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Papa Francesco negli USA: foto, video

Bergoglio in volo per tornare in Italia ha parlato di pedofilia nella Chiesa e immigrati. E si è definito "il servo dei servi di Dio"

28 SETTEMBRE live blogging

12:00 Gli abusi sessuali commessi dai sacerdoti sono stati "non dico una apostasia, ma quasi un sacrilegio" e "sono colpevoli anche quelli che hanno coperto queste cose", "anche alcuni vescovi". Così il Papa ai giornalisti sul volo verso Roma. PArlando invece dell'arrivo dei migranti in Europa ha detto che "dobbiamo essere intelligenti, viene tutta quella ondata migratoria, e non è facile trovare soluzioni. Ma con il dialogo i Paesi devono trovarla. I muri non sono la soluzione. Invece i ponti lo sono, sempre". "I muri durano solo un tempo determinato - ha ribadito - ma non risolvono il problema: esso rimane, ma con più odio".

"Sapete qual era il titolo dei Papi, che si deve usare? Servo dei servi di Dio. È un po' differente dalla star". Così poi ha risposto a una domanda sul fatto che negli Stati Uniti è diventato una star e se questo sia un bene per la chiesa. "Le stelle sono belle da guardare - ha sorriso Francesco -. A me piace guardarle, quando è sereno, d'estate. Ma il Papa deve essere servo dei servi di Dio". "Quante star abbiamo visto che poi si spengono, cadono? È una cosa passeggera". "Invece essere servo dei servi di Dio, questo è bello, non passa", ha aggiunto il Pontefice.

11:30 Poco dopo il suo ritorno a Roma, Papa Francesco si è recato direttamente dall'Aeroporto di Ciampino alla Basilica Santa Maria Maggiore per una sosta di preghiera e per ringraziare la Madonna inginocchiato di fronte alla "Salus Populi Romani". Papa Francesco venerdì 18 scorso, la sera, si era recato al tempio mariano per chiedere alla Madre di Dio protezione e sostegno. È la venticinquesima volta che si reca nella basilica di Santa Maria Maggiore.

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27 SETTEMBRE

Creare una società pro-famiglia. "Lottare" per l'istituto familiare. Promuovere leggi che difendano la famiglia e le assicurino le condizioni minime per formarsi e svilupparsi: leggi senza le quali una società "non ha futuro". È stato un vero e proprio peana l'intervento di papa Francesco alla grande veglia di preghiera dell'Incontro mondiale delle famiglie, che si chiude oggi a Filadelfia con la messa del Pontefice nel centralissimo Benjamin Franklin Parkway. Il papa, nella festa serale animata da star di altissimo livello, tra cui la "regina del soul" Aretha Franklin e Andrea Bocelli, e tra le testimonianze di famiglie da varie parti del mondo, tra cui una dalla Giordania e una di nativi americani, ha preferito non seguire il suo testo scritto (che comunque rimane come letto ed è stato pubblicato) e ha improvvisato per venti minuti. "Vale la pena lottare per la famiglia!", ha esclamato, incentrando il suo discorso sulla "bontà, la bellezza, la verita'" della famiglia.

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Francesco ha parlato delle difficoltà che vivono i nuclei familiari, ai tanti che soffrono la mancanza di lavoro, di casa, di servizi sanitari di base. "Quanti problemi si risolveranno - ha quindi sottolineato - se le nostre società proteggeranno il nucleo familiare e assicureranno che esso, in particolare quello dei giovani sposi, abbia la possibilità di un lavoro dignitoso, un'abitazione sicura, un servizio sanitario che accompagni la crescita della famiglia in tutte le fasi della vita".

16:40 "Questo momento nella vostra vita può avere un unico scopo: tendere la mano per riprendere il cammino, tendere la mano che aiuti al reinserimento sociale". Cosi' papa Francesco si e' rivolto ai detenuti del carcere Curran-Fromhold, a Filadelfia. "Un reinserimento di cui tutti facciamo parte, che tutti siamo chiamati a stimolare, accompagnare e realizzare. Un reinserimento cercato e desiderato da tutti: reclusi, famiglie, funzionari, politiche sociali e educative. Un reinserimento che benefica ed eleva il livello morale di tutta la comunita'". 

