodo in cui l’artista messicana aveva raggiunto la sua fama indipendente da Diego Rivera avendo solo poco più di trent’anni. Proseguendo nell’esposizione, si possono ammirare le emissioni filateliche, un’esclusiva raccolta di 41 francobolli del Messico che la raffigurano come simbolo d’arte della sua terra natale.

Mostra “Io, lei, l’altra – Ritratti e autoritratti fotografici di donne artiste”

Al Magazzino delle Idee di Trieste fino al 26 giugno è possibile vedere la mostra “Io, lei, l’altra – Ritratti e autoritratti fotografici di donne artiste”, a cura di Guido Comis in collaborazione con Simona Cossu e Alessandra Paulitti che si sviluppa in novanta opere. L’esposizione ripercorre la fotografia degli ultimi cento anni e permette di valutare la nuova concezione della donna e il suo ruolo attraverso una successione di straordinarie immagini da Wanda Wulz a Cindy Sherman, da Florence Henri a Nan Goldin. La mostra è prodotta e organizzata da ERPAC – Ente Regionale per il Patrimonio Culturale del Friuli Venezia Giulia
Dove dormire Tra gli alberghi più belli di Trieste è possibile alloggiare nel centro della città, al Savoia Excelsior Palace Trieste sul Golfo che si trova in un edificio storico con architettura del 19° secolo. Mentre a a 1,4 km dal Castello di San Giusto si può prenotare al Doubletree By Hilton Trieste che sorge all’interno di un magnifico palazzo storico risalente ai primi anni del ‘900 in Piazza della Repubblica, a pochi passi da Piazza Unità d’Italia e dalla Stazione Centrale di Trieste.Oltre a disporre di 125 camere di cui 25 suite, contraddistinte dalla fusione tra le splendide decorazioni originali ed i tocchi di design apportati grazie alla recente opera di ristrutturazione.




Cosa mangiare
La Jota Probabilmente è il piatto più tipico della cucina triestina, è una zuppa di crauti, patate e fagioli insaporito con carne di maiale, dal gusto tendente all’acido. Altro piatto caratteristico sono i Sardoni in Savòr che sono un piatto di alici con le cipolle, marinate nell’aceto bianco.
Curiosità
Trieste nonostante si sia distinta negli anni per la forte emancipazione femminile ha una spiaggia chiamata Lanterna o Pedocin divisa per sessi, l’ultima esistente in Europa. La Spiaggia è un bagno comunale che ha due ingressi: da una parte c’è quello per le donne e i bambini che hanno meno di 12 anni, dall’altra c’è l’ingresso per gli uomini. Entrare costa 1 euro ma si possono anche fare abbonamenti mensili o stagionali. La spiaggia è divisa da un muro bianco, alto più di tre metri invalicabile che prosegue con una catena anche nel mare. Accedere nella parte del sesso opposto non è possibile senza avere un permesso speciale.

I più letti

avatar-icon

Linda Di Benedetto