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EPA PHOTO/ANSA/EUGENE GARCIA
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Usa: nuova bocciatura del Senato all'abrogazione dell'Obamacare

Per la seconda volta nel giro di pochi giorni, il testo che revoca la maggior parte della legge sanitaria ha avuto uno stop

Il Senato degli Stati Uniti ha bocciato con 45 voti favorevoli e 55 voti contrari il testo presentato dai repubblicani per la revoca della maggior parte dell'Obamacare.

Il presidente Donald Trump punta a superare il "dramma" voltando pagina e concentrandosi sul prossimo punto in programma: la riforma della tasse, in cui promette sgravi per le aziende e la classe media.

Il primo stop

Il presidente Donald Trump ha incassato qualche giorno fa ieri il via libera del Senato al dibattito per la riforma della Sanità, per un solo voto, quello del vice presidente Mike Pence.

Qualche ora più tardi era comunque arrivata la prima bocciatura del Senato.

Nove repubblicani si erano uniti ai democratici nel respingere il provvedimento. Nonostante lo scetticismo di molti esponenti del Grand Old Party (Gop) sullo smantellamento dell'Obamacare, Trump ha definito l'okay al dibattito "un grande passo" per liberarsi della riforma "disastro" firmata dall'ex presidente Barack Obama.

L'arrivo a sorpresa di McCain

Nel suo stoico ritorno  in Senato per esprimere il suo voto sulla Sanita, lo stesso repubblicano John McCain, al quale è stato diagnosticato un grave tumore al cervello, si è dichiarato favorevole al dibattito ma non alla piano di riforma presentato dai repubblicani.

L'ex candidato repubblicano alla presidenza contro Barack Obama nel 2008 è stato accolto con una standing ovation al suo arrivo in Senato dall'Arizona dove dovrà sottoporsi alle terapie per il cancro.

Nonostante il suo appello alla cooperazione con l'opposizione democratica, McCain ha definito un errore "ingoiare i dubbi e forzare" la riforma. "Non penso che alla fine funzionerebbe - ha avvertito - e non dovrebbe funzionare".

Tra le opzioni al vaglio dei legislatori, quella di un'abrogazione "scremata" dell'Obamacare, ovvero cancellandone solo alcune parti, ma non è chiaro quale sia il sostegno di cui goda questa proposta.

Secondo il Congressional Budget Office, la commissione congressuale bipartisan sul Budget, se l'Obamacare venisse cancellata, 32 milioni di americani in più resterebbero senza assicurazione entro il 2026.

La tutela dei più poveri

I repubblicani, soprattutto dell'ala moderata, temono in particolare l'impatto sui finanziamenti a Medicaid, il piano di copertura sanitaria per i meno abbienti e i disabili, fortemente ridimensionati nell'ultimo disegno di legge Gop già bocciato.

Contro la cancellazione dell'Obamacare si sono mobilitate associazioni, attivisti e società civile. Perfino 7.000 suore cattoliche che lunedì hanno scritto al leader di maggioranza in Senato, Mitch McConnell, dicendo che il loro piano di riforma sanitaria sarebbe la "legislazione piu' dannosa per le famiglie americane della loro esistenza".

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Redazione