Oltre lo stream, il lavoro del creator
(HMBLE)
Tecnologia

Oltre lo stream, il lavoro del creator

La Rubrica - Generazione Gaming

L’accesso e la presenza sempre più costante di dispositivi come smartphone e computer, uniti ad una connessione onnipresente e alle abitudini diffuse durante il biennio pandemico hanno portato molte persone a diventare utenti assidui di siti come Twitch e YouTube. Contemporaneamente, attirate da questo pubblico e dalle possibilità di guadagno collegate, sempre più persone hanno deciso di produrre contenuti per queste piattaforme, spesso con l’obiettivo di ricevere un’entrata sufficiente a rendere questa occupazione un vero e proprio lavoro.

Visto dall’esterno, il lavoro dello streamer o del creatore di contenuti può sembrare estremamente leggero e remunerativo rispetto all’impegno richiesto. Esistono, però, numerosi impegni ed attività, spesso invisibili e svolti a telecamere spente, che vanno ad assorbire gran parte del tempo a disposizione: da una parte l’insieme degli sforzi diretti a confezionare dei prodotti di intrattenimento di alto livello ed attraenti per il pubblico, dall’altra tutti gli impegni necessari a rendere sostenibile e sviluppare il progetto nella sua interezza.

Rientrano nel primo caso la scelta e l’arredamento di uno spazio che possa fare da studio e tutto il processo di realizzazione di grafiche, jingle, animazioni e sigle, necessari a rendere unici e riconoscibili i contenuti dello streamer e per sottolineare eventi importanti. A queste vanno aggiunte le emote personalizzate, utili come gratificazione e ringraziamento per gli utenti abbonati e strumento di promozione nelle chat di altri canali, e le automazioni, necessarie a coinvolgere il pubblico con risposte, giochi per la chat e interazioni di vario genere governate da programmi e bot.

Il primo insieme di attività richiede al creatore di contenuti che mira a diventare un professionista un notevole impegno di carattere artistico e creativo e lo sviluppo di conoscenze in ambito di produzione multimediale e di programmazione, oltre ad un investimento economico e di tempo. Il continuo sviluppo delle piattaforme ospitanti e la necessità di rinnovare e migliorare costantemente i propri prodotti rendono impossibile considerare un progetto completo e terminato.

Esaurita la dimensione più creativa, lo streamer deve confrontarsi con una serie di attività più pratiche: il consolidamento e la fidelizzazione della community, la moderazione della stessa in solitaria o insieme a collaboratori da coordinare, la programmazione dei nuovi contenuti e la diffusione sulle diverse piattaforme disponibili, lo studio dei prodotti degli altri streamer e la creazione di una rete di conoscenze, collaborazioni e sponsorizzazioni sono le principali attività che occupano il tempo dello streamer spenta la videocamera.

Queste attività si concretizzano in una serie di documenti, mail ed incontri da organizzare e curare personalmente o con il supporto di agenzie esterne specializzate e richiedono l’investimento del proprio tempo e attenzione nella ricerca di nuovi contenuti da valutare e preparare.

Il continuo sforzo alla ricerca di migliorare la propria produzione, adempiere a tutte le richieste della burocrazia, ideare nuovi contenuti, rafforzare ed ampliare la propria community e rete di conoscenze ha come conseguenza principale la mancanza di una netta separazione tra il tempo dedicato al lavoro ed il tempo dedicato alla propria vita privata.

Per molti professionisti la presenza di segmenti della giornata o della settimana da dedicare alla propria vita privata è diventato un bisogno, un obiettivo da conquistare e difendere, necessaria tanto alla propria salute ed equilibrio psicologico, argomenti molto cari alla generazione dei content creator, quanto al raccogliere le forze fisiche e creative per poter poi produrre contenuti di alto valore.

Il lavoro dello streamer si sta normalizzando, i governi stanno legiferando e regolamentando il settore, e diversi professionisti possono vivere di quella che è nata come una semplice passione. La speranza è che, accompagnata da una maggiore regolarità a livello legislativo ed economico, nel prossimo futuro questa professione si integri sempre di più nella quotidianità delle tante persone che scelgono di intraprendere questo percorso, permettendo loro di raggiungere quell’equilibrio che ogni lavoratore merita.

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