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Ansa
Difesa e Aerospazio

Biden dice no ai jet per l'Ucraina, poi Londra addestra i piloti sui caccia Nato

Ormai è deciso, l'Ucraina sarà nella Nato e avrà jet americani ed europei. L'occasione, mascherata da contrasto alla possibile controffensiva russa di primavera è troppo ghiotta e vale la sfida con Putin

Dopo i 10.000 soldati ucraini, Londra addestrerà i piloti di aerei ed elicotteri. Così il “no” di Biden a fornire jet è una bugia

Il primo ministro britannico Rishi Sunak si è impegnato con il presidente Volodymyr Zelensky ad addestrare i piloti da combattimento ucraini. La dichiarazione è stata rilasciata ieri, 8 febbraio, poco prima della visita a Londra del leader ucraino.

Sunak in realtà si è anche offerto di sostenere altre iniziative, tra le quali l'addestramento di reparti scelti delle forze di Kiev e la fornitura di armi a lungo raggio non meglio specificate. L'accordo potrebbe anche essere esteso per includere nell’offerta di addestramento anche piloti di elicotteri militari, specialità nella quale gli inglesi hanno sviluppato notevoli capacità durante le campagne in Afghanistan. Per gli aeroplani, il percorso dei piloti inglesi vede l’uso di velivoli Grob Tutor per il primo periodo, poi sui turboelica Texan T1 e quindi sui jet Bae System Hawk, prima della transizione sugli Eurofighter Typhoon. Considerando anche le possibili armi a lungo raggio, che non sono rapidamente trasferibili, l’accordo anglo-ucraino di ieri si configura più come un piano di sostegno militare a medio-lungo termine, in grado di favorire il mantenimento di una situazione di pace grazie a una maggiore deterrenza. Ovvero, Londra e Kiev guardano oltre il contrasto all’offensiva di primavera delle forze russe che gli analisti paventano come probabile.

Ma non serve essere militari per comprendere che probabilmente questa avverrà ma da parte ucraina, poiché al momento Zelensky continua a sostenere di volersi riprendere tutta la Crimea oltre che il Donbass. Ma se i nuovi piloti ucraini – ed anche quelli già parzialmente formati – impareranno a operare con velivoli occidentali inglesi, è lecito chiedersi su quali tipi di aeroplani diverranno operativi, stante l’attuale diniego americano a fornire quanto sarebbe nei desideri di Zelensky, cioè F-16 ed F-15. Su questo la dichiarazione del premier britannico è chiara: “L'imminente addestramento assicurerà che i piloti siano in grado di pilotare sofisticati caccia standard della Nato in futuro". Certo l’ingresso dell’Ucraina nell’Alleanza Atlantica porterebbe opportunità economiche non indifferenti per l’industria militare, ma è noto che eliminerebbe la necessaria presenza di uno stato “cuscinetto” con la Russia.

Quanto agli elicotteri, parlando alla commissione parlamentare per la Difesa la scorsa settimana, il maresciallo Richard Knighton, vicecapo in comando della Raf, ha affermato: “Abbiamo un'offerta sul tavolo per addestrare piloti di elicotteri nella nostra scuola di Shawbury. Non abbiamo ancora firmato l'accordo definitivo, ma siamo contenti di farlo”. Negli ultimi mesi Londra e Washington, ma non soltanto, hanno già addestrato circa 10.000 soldati ucraininel Regno Unito, con piani per fornire istruzione ad ulteriori 20.000. Le truppe ucraine hanno già iniziato ad arrivare nel Regno Unito per imparare a far funzionare ben 14 tipologie differenti di mezzi militari, blindati e carri armati.

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Sergio Barlocchetti

Milanese, è ingegnere, pilota e giornalista. Da 30 anni nel settore aerospaziale, lo segue anche in veste di analista. Docente di materie tecniche presso la scuola di volo AeC Milano è autore di diversi libri.

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