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Smartphone e tablet

Ricerca e soccorso mediante cellulari, il Canada cerca sistemi di localizzazione

L'esercito cerca nuove strade per ridurre i tempi per rintracciare un telefonino (e soprattutto le persone in difficoltà)

Le forze armate canadesi (Caf) stanno cercando un sistema di rilevamento della posizione dei telefoni cellulari da installare su tutta la flotta di velivoli ed elicotteri destinati alle operazioni di ricerca e salvataggio (Sar). L'idea è migliorare la localizzazione dei dispersi sia all'interno del vasto e poco densamente abitato territorio nazionale, sia durante le missioni all'estero alle quali partecipa la Caf. Il progetto si chiama Cassar (Cellular Airborne Sensor Search and Rescue), e dovrà consistere in un equipaggiamento portatile, quindi di dimensioni relativamente contenute, da portare a bordo e rimuovere da ogni aeroplano, elicottero e mezzo terrestre indipendentemente dalla grandezza di quest'ultimo, ogni volta che sarà necessario. Il generale di brigata Colin Keiver, direttore del reparto di ricerca e sviluppo della Caf per l'aeronautica e lo spazio, alla fine di settembre aveva dichiarato che il mantenimento delle comunicazioni con i dispersi avviene nella maggioranza dei casi proprio attraverso il telefono, che tuttavia non sempre riesce a inviare la propria posizione Gps, oppure mediante gli appositi apparati radio come gli Epirb marini (Emergency position indicating radio beacon) o i Plb portatili (Personal locator beacon, tipo l'Arva degli scialpinisti).

Per questo motivo, anche in considerazione dell'ormai prossima diffusione dei dispositivi telefonici 5G, occorre un sistema che possa ottenere il codice Imei (International Mobile Equipment Identity) del cellulare del disperso o da un membro della sua famiglia. Il codice Imei è una serie univoca di 15 cifre che identifica con precisione quel particolare dispositivo mobile e nel momento in cui venisse inserito nel sistema di ricerca consentirebbe agli operatori del Canada's Joint Rescue Coordination Centre (Jrcc), di tracciare il cellulare anche in assenza di rete, letteralmente "interrogando" il telefono della persona cercata escludendo tutti quelli a portata di segnale e registrati sulle reti 4G e 5G.

Anche gli Stati Uniti sarebbero interessati a questa applicazione, già compresa tra quelle di ricerca che il Pentagono ha deciso di finanziare nel 2021 con un investimento di 600 milioni di dollari, e che comprende anche la progettazione di reti protette da attacchi cibernetici da installare all'interno delle basi militari di esercito, marina, aviazione e forze spaziali. La localizzazione può avvenire sia per lettura delle coordinate inviate, sia per triangolazione del segnale, sia per approssimazione dell'intensità del campo elettromagnetico emesso e ricevuto dai telefonini e dalle celle della rete. Maestri in questa tecnologia sono gli svedesi e gli israeliani, seguiti da americani e cinesi. Essendo applicabile a quasi tutti gli scenari, da quelli urbani a quelli d'emergenza in località remota e priva di rete, la localizzazione mobile ha riscosso un interesse crescente negli ultimi anni, ma poiché le informazioni sull'indicazione dell'intensità del segnale ricevuto (Rssi) sono disponibili in tutti i telefoni cellulari, le tecniche di localizzazione mediante rete sono diventate le più comuni.

Quando sono registrati sull'infrastruttura di un operatore telefonico i telefoni Gsm possono ricevere informazioni sull'intensità del segnale da un massimo di sette stazioni base, ma la maggior parte degli apparati in circolazione oggi utilizza solo le informazioni della cella associata come posizione stimata, quindi approssimata alla portata dell'impianto fisso. Pertanto, anche con l'applicazione degli algoritmi più evoluti sviluppati per questo scopo, la precisione della localizzazione rimane in genere molto limitata, arrivando a un errore che varia da 550 a 150 metri circa. Tuttavia in determinate condizioni orografiche e soprattutto senza una rete cellulare disponibile, o sulla quale sia registrato il telefono, questa tecnica è inutilizzabile e per poter localizzare l'unità è necessario ricorrere a tecniche di puntamento dei segnali radio, sfruttando il fatto che ogni telefono, in assenza di rete cerca automaticamente segnali per registrarsi. I moderni telefoni operano su più bande di frequenza (il 5G su tre differenti spettri), e il comportamento delle diverse lunghezze d'onda varia da banda a banda, quindi può essere prezioso per approssimare la posizione. Resta invece impossibile fare qualsiasi tentativo nel momento in cui le batterie del cellulare sono scariche e l'apparato si spegne.

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Sergio Barlocchetti

Milanese, è ingegnere, pilota e giornalista. Da 30 anni nel settore aerospaziale, lo segue anche in veste di analista. Docente di materie tecniche presso la scuola di volo AeC Milano è autore di diversi libri.

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