L'eremita 2.0 esiste: vive sola (ma con Fb e Twitter)
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L'eremita 2.0 esiste: vive sola (ma con Fb e Twitter)

Una donna inglese ha scelto di vivere in completo isolamento, salvo restare connessa con i social

Rachel M. Denton è un'eremita. Un'eremita 2.0, per la precisione: ogni giorno si alza alla mattina presto, dà da mangiare alle galline e agli altri animali della piccola fattoria che ha, si occupa dell'orto e prega. Poi lavora, con carta e penna: non con una biro, ma una vera penna con tanto di pennino e inchiostro, col quale riesce a scrivere parole in stile antico e perfetto. Fa la calligrafa, realizza e vende cartoline e manifesti decorati a mano, spesso su commissione. E lo fa in completo silenzio e solitudine, perché ha scelto di fare l'eremita.


Rachel Denton si guadagna quei pochi soldi che le servono per vivere, dedicandosi alla calligrafia su commissioneFacebook

Cristiana, collabora con una rivista religiosa locale, tramite la quale spiega la sua scelta di vita, anche se è tramite i social network che si tiene in contatto e aggiornata con quanto accade nel mondo, oltre che con amici e familiari: "The hermit is simply a pioneer..." si legge su uno dei suoi prifili Facebook, nel quale ha riportato le parole del frate benedettino, Raphael Vernay, che l'hanno convinta, ormai 13 anni fa, ad abbracciare uno stile di vita da eremita. "In the way of the desert which the whole of humanity must follow of necessity one day, each one according to his measure and his desire. This eremitical vocation, at least embryonically, is to be found in every Christian vocation … it is necessary that the Church and society do something so that this may be realizable, so that each may at least touch it, be it only with the tip of his little finger".

Insomma, la scelta di diventare eremita rappresenta, per Rachel, una vera vocazione, un modo per distaccarsi dal superfluo, che invece caratterizza la società moderna. E i social? Rachel, oltre a Facebook, ha anche un account Twitter ed è su Linkedin (dove si scopre che era insegnante a Cambridge, prima di diventare eremita): "Internet è uno strumento utile" spiega, aggiungendo che proprio tramite il web si procura del lavoro e si tiene in contatto con il mondo esterno, anche se a piccole dosi: "Un (profilo Facebook, Ndr) lo uso per restare in contatto con la famiglia e gli amici intimi che non incontro da anni. Un altro che riguarda la mia vita da eremita". "Ho pensato di usare Internet per condividere un po’ della mia vita - ha raccontato alla Reuters- Il Web poteva essere un mezzo per raccontare l’eremitaggio nella pratica, in modo da consentire ad altri “almeno di toccarlo, anche solo con la punta del mignolo”, come recitavano quei versi".

Da qualche tempo Rachel, che raramente riceveva visite, è malata: della sua condizione racconta anche tramite i social, ma molto di rado e la vive, anche in questo caso, in silenzio e solitudine.

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Nella sua casa nelle campagne inglesi, Rachel tiene acceso il computer durante il giorno, anche se i tweet sono molto rari

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Eleonora Lorusso