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(Ansa)
Difesa e Aerospazio

Usa, richiesta record del Pentagono per la ricerca militare

150 miliardi di dollari per modernizzare le tecnologie militari; ecco per cosa saranno spesi i soldi e perché Biden dirà di si

Nella giornata di ieri il Pentagono ha definito il più grande budget della sua storia destinato all'innovazione e alla modernizzazione delle tecnologie militari, richiedendo al Congresso degli Stati Uniti di stanziare la cifra record di 145 miliardi di dollari nell'anno fiscale 2024. Lo scopo è poter finanziare programmi volti a sviluppare le tecnologie definite “critiche”, rafforzando al contempo le partnership con l'industria. Il Dipartimento della Difesa sta anche sollecitando all’industria e ai reparti militari stessi nuove idee per definire gli ambiti di sperimentazione, comprendendo negli ambiti di innovazione anche la gestione della riduzione dei rischi della catena di approvvigionamento, considerata una delle vulnerabilità critiche da dover affrontare in cinque settori industriali di base: microelettronica, fusione e forgiatura, costruzione di batterie e accumulo d’energia, mobilità e materiali strategici. Infine, il budget prevede anche 115 milioni di dollari per l'Office of Strategic Capital del Dipartimento, dipartimento creato a dicembre per guidare gli investimenti del settore privato in aree tecnologiche chiave per aiutare i militari a introdurre innovazioni più velocemente. Rispetto a quest’anno la cifra è stata aumentata di circa 15 miliardi di dollari in più e prevede che 1,4 miliardi siano riservati alla campagna “Connect-Everything” (ogni cosa connessa) nota come “Joint All-Domain Command and Control” (Jadc2), e di altri 687 milioni per la Rapid Defense Experimentation Reserve, letteralmente “Sperimentazione delle reazione rapida di riserva” fortemente voluta dal sottosegretario alla Difesa Heidi Shyu. Si tratta di un programma che punta a colmare le lacune di capacità riscontrate nelle forze Usa con tecnologia avanzata che sia superiore a quella cinese. Il vice segretario alla Difesa Kathleen Hicks ha dichiarato lunedì che la richiesta di spesa aiuterà il Pentagono a “costruire ponti con il dinamico ecosistema di innovazione americano, con l'industria della difesa tradizionale e ben oltre”. Jadc2 è la visione del Pentagono per un esercito completamente connesso in cui le informazioni possono fluire liberamente e in modo sicuro da e verso le forze attraverso terra, aria, mare, spazio e cyberspazio. I documenti di bilancio descrivono il fiume di denaro come necessario per trasformare la capacità di combattimento fornendo informazioni vantaggiose in modo ultrarapido in tutti i domini e con tutti i partner Nato. Dal punto di vista temporale questo nuovo concetto di sviluppo tecnologico militare non può avere una fine ma è destinato a evolvere per decenni coinvolgendo di continuo la sicurezza informatica nonché l'adozione di intelligenza artificiale, area chiave per la quale lo stanziamento previsto dal Dipartimento della Difesa è 1,8 miliardi di dollari da suddividere in 685 progetti in corso nel 2021. Jadc2 è quindi un “concetto organizzativo” che investe tutte le forze armate ed è praticamente impossibile definire quanto ognuna investirà singolarmente. Così come, al momento, è difficile saperne di più dal punto di vista tecnico, in quanto la maggioranza dei programmi già proponibili sono classificati.

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Sergio Barlocchetti

Milanese, è ingegnere, pilota e giornalista. Da 30 anni nel settore aerospaziale, lo segue anche in veste di analista. Docente di materie tecniche presso la scuola di volo AeC Milano è autore di diversi libri.

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