15:00 Questa mattina tra le 8 e le 9, presso il seminario San Carlo Borromeo a Filadelfia, papa Francesco ha ricevuto alcune vittime di abuso sessuale da parte di membri del clero o di membri delle loro famiglie o loro educatori. Si è trattato di cinque persone adulte - tre donne, due uomini - che hanno subito abuso quando erano minori di età; ognuno di essi era accompagnato da un familiare o persona di sostegno. Lo riferisce il direttore della sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi. Il gruppo era accompagnato dal cardinale Sean Patrick O'Malley, arcivescovo di Boston e presidente della Commissione istituita dal papa per la tutela dei minori, dall'arcivescovo di Filadelfia mons. Charles Chaput e dal vescovo Fitzgerald, responsabile dell'ufficio della diocesi di Philadelphia per la protezione dei minori. Il papa si e' intrattenuto con i visitatori ascoltando le loro testimonianze e rivolgendo loro alcune parole in comune e poi salutandoli singolarmente. Ha pregato con loro. Ha manifestato la sua partecipazione alla loro sofferenza, il suo dolore e vergogna in particolare nel caso delle ferite loro arrecate da membri del clero o collaboratori ecclesiali. Ha rinnovato l'impegno suo e della Chiesa perché tutte le vittime siano ascoltate e trattate con giustizia, i colpevoli siano puniti e i crimini di abuso siano combattuti con una efficace opera di prevenzione nella Chiesa e nella società. Il Pontefice ha ringraziato le vittime per il loro contributo essenziale per ristabilire la verita' e iniziare il cammino del risanamento. L'incontro e' durato circa mezz'ora ed e' terminato con la benedizione del papa

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25 SETTEMBRE

IL PAPA A GROUND ZERO

18:20 - "Mi riempie di speranza, in questo luogo di dolore e di ricordo, l'opportunità di associarmi ai leader che rappresentano le molte religioni che arricchiscono la vita di questa città", ha affermato Francesco nel suo discorso durante l'incontro interreligioso al Memorial dell'attentato dell'11 settembre e delle sue vittime.
"Nelle differenze, nelle discrepanze è possibile vivere in un mondo di pace", ha aggiunto. "Essere profeti di ricostruzione, profeti di riconciliazione, profeti di pace", sono le parole conclusive del Pontefice.

18:10 - A Ground Zero "migliaia di vite sono state strappate in un atto insensato di distruzione. Qui il dolore è palpabile". Sono le prime parole del discorso di papa Francesco nell'incontro interreligioso nel Memoriale dell'11 settembre.

18:00 - Nel Memoriale di Ground Zero, papa Francesco partecipa a un incontro di preghiera per la commemorazione e la pace, insieme ai rappresentanti delle altre religioni, tra cui un rabbino e un imam di New York, e anche esponenti delle altre confessioni cristiane, indù, buddisti, sikh.

Prima dell'incontro interreligioso, al suo arrivo presso la fontana sud, oltre a raccogliersi in preghiera, ha deposto una corona di fiori.

Quindi, in presenza dell'ex sindaco Michael Bloomberg, ha salutato 20 familiari di soccorritori caduti l'11 settembre.

IL DISCORSO DEL PAPA ALL'ONU

Ore 16:40 -  "La difesa dell'ambiente e la lotta contro l'esclusione esigono il riconoscimento di una legge morale inscritta nella stessa natura umana, che comprende la distinzione naturale tra uomo e donna e il rispetto assoluto della vita in tutte le sue fasi e dimensioni". Lo ha detto papa Francesco all'Onu citando passi della sua enciclica Laudato si'.

"Senza il riconoscimento di alcuni limiti etici naturali insormontabili e senza l'immediata attuazione di quei pilastri dello sviluppo umano integrale, l'ideale di 'salvare le future generazioni dal flagello della guerra' e di 'promuovere il progresso sociale e un piu' elevato livello di vita all'interno di una piu' ampia liberta'' - ha detto Francesco citando passi del Preambolo della Carta delle Nazioni Unite - corre il rischio di diventare un miraggio irraggiungibile o, peggio ancora, parole vuote che servono come scusa per qualsiasi abuso e corruzione, o per promuovere una colonizzazione ideologica mediante l'imposizione di modelli e stili di vita anomali estranei all'identità dei popoli e, in ultima analisi, irresponsabili".

