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La catastrofe delle armi negli Stati Uniti

Una famiglia su tre ne possiede una. Le lobby contrastano Obama che vuole una stretta sul possesso. Intanto Walmart non vende più i fucili d'assalto

"Il numero di persone che in America muore a causa delle armi da fuoco è molto superiore a quello delle vittime del terrorismo": lo ha detto ieri il presidente Usa Barack Obama nel corso a una tv di Filadelfia commentando l'uccisione in Virginia dei due giovani reporter.

Da anni il presidente si batte per ridurre la diffusione delle armi nel paese, contrastato al senato e alla camera dei rappresentanti dai politici vicini alle potentissime lobby delle armi, guidate dalla National Rifle Association.

E che l'eccessivo numero di armi in circolazione sia una delle cause fondamentali della (anche quella spettacolarizzata dai social e dalla tv) violenza endemica nel paese è indirettamente confermato dalla catena di grandi magazzini Walmart che ha deciso di non vendere più i fucili d'assalto.
Sì, non le pistole o i fucili da caccia, ma quelli d'assalto: armi dalla grandissima potenza di fuoco. Un segnale indicativo di quale sia il punto di partenza dal quale parte Obama (e che probabilmente dovrà proseguire il suo successore, se non sarà un repubblicano), in questo immane lavoro.

La mappa della diffusione di armi da fuoco nel paese è impressionante: ce ne sono in circolazione dai 270 ai 310 milioni, detenute legalmente o illegalmente.

E, come disse il presidente Barack Obama all'indomani della strage di Charleston, in Usa con le armi si uccide 297 volte in più che in Giappone, 49 volte in più che in Francia e 33 volte in più che in Israele.

Una famiglia su tre ha armi in casa
Nel 2013, secondo le statistiche ufficiali, in Usa sono morte 33.636 persone a causa delle armi da fuoco. Tra i singoli stati la bandiera nera va all'Alaska, con 19,6 morti ogni 100 mila persone, seguita da Louisiana con 19,1 vittime e Mississippi, con 17,7 morti. Inoltre, dal 1982 al maggio dello scorso anno, negli Usa si sono verificati almeno 61 omicidi di massa con armi da fuoco (nella maggior parte dei casi possedute legalmente) in ben 30 Stati.

Secondo un sondaggio del Pew Research Center, poi, nel 2014 la media nazionale delle famiglie con almeno una pistola in casa ha raggiunto il 31%: se si analizzano nel dettaglio le diverse aree geografiche del Paese, la media è più bassa nel nord-est, con il 27%, seguito dalla zona occidentale con il 34%, il mid-west con il 35%, mentre la percentuale più alta è registrata al sud, con il 38%.

I bianchi hanno più armi
Nel complesso sono i bianchi il gruppo etnico che più detiene un'arma in casa, ossia il 41%, tasso che scende al 20% tra gli ispanici e al 19% tra gli afroamericani.

Gli esperti affermano poi che negli ultimi anni si sono verificate molte delle sparatorie più mortali di sempre: delle 12 più letali, infatti, sei sono avvenute dal 2007 ad oggi, inclusa quella alla scuola elementare Sandy Hook di Newtown, in Connecticut, nel 2012, dove 20 delle 27 vittime erano bambini.

Proprio dopo la strage alla Sandy Hook un numero record di americani, il 58%, diceva di ritenere necessario un controllo più severo sulle armi da fuoco: da allora, però la spinta si è smorzata, e la percentuale è scesa nuovamente al 47%. E al contrario, sempre più persone dicono che avere una pistola in casa può difendere dai crimini: nel dicembre 2012 la percentuale era del 48%, passata al 57% nel dicembre 2014.

Walmart non vende più i fucili d'assalto
Intanto, dopo la sparatoria in Virginia, Walmart, la catena di americana di grandi magazzini smetterà di vendere fucili d'assalto, semi-automatici e altre armi ad alta precisione.

Lo ha detto il portavoce del gruppo, precisando che la merce verrà rimossa dagli scaffali nel passaggio dalla stagione estiva a quella autunnale, e che l'operazione verra' completata nel giro di una o due settimane.

L'annuncio arriva all'indomani dell'ennesima tragedia legata alle armi da fuoco in America.

Il gruppo tuttavia ha precisato che non si tratta di una decisione politica, e che è stata presa mesi fa.

"È simile a quello che facciamo con qualsiasi prodotto - ha detto il portavoce del gruppo - anche se in questo caso serve un po' più di attenzione, ma è lo stesso processo".

La catena, ha continuato, ha registrato un calo nelle vendite di modelli particolari di armi, mentre verrà aumentato l'inventario di altri modelli popolari tra i cacciatori.

Negli ultimi anni, però, gli azionisti di Walmart hanno fatto pressione sulla società affinché riconsiderasse la sua politica di vendita di alcuni prodotti: come i Bushmaster AR-15, utilizzati in stragi di massa come quella alla scuola Sandy Hook di Newtown, in Connecticut, o nel cinema di Aurora, in Colorado.

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Redazione