La candidata ligure del Pd, Raffaella Paita, e il "curriculum allungato"
ANSA/LUCA ZENNARO
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La candidata ligure del Pd, Raffaella Paita, e il "curriculum allungato"

Per due volte sulla poltrona lasciata libera dal marito. Quindi un'assunzione poco chiara e la tessera dell'Ordine dei giornalisti. Su Panorama in edicola dal 28 maggio

"Ufficio stampa? Era il mio capo di gabinetto, la comunicazione era curata da altri". Con queste parole Giorgio Pagano, già sindaco di La Spezia, spiega al settimanale Panorama (nel numero in edicola da domani, giovedì 28 maggio) quale fosse il vero ruolo di Raffaella Paita, oggi candidata del Pd alla presidenza della Regione Liguria.

Ma allora che documentazione ha presentato Paita all’Ordine dei giornalisti, nel 2007, per ottenere l’iscrizione all’albo dei pubblicisti?

È uno dei tanti punti interrogativi che riguardano il suo curriculum, dove è chiaro solo che per ben due volte la esponente del Pd ha occupato la poltrona lasciata libera dal marito, Luigi Merlo: prima come assessore alla Comunicazione del Comune della Spezia, nel 2007, e poi come assessore ai Trasporti nel 2010.

Su un’altra posizione, l’assunzione di Paita presso la Sti, un’azienda di archiviazione dati oggi fallita, sta invece indagando la Guardia di finanza: Paita è stata assunta nel giugno 2007, ma non ha mai messo piede in azienda perché nominata assessore comunale.

Con quella assunzione, però, Paita ottiene il beneficio di contributi figurativi fino al marzo 2008. Il sospetto è che si sia trattato di un’assunzione finalizzata a ottenere i versamenti Inps a carico delle casse pubbliche.

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