"La casa comune di tutti gli uomini - ha sottolineato il Pontefice in un altro passo del suo discorso - deve continuare a sorgere su una retta comprensione della fraternita' universale e sul rispetto della sacralita' di ciascuna vita umana, di ciascun uomo e di ciascuna donna; dei poveri, degli anziani, dei bambini, degli ammalati, dei non nati, dei disoccupati, degli abbandonati, di quelli che vengono giudicati scartabili perché li si considera nient'altro che numeri di questa o quella statistica. La casa comune di tutti gli uomini deve edificarsi anche sulla comprensione di una certa sacralità della natura creata".

Ore 16:30 - "Occorre impegnarsi per un mondo senza armi nucleari, applicando pienamente il Trattato di non proliferazione, nella lettera e nello spirito, verso una totale proibizione di questi strumenti". "Il recente accordo sulla questione nucleare in una regione sensibile di Asia e Medio Oriente è una prova delle possibilità della buona volonta' politica e del diritto, coltivati con sincerità, pazienza e costanza. Formulo i miei voti perche' questo accordo sia duraturo ed efficace e dia i frutti sperati con la collaborazione di tutte le parti coinvolte".

"Un'etica e un diritto basati sulla minaccia della distruzione reciproca - e potenzialmente di tutta l'umanita' - sono contraddittori e costituiscono una frode verso tutta la costruzione delle Nazioni Unite, che diventerebbero 'Nazioni unite dalla paura e dalla sfiducia'", ha sottolineato Francesco.

Ore 16:15 - "L'esclusione economica e sociale è una negazione totale della fraternità umana e un gravissimo attentato ai diritti umani e all'ambiente". 

"I più poveri sono quelli che soffrono maggiormente questi attentati per un triplice, grave motivo: sono scartati dalla società, sono nel medesimo tempo obbligati a vivere di scarti e devono soffrire ingiustamente le conseguenze dell'abuso dell'ambiente". "Questi fenomeni costituiscono oggi la tanto diffusa e incoscientemente consolidata 'cultura dello scarto'", ha osservato Papa Francesco.

16:00 - Sono due le emergenze delineate da Francesco nel suo discorso di oggi pomeriggio all'ONU: la protezione dell'ambiente e la fine dell'esclusione sociale.
Il Papa ha parlato di "ampi settori senza protezione" nel mondo, vittime "di un cattivo esercizio del potere": "l'ambiente naturale e il vasto mondo di donne e uomini esclusi". "Due settori intimamente uniti tra loro", che la politica e l'economia "hanno trasformato in parti fragili della realta'". Per questo, "è necessario affermare con forza i loro diritti, consolidando la protezione dell'ambiente e ponendo termine all'esclusione". 

15:45 - Papa Francesco è giunto alle 8,30 ora locale (14,30 in Italia) in Turtle Bay, il quartiere di Manhattan sull'East River in cui sorge la sede dell'ONU, accolto dal Segretario generale, Ban Ki-Moon, che lo ha ringraziato per "la sua spiritualità e il suo amore per l'umanità", oltre che per "aver trovato il tempo di incontrare il nostro staff, che lavora giorno e notte per la pace nel mondo e per la tutela dei diritti". 

All'ingresso del Palazzo di Vetro, insieme alle 193 dei Paesi membri delle Nazioni Unite, è stata innalzata oggi per la prima volta la bandiera dello Stato vaticano. Papa Francesco è il quinto pontefice nella storia a intervenire nell'aula dell'Assemblea Generale ONU, dove è stato accolto da un lungo applauso.
8:00 - Dopo lo storico discorso di ieri al Congresso degli Stati Uniti primo Pontefice nel Parlamento americano, Papa Francesco ha oggi a New York un altro appuntamento con la grande politica internazionale: saranno le 15.20 in Italia quando Bergoglio sarà all'Onu, all'apertura della 70/a assemblea generale delle Nazioni Unite. 

