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Difesa e Aerospazio

Nasams 2, la difesa di Kiev fa un salto di qualità

Dagli Stati Uniti arriva all'Ucraina un sistema avanzato di difesa aerea: ecco come funziona e perché aiuterà a blindare i cieli di Zelensky

Nella giornata di ieri la multinazionale americana della difesa Raytheon Technologies, mediante un tweet del suo Ceo Greg Hayes, ha annunciato di aver consegnato al governo degli Stati Uniti una coppia di sofisticati sistemi di difesa aerea Nasams 2 destinati all'Ucraina, dove potranno essere impiegati contro missili, droni, elicotteri e jet, costituendo così una nuova barriera di difesa aerea.

Il salto di qualità rispetto a quanto Kiev disponeva fino a oggi è notevole, i Nasams (nelle varie versioni) equipaggiano già 13 nazioni al mondo (non l’Italia ma Canada, Australia, Cile, Finlandia, Indonesia, Lituania, Olanda, Norvegia, Oman, Spagna, Usa, Ungheria e Qatar), e sono stati sviluppati in Norvegia per fornire una difesa a medio e lungo raggio proprio contro possibili attacchi russi. Per questo motivo nell’ambiente militare la “N” nella sigla sta per Norwegian (ma sarebbe National), quindi l’acronimo è Advanced Surface-to-Air Missile System, ovvero sistema missilistico avanzato terra-aria.

L’azienda che ha progettato il sistema è Kongsberg Defense & Aerospace (Kda) che si è avvalsa dell’americana Raytheon per alcune componenti critiche, derivate da un missile aria-aria già esistente, lo AIM-120, ovvero un dispositivo avanzato a medio raggio nato per essere lanciato da un velivolo. Nel tempo il sistema d’arma Nasams è stato migliorato passando alla versione 2 nel 2007, questa dotata di capacità di trasmissione dati in standard Nato “Link 16”, e quindi portata all’aggiornamento 3 del 2019 che conferisce alle batterie di difesa la capacità di sparare anche missili a corto raggio AIM-9 Sidewinder, Iris-T Sls e quelli a raggio esteso Amraam-er, nonché rendendo i dispositivi perfettamente compatibili con sistemi a lungo raggio Patriot. Ma quest’ultima variante, la 3, non può essere esportata a Kiev.

Diviene comunque concreta la promessa del presidente degli Stati Uniti Joe Biden fatta a Volodomyr Zelensky all’inizio di questo mese, all’indomani dell’attacco russo compiuto con missili e droni iraniani, e si prevede che le armi arriveranno in Ucraina entro due settimane per essere poi dispiegate il più rapidamente possibile. Ognuna delle due batterie Nasams 2 contiene dodici lanciatori e ha una gittata di circa 30 km, mentre il suo radar di scoperta e puntamento arriva a 120km. Il costo della batteria è 23 milioni di dollari, mentre ogni missile arriva a 1,2 milioni.

Il manager di Raytheon ha commentato: “Stiamo anche assistendo a una significativa domanda globale di sistemi avanzati di difesa aerea, specialmente nell'Europa orientale, poiché il conflitto tra Russia e Ucraina purtroppo continua e pone diverse nazioni in uno stato di forte preoccupazione”. Con i Nasams-2. Fino a oggi gli Stati Uniti hanno fornito aiuti militari per un valore di oltre 17 miliardi di dollari da quando la Russia ha invaso l'Ucraina il 24 febbraio e ha schiaffeggiato un'ampia gamma di sanzioni a Mosca.

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Sergio Barlocchetti

Milanese, è ingegnere, pilota e giornalista. Da 30 anni nel settore aerospaziale, lo segue anche in veste di analista. Docente di materie tecniche presso la scuola di volo AeC Milano è autore di diversi libri.

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