Gli italiani che hanno fatto grande l'America
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Gli italiani che hanno fatto grande l'America

Dalla politica allo spettacolo, dalla scienza allo sport: una storia iniziata con la Dichiarazione d'Indipendenza

Un cognome italiano per New York. Bill De Blasio è il favorito per le elezioni del primo cittadino. Italiani d'America. Sono decine e decine i nomi di artisti, politici, scienziati, inventori, letterati, sportivi, giuristi ma anche di criminali che hanno contribuito a fare la storia degli Stati Uniti. Questa è una piccola guida degli italoamericani che con le loro gesta hanno lasciato  (o lasciano) un'importante traccia. Fin dall'inizio, fin dalla nascita della nazione.

Philipp (nato Filippo) Mazzei a Poggio a Caiano, in Toscana, il 25 dicembre 1730 è l'uomo che ha portato un poco d'Italia nella Rivoluzione Americana. Figlio cadetto di una nobile famiglia toscana, illuminista, prima visse a Londra e poi approdò sull'altra sponda dell'Oceano per partecipare alla Guerra d'Indipendenza, svolgendo il ruolo di mediatore per gli acquisti delle armi che servivano ai coloni che si erano ribellati agli inglesi. Fu molto amico di Thomas Jefferson e di altri Padri della Patria come George Washington, John Adams e James Madison. Non è stato l'unico italo-americano ad avere avuto un importante ruolo politico nella storia americana.

I politici

Il più famoso è Fiorello La Guardia, sindaco di New York dal 1933 e per tre mandati consecutivi. Eletto alla guida della città negli anni della Grande Depressione, Little Flowers, come veniva chiamato giocando sul suo nome, La Guardia l'amministra con grande efficienza e onestà, combattendo il crimine e rilanciando l'economia della Grande Mela. A lui, subito dopo la Seconda Guerra Mondiale e poco prima della sua morte, viene intitolato l'aeroporto della città. Di origine italiane è anche Rudolph Giuliani, sindaco di New York dal 1994 al 2001, l'uomo della Tolleranza Zero contro il crimine. Mario Cuomo è stato invece governatore dello stato per 11 anni, dal 1983 al 1994.

Dalla Grande Mela arrivava anche Geraldine Ferraro, la prima donna nella storia degli Usa ad essere candidata alla vice presidenza nel 1984 con Walter Mondale. I due furono battuti da Ronald Reagan. Democratica è anche Nancy Pelosi, prima donna Speaker della Camera dei Rappresentanti, attuale leader del partito di Barack Obama a Capitol Hill. Di origine italiane anche Janet Napolitano. segretario alla sicurezza del governo Usa, e Leon Panetta, ex Segretario alla Difesa e Numero Uno della Cia.

Anthony J. Celebrezze (nato Antonio Giuseppe Cilibrizzi) fu il primo italoamericano e fu anche il primo politico che non era nato sul suolo americano a diventare membro di un gabinetto Usa. Ex sindaco di Clevelend, venne chiamato da JFK a Washington per diventare ministro della salute e poi fu confermato da Lyndon Johnson dopo la morte del suo predecessore.

Inventori e scienziati

Il più importante è Antonio Meucci, riconosciuto dal Congresso americano come l'uomo che inventò il telefono. Tra gli scienziati, Robert Gallo, che contribuì a importanti scoperte per la lotta all'Aids, Franco Modigliani, naturalizzato cittadino statunitense e vincitore del Premio Nobel per l'Economia nel 1985, Emilio Segrè, scappato dall'Italia dopo le leggi razziali del fascismo e approdato negli Usa dove ha proseguito le sue ricerche nel campo della fisica tanto da meritare il Nobel nel 1959.

Uomini di legge, d'ordine e di malavita

Antonin Scalia è membro della Corte Suprema degli Usa ed è considerato il capofila dell'ala conservatrice. John Sirica, invece, è diventato famoso per aver presieduto le audizioni del Caso Watergate: Vincent Bugliosi, all'inizio degli anni'70 fu il giudice che condannò Charles Manson. Ma, ovviamente gli italoamericani hanno fatto la storia d'America anche per la presenza della mafia nel Nuovo Mondo. Chi combattè il crimine organizzato negli Usa all'inizio del'900 fu il super poliziotto Joe Petrosino, mentre Joseph D. Pistone fu l'agente coperto dell'Fbi che con il nome di Donnie Brasco si infiltrò nella famiglia mafiosa dei Bonanno di New York.

Alphonse Gabriel Capone, al secolo Scarface Al fu il simbolo del gansterismo negli Usa degli anni'30 dello scorso secolo. Joseph Ardizzone, Iron Man (uomo d'acciaio, come venne chiamato) fu il primo capo della mafia a Los Angeles. Frank Costello (Francesco Castiglia) fu uno degli uomini di Cosa Nostra più conosciuti dal pubblico americano.

