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La festa dei nonni celebra la longevità di una generazione “Forever young”

La festa dei nonni celebra la longevità di una generazione “Forever young”

I nuovi anziani sono quelli che hanno fatto il ’68, visto Woodstock e ballato i Rolling Stones e non chiamateli “Vecchi”

Giocano a tennis, vanno in bicicletta, viaggiano, studiano e, perché no, sinnamorano e si sposano anche quando le 60 candeline sono state già spente da un pezzo.

Forever young

Sono i nonni 2.0, quelli che il 2 ottobre vengono festeggiati in tutto il Paese e che rappresentano le radici e il  collante al tessuto sociale contemporaneo.

In un periodo storico in cui i giovani adulti sono sempre più dispersi, a caccia del proprio posto nel mondo tra contratti precari, lavoro che non si trova e figli che si fanno sempre più in là negli anni, i nonni non si possono permettere il lusso d’invecchiare.

E infatti anche se le primavere aumentano loro dimostrano un’energia che i nonni delle generazioni passate non avevano.

Del resto chi ha superato i 65 anni fa parte di quella generazione del dopoguerra che ha vissuto le grandi rivoluzioni culturali del nostro Paese. Erano i giovani del boom economico, quelli che hanno ballato i Beatles e i Rolling Stones, che hanno invocato il “Potere alla fantasia” e che hanno posto le basi delle grandi rivoluzioni culturali (dal femminismo in poi) che le giovani generazioni danno per scontate. E così pensare a quei ragazzi con i pantaloni a zampa d’elefante diventare nonni in senso tradizionale è impossibile.

Basti pensare che in tutta la Penisola ogni anno cresce il numero d’iniziative dedicate alla terza età. E non si tratta di tornei di bocce o tresette, ma di corsi di ballo latino, di inglese o di computer.

Perché i nonni oggi sono anche on-line: usano Skype per comunicare con figli e nipoti in giro per il mondo, mandano messaggi su Whatsapp e mettono decine di like su Facebook ritrovando vecchi amici e creando nuovi contatti.

Longevità made in Italy

L’Italia, inoltre, è tra i Paesi più longevi d’Europa: negli ultimi 10 anni il numero degli ultra centenari è quasi raddoppiato passando, scrive Coldiretti, da 10.000 a 17.000 con un aumento dell’età media che ha raggiunto livelli record di longevità con 80,3 anni per gli uomini e 85,2 anni per le donne.

A garantire la longevità dei nostri nonni ci pensa una stile di vita sano, la dieta mediterranea e il famoso bicchiere di vino al giorno propedeutico a una serena esistenza anche quando la vita lavorativa è finita.

E così i 60 sono i nuovi 50: i nonni si tingono i capelli, cedono al ritocchino, si vestono alla moda e gonna al ginocchio, cappello e bastone sono ormai reperti storici che non si trovano certo negli armadi dei nonni di oggi.

Una seconda giovinezza

Perché quel che accade è che quando il nonno di oggi va in pensione inizia una seconda giovinezza. Gli anziani viaggiano di più, fanno gruppo, si riuniscono e hanno con i nipoti un rapporto vivace e attivo. Spesso sono i bimbi a insegnare ai nonni i segreti dei videogiochi o a usare il tablet e i nonni si divertono con le nuove tecnologie ampliando le proprie frontiere e lasciandosi sfidare dal futuro che avanza.

In tutta Italia oggi sono oltre 350 le piazze che organizzano eventi e momenti di condivisione che hanno al centro il rapporto nonni-nipoti, quel fino magico che unisce le generazioni e rappresenta il patrimonio famigliare da custodire gelosamente.

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