Alle 17.30 italiane, invece, andrà a Ground Zero dove commemorerà le vittime del terrorismo fondamentalista con un incontro interreligioso nel Memorial dell'11 settembre.
Ieri il suo appello forte: basta armi e pena di morte.

24 SETTEMBRE 

Dopo aver visitato le sedi più alte della democrazia americana, la Casa Bianca e il Congresso, e prima di partire per New York, papa Francesco ha chiuso i suoi due giorni a Washington con l'abbraccio ai più poveri e agli esclusi, incontrando un gruppo di senzatetto presso il centro caritativo della parrocchia di St. Patrick. 

Lo storico discorso al Congresso USA 

16:00 - Alle 9.15 locali  (le 15.15 in Italia), Papa Francesco ha fatto visita al Congresso degli Stati Uniti riunito in sessione congiunta, primo Pontefice a parlare al Parlamento americano. Arrivato a Capitol Hill, sede dei due rami del Parlamento, è stato accolto da una folla festante e ha ricevuto il benvenuto dallo speaker della Camera dei Rappresentanti, il repubblicano John Boehner.

Entrato nell'aula del Congresso, è stato accolto da una vera e propria standing ovation, con oltre tre minuti di applausi. "Sono grato per il vostro invito a parlare davanti al Congresso della terra della liberta' e la casa del coraggio": così, citando un passaggio dell'inno nazionale statunitense, Papa Francesco ha iniziato il suo discorso.

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Entrando nel cuore della politica USA, ha tra l'altro rivolto una richiesta forte ai rappresentanti del popolo: quella di cancellare la pena di morte, facendo suo un tema sempre controverso nella società d'Oltreoceano e sposando l'appello abolizionista dei vescovi locali, con un richiamo a "proteggere e difendere la vita umana in ogni fase".

"Questa convinzione - ha detto - mi ha portato  fin dall'inizio del mio ministero, a sostenere a vari livelli l'abolizione globale della pena di morte. Sono convinto che questa sia la via migliore, dal momento che ogni vita è sacra, ogni persona umana è dotata di una inalienabile dignità, e la società può solo beneficiare dalla riabilitazione di coloro che sono condannati per crimini".

Papa Bergoglio ha rivolto anche un invito ad accogliere senza timori gli immigrati: "Noi, gente di questo continente non abbiamo paura degli stranieri, perché molti di noi una volta eravamo stranieri. Vi parlo come figlio di immigrati, sapendo che anche tanti di voi sono discendenti di immigrati".


8:00 - Nel santuario nazionale dell'Immacolata Concezione, a Washington, alla presenza di circa 25.000 persone, Papa Francesco ha presieduto nel pomeriggio di ieri la messa di canonizzazione di padre Junipero Serra (1713-1784), missionario spagnolo, "apostolo della California", primo santo di origine ispanica degli Stati Uniti. 


"Ha saputo vivere quello che è 'la Chiesa in uscita', questa Chiesa che sa uscire e andare per le strade, per condividere la tenerezza riconciliatrice di Dio", ha detto papa Francesco del nuovo santo nel corso della messa. "Ha saputo lasciare la sua terra, le sue usanze - ha sottolineato - ha avuto il coraggio di aprire vie, ha saputo andare incontro a tanti imparando a rispettare le loro usanze e le loro caratteristiche".

Replicando ad alcune posizioni che contestano la condotta di Serra verso i nativi, il Pontefice ha poi aggiunto che l'evangelizzatore "ha cercato di difendere la dignità della comunita' nativa, proteggendola da quanti ne avevano abusato". "Abusi che oggi continuano a procurarci dispiacere, specialmente per il dolore che provocano nella vita di tante persone". 

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23 SETTEMBRE

18:30 - "So quanto ha pesato in voi la ferita degli ultimi anni, e ho accompagnato il vostro generoso impegno per guarire le vittime, consapevole che nel guarire siamo pur sempre guariti, e per continuare a operare affinché tali crimini non si ripetano mai più".