Uomini d'affari

Tra i più conosciuti, Lee Iacocca, l'uomo che rilanciò la Chrysler negli anni'80, quando ne divenne il numero uno. Samuel Palmisano, invece, è stato a capo del colosso IBM per una decina di anni, fino al 2011. Italoamericani anche i Jacuzzi, inventori della famosissima vasca da idromassaggio. I sette fratelli sbarcati negli Usa, in California, da Pordenone nel 1900, diedero vita a una industria che,con il corso dei decenni si è sviluppata ed è diventata una multinazionale. Nel 1968, Candido Jacuzzi, uno dei fratelli, portò sul mercato il primo modello di quella vasca che sarebbe stata apprezzata in tutto il mondo.

Spettacolo

Qui la lista è lunghissima. Dal cinema al teatro alla musica, sono moltissimi gli artisti di orgine italiana.

Cinema

Da Frank Capra - il regista dei più popolari film degli anni'30 e '40 - a Quentin Tarantino, il regista che ha "rivoluzionato" il modo di fare film a Hollywood; da Martin Scorzese a Francis Ford Coppola, da Brian De Palma a Michael Cimino sono numerosi gli italiamericani che hanno girato pellicole passate alla storia del cinema americano. Altrettanto lunga è la lista degli attori, a partire da quel Rudy Valentino, primo sex symbol, che contribuì a far nascere l'industria degli studios. Al Pacino (Alfredo James Pacino) e Robert De Niro (figlio del pittore Robert De Niro Senior); Leonardo Di Caprio (sangue italiano di quarta generazione) e NicolasCage (in realtà, Coppola, il cognome del padre); Ernest Borgnine (il cui vero cognome era Borgnino, piemontese) e Danny Devito; John Travolta e Lou Ferrigno, il bodybuilder che interpretò la parte di Hulk nel primo film tratto dalla serie di fumetti della Marvel, sono solo una parte della lunga schiera i attori con origini italiane.

Musica

The Voice è italiana: Frank Sinatra. Ma non è (stata) la sola icona dello spettacolo americano Made in Italy. Un lungo filo rosso che attraversa le generazioni di artisti che si sono affermati negi States. Da Dino Paul Crocetti (al secolo Dean Martin, una delle figure più importanti negli anni'50) a Liza Minelli; da Tony Bennet (nato a New York nel 1926 con il cognome Benedetto) fino ad arrivare al genio musicale di Frank Zappa, al mezzo sangue italiano di Bruce Springsteen, alle radici siciliane di Jon Bon Jovi (John Francis Bongiovi). Forse non è quindi un caso che le due cantante pop che hanno dominato lo star system negli ultimi 20 anni del secolo scorso e nella prima decade di questo, Madonna e Lady Gaga siano entrambe di origi e di cognomi italiani: Madonna Louise Veronica Ciccone ha passato il testimone a Stefani Joanne Angelina Germanotta.

Sport

Ed Abbaticchio fu il primo italoamericano a usare il suo vero cognome e non uno pseudonimo nel baseball. Era il 1897 e lui giocava per i Phillies di Filadelfia. Ma il più grande fu chi arrivò dopo, Joe DiMaggio. Joltin Joe ("Joe che fa sobbalzare", come venne chiamato per la forza con cui colpiva la palla) fu una vera e propria leggenda. Non solo per i titoli sportivi vinta con gli Yankees di New York, ma anche per la sua vita privata molto intensa e il suo matrimonio con Marylin Monroe. Nel pugilato, Jake LaMotta, Rocky Marciano e Primo Carnera sono tutti nomi che accompagno la storia di questa disciplina sportiva. Aldo Donelli, giocatore di football americano e di calcio, fu il primo ad allenare contemporaneamente una squadra della National Football League e una squadra del campionato dei college. Era il 1941.

Arte

Scrittori come Don DeLillo, figlio di immigrati molisani a New York subito dopo la grande guerra, o Mario Puzo, l'autore del "Padrino"; novellisti come John Fante o poeti come Gregory Corso, uno dei cantori della Beat Generation. Architetti come Pietro Belluschi, ricordato, tra l'altro, per il suo progetto sul grattacielo della PanAm a New York, disegnatori di fumetti come Joseph Barbera, cofondatore insieme a William Hanna del famoso duo Hanna-Barbera, autore di personaggi come i Flinstones e Scooby Doo, sono sono alcuni degli esempi dell'arte italiana a stelle e strisce.

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Michele Zurleni

Giornalista, ha una bandiera Usa sulla scrivania. Simbolo di chi vuole guardare avanti, come fa Obama. Come hanno fatto molti suoi predecessori

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