Uniqlo celebra i 20 delle sue graphic t-shirt
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Uniqlo celebra i 20 delle sue graphic t-shirt

Trasformare delle semplici t-shirt in un «catalogo culturale». È questo lo spirito con cui, 20 anni fa, Uniqlo a iniziato a produrre magliette dalle grafiche divertenti e accattivanti. Marchio leader di Fast Retailing Co, una delle principali holding di abbigliamento nipponico con sede a Tokyo, ma anche il terzo gruppo mondiale di retail più grande al mondo (dietro Inditex e Hennes & Mauritz) con vendite pari a 19,4 miliardi di dollari, Uniqlo nasce con la missione di offrire «componenti standardizzati» con cui costruire il proprio guardaroba.

UT (Uniqlo T-shirts) celebra il suo ventennale appuntando un nuovo direttore creativo Kosuke Kawamura e lanciando «Archive Project», un progetto che riporta in vita i design di alto profilo delle collezioni passate. Kawamura non è nuovo all’universo Uniqlo. Ha infatti iniziato a collaborare con il brand nel 2019 per una collezione dedicata a Dragon Ball. Dell’esperienza, l’artista ha raccontato: «Uniqlo mi ha dato molta libertà. Mi hanno commissionato diversi altri collage dopo il primo, ma non mi hanno quasi mai chiesto di cambiare nulla. Per la collaborazione con Andy Warhol mi hanno persino detto: “Se c’è un pezzo che vuoi usare, faccelo sapere e otterremo il permesso”. Ora che sono all’interno intendo mantenere questo atteggiamento da artista, che penso sia fondamentale se vogliamo che i nostri collaboratori continuino a contribuire con buoni progetti».

Kazuo Umezu / Shogakukan

KAZUO UMEZZ

2008


Le tshirt UT mettono in risalto molti generi diversi di cultura, dalla musica all’arte, senza però dimenticare manga e anime. La speranza di Kawamura è che le magliette «insegnino ai giovani cose nuove di cui non sanno ancora molto».

«Alcune persone potrebbero pensare che sia pacchiano se indossi una maglietta che promuove una band che non conosci, ma spero che le persone non si preoccupino di questo e indossino semplicemente quello che pensano sia bello, anche se non sanno l'ispirazione del design in anticipo. Forse cercheranno di scoprire di più su quella band. Penso anche alle magliette come a una tela per mostrare la nostra identità» ha concluso il nuovo direttore creativo.

Il primo «UT Archive Project» si compone di 18 design capaci di mostrare le solide fondamenta del lifewear nell’arte, nella musica, nel cinema, nei cartoni animati e in altri aspetti della cultura pop globale. Tra questi troviamo un UT del 2003 con grafica di Jean-Michel Basquiat e un pezzo dedicato a Andy Warhol, ma anche una UT Black Jack del 2006 con disegni di Osamu Tezuka e una con grafica del 2009 dedicata alla popolarissima serie di videogiochi Street Fighter.

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Mariella Baroli