Lo ha detto il Papa ai vescovi americani parlando della piaga della pedofilia nelle diocesi. "Sono consapevole del coraggio con cui avete affrontato momenti oscuri del vostro percorso ecclesiale senza temere autocritiche né risparmiare umiliazioni e sacrifici, senza cedere alla paura di spogliarsi di quanto è secondario pur di riacquistare l'autorevolezza e la fiducia richiesta ai Ministri di Cristo, come desidera l'anima del vostro popolo", ha detto il Pontefice nel suo discorso ai circa 400 presuli americani nella cattedrale di San Matteo Apostolo, a Washington.

16:10 - Dopo la cerimonia di benvenuto nel South Lawn della Casa Bianca e la successiva presentazione delle delegazioni nella Blue Room, papa Francesco e il presidente Usa Barack Obama sono a colloquio privato nello Studio Ovale. 

Contemporaneamente ha luogo l'incontro della delegazione vaticana guidata dal cardinale Pietro Parolin con il segretario di Stato americano John Kerry.

15:50  - Obama nel suo discorso di benvenuto al Papa: "Accogliamo il suo appello ai leader del mondo" ad impegnarsi "per salvaguardare il pianeta per le future generazioni". "Lei ci ha ricordato - ha sottolineato Obama - che difendere il nostro pianeta è un obbligo sacro".

Gli impegni per difendere il pianeta

Il papa invece nel suo discorso ha detto: "Riprendendo le sagge parole del Reverendo Martin Luther King, possiamo dire che siamo stati inadempienti in alcuni impegni, ed ora è giunto il momento di onorarli", ha detto papa Francesco nel suo discorso alla Casa Bianca, nel passaggio sul tema dei cambiamenti climatici. Il riferimento è a una frase del famoso discorso "I have a dream", pronunciato il 28 agosto 1963 davanti al Lincoln Memorial di Washington.

15:44 - "Quale figlio di una famiglia di emigranti, sono lieto di essere ospite in questa Nazione, che in gran parte fu edificata da famiglie simili". Sono tra le prime parole pronunciate dal Papa, davanti al presidente degli Stati Uniti Barack Obama, durante la cerimonia di benvenuto alla Casa Bianca.

"Mi accingo con gioia a questi giorni di incontro e di dialogo, nei quali spero di ascoltare e di condividere molti dei sogni e delle speranze del popolo americano", ha aggiunto Francesco.

Ore 15:00 - Papa Francesco è arrivato alla Casa Bianca dove ad accoglierlo all'ingresso della residenza ci sono il presidente Usa Barack Obama e la first lady Michelle Obama al quale il Pontefice ha stretto la mano.

Dopo i saluti, Papa Francesco e il presidente Usa, Barack Obama, sono saliti sul palco per ascoltare gli inni dello Stato vaticano e degli Usa.

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Papa Francesco è giunto ieri sera negli Stati Uniti, accolto all'atterraggio nella base militare Andrews Air Force Base di Washington DC dall'intera famiglia Obama e dal vicepresidente Joe Biden. Dopo la cerimonia di benvenuto si è trasferito nella sede della nunziatura apostolica a bordo di una FIAT 500. 

Nella capitale USA il pontefice si recherà stamane in visita alla Casa Bianca, dove nello Studio Ovale avrà un colloquio di 45 minuti con il Presidente. La cerimonia di benvenuto nel South Lawn avrà inizio alle 9.15 (le 15.15 in Italia). Seguirà l'incontro istituzionale vero e proprio. Alle 11.30 (le 17.30 italiane) è in programma l'incontro con i vescovi americani nella cattedrale di San Matteo. Il vicepresidente Joe Biden e il segretario di Stato John Kerry, entrambi cattolici, incontreranno invece il Segretario di Stato vaticano.  

Quindi nel pomeriggio, alle 16.15 (le 22.15 in Italia), nel santuario nazionale dell'Immacolata Concezione, il papa presiederà la messa di canonizzazione di un nuovo santo, padre Junipero Serra: una cerimonia che già alla vigilia è stata al centro di polemiche, in particolare da parte dei nativi americani. Lo spagnolo, grande evangelizzatore del continente americano nel XVIII secolo, è stato accusato di trattamenti fortemente repressivi e di aver imposto pesanti condizioni di vita agli indiani d'America nelle missioni. 

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ANSA/POOLTony Gentile
L'esibizione di Aretha Franklin per papa Francesco a Philadelphia, 27 settembre 